ILO: L’aumento dell’inflazione porta a un drastico calo dei salari reali

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6 Dicembre 2022

Secondo l’ultimo rapporto mondiale dell’ILO su salari, disuguaglianze e disordini sociali, l’inflazione ci sta portando verso una perdita senza precedenti del potere d’acquisto dei salari, contro di cui è urgente adottare misure politiche ben formulate per prevenire l’aggravarsi dei livelli di povertà.

La grave crisi inflazionistica, unita al rallentamento mondiale della crescita economica, causata in parte dalla guerra in Ucraina e dalla crisi energetica globale, sta provocando un forte calo reale delle retribuzioni mensili in molti paesi.

Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), la crisi sta riducendo il potere d’acquisto della classe media e sta colpendo in modo particolarmente duro le famiglie a basso reddito.

Il Global Wage Report 2022-2023: L’impatto dell’inflazione e del COVID-19 sui salari e sul potere d’acquisto, stima che i salari mensili siano diminuiti in termini reali dello 0,9% nella prima metà del 2022; la prima volta in questo secolo che la crescita globale dei salari reali è stata negativa.

Tra i Paesi avanzati del G20, nella prima metà del 2020, si stima che i salari reali siano diminuiti del 2,2 per cento, mentre nei Paesi emergenti del G20 siano aumentati dello 0,8 per cento, il 2,6 per cento in meno rispetto al 2019, l’anno prima dell’emergenza pandemica del Covid-19.

“Le molteplici crisi globali che stiamo affrontando hanno causato il calo dei salari reali. Ciò ha posto decine di milioni di lavoratori in gravi difficoltà mentre affrontano una crescente incertezza”, ha affermato il Direttore Generale dell’ILO, Gilbert F. Houngbo. “La disparità di reddito e la povertà aumenteranno se il potere d’acquisto dei meno pagati non viene mantenuto. Inoltre, la tanto necessaria ripresa dopo la pandemia potrebbe essere compromessa. Ciò potrebbe alimentare ulteriori disordini sociali in tutto il mondo e minare l’obiettivo di raggiungere la prosperità e la pace per tutti».

 

L’inflazione ha un impatto maggiore tra le persone con bassi salari

La crisi del costo della vita si aggiunge alle perdite significative per i lavoratori e le loro famiglie registrate durante la crisi del COVID-19, che in molti paesi ha avuto un impatto maggiore sui gruppi a basso reddito.

Il rapporto mostra che l’aumento dell’inflazione e del costo della vita colpisce più duramente le persone con redditi più bassi. Questo perché investono gran parte del loro reddito disponibile in beni e servizi essenziali, che generalmente vedono un aumento di prezzo maggiore rispetto ai prodotti non essenziali.

Inoltre, secondo il rapporto, l’inflazione sta minando il potere d’acquisto dei salari minimi. Le stime mostrano che, nonostante gli aggiustamenti nominali introdotti, l’accelerazione dell’inflazione dei prezzi sta rapidamente erodendo il valore reale dei salari minimi in molti paesi per i quali sono disponibili dati.

 

Quali sono le misure per mantenere il tenore di vita?

Lo studio mostra che c’è un urgente bisogno di misure politiche ben progettate volte a sostenere il potere d’acquisto e il tenore di vita dei lavoratori dipendenti e delle loro famiglie.

Un dignitoso adeguamento dei salari minimi può essere uno strumento efficace, giacché il 90% degli Stati membri dell’ILO dispone di sistemi di salario minimo. Anche un forte dialogo

sociale tripartito e la contrattazione collettiva possono contribuire a conseguire ragionevoli adeguamenti salariali durante una crisi.

“Lottare contro il deterioramento dei salari reali può aiutare a mantenere la crescita economica che, a sua volta, può aiutare a recuperare i livelli occupazionali registrati prima della pandemia”, afferma Rosalia Vazquez-Alvarez, una delle autrici del rapporto.

Altre misure che possono mitigare l’impatto della crisi del costo della vita sulle famiglie includono misure mirate a gruppi specifici, come i sussidi alle famiglie a basso reddito per aiutarle ad acquistare beni di prima necessità, o le riduzioni fiscali sul valore aggiunto di questi beni. alleviare il peso dell’inflazione che grava sulle famiglie e, nel contempo, contribuire ad abbassare i livelli di inflazione.

“Dobbiamo prestare particolare attenzione ai lavoratori in basso e in mezzo alla scala salariale. Combattere il calo dei salari reali può aiutare a sostenere la crescita economica che, a sua volta, può aiutare a ripristinare i livelli occupazionali pre-pandemia. Questo può essere un modo efficace per ridurre la probabilità o l’intensità delle recessioni in tutti i paesi e le regioni”, ha continuato Rosalia Vazquez-Alvarez, una delle autrici del rapporto.

 

Differenze regionali

Il rapporto, chedispone di dati regionali e nazionali, mostra che nella prima metà del 2022 l’inflazione è aumentata proporzionalmente più rapidamente nei paesi ad alto reddito rispetto ai paesi a basso e medio reddito, portando alle seguenti tendenze regionali dei salari reali:

In Nord America (Canada e Stati Uniti), la crescita media dei salari reali ha raggiunto lo zero nel 2021 ed è rallentata a meno 3,2% nella prima metà del 2022.

In America Latina e nei Caraibi, la crescita dei salari reali è rallentata a meno 1,4% nel 2021 e meno 1,7% nella prima metà del 2022.

Nell’Unione Europea, dove i programmi di conservazione del lavoro e i sussidi salariali hanno ampiamente protetto i posti di lavoro durante la pandemia, la crescita dei salari reali è aumentata dall’1,3% nel 2021 ed è scesa a meno 2,4% nella prima metà del 2022.

Nell’Europa orientale, la crescita dei salari reali è rallentata al 4,0% nel 2020, al 3,3% nel 2021 e al meno 3,3% nella prima metà del 2022.

In Asia e Pacifico, la crescita dei salari reali è aumentata al 3,5 per cento nel 2021 e ha rallentato all’1,3 per cento nella prima metà del 2022. Se si esclude la Cina da questi calcoli, considerando il peso significativo di questo paese nella regione, la crescita dei salari reali è stata molto più basso, 0,3 per cento nel 2021 e 0,7 per cento nella prima metà del 2022.

In Asia centrale e occidentale, la crescita dei salari reali ha registrato una forte crescita del 12,4% nel 2021, ma è rallentata al 2,5% nella prima metà del 2022.

In Africa, i dati suggeriscono un calo della crescita dei salari reali a meno 1,4% nel 2021 e un calo a meno 0,5% nella prima metà del 2022.

Negli Stati arabi l’andamento dei salari è provvisorio, ma le stime indicano una bassa crescita dei salari reali dello 0,5 per cento nel 2021 e dell’1,2 per cento nel 2022.

 

Pubblicato nella Newsletter di PuntoCritico.info del 6 dicembre 2022

TAG: #ddhh, economia, inflazione, Lavoro, oil, onu, salario
CAT: commercio, macroeconomia

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