Perché Venerdì 17 non ci fa paura (dopo Giovedì 16)?
La giornata di ieri, che NON era Venerdì 17, sarebbe comunque da segnare/ricordare con un marchio sul calendario, poiché il destino ha voluto riservarci, praticamente in una sola giornata, una serie succosa di notizie. Andiamo a vedere quali:
– La pacifica Russia decide di violare, pacificamente, il trattato sui missili intermedi nucleari del 1987, mettendo in linea due pacifici battaglioni di missili nucleari da lanciatori mobili terrestri in aperta violazione del trattato stesso. In Europa l’unica forza nucleare con capacità nucleari sia tattiche che strategiche eventualmente in grado di condurre un secondo strike credibile e scalare è la Francia. Francia dove si vota e dove 2 dei 3 candidati favoriti sono “amici della Russia” e dove il terzo candidato, Macron, negli ultimi due giorni ha subito un attacco mediatico da fonti vicine al Cremlino (“è un gay segreto”) mentre il sempre più “indipendente” Wikileaks (perchè non cambiano il nome in Putinleaks?) dice che ha “mail interessanti” al riguardo.
– i tassisti scioperano, ca va sans dire, contro la concorrenza (CHI L’AVREBBE DETTO MAI?) di Uber, violando tra l’altro le norme sul diritto di sciopero. La cosa divertente è che adesso non solo la Meloni e Salvini appoggiano i tassinari, ma persino Fassina. Come dire, alla fine se fai il giro, gli estremi si toccano e sono uguali.
La cosa ancora più divertente è che, per via dello sciopero dei tassisti, i clienti che si sono rivolti ad Uber hanno visto le tariffe triplicate, poiché connesse alla richiesta di auto. E’ il mercato, baby. Ma questo i tassisti ancora non l’hanno capito.
– A Lavagna i funerali di Giò, il ragazzo di 16 anni che si è ucciso gettandosi dal balcone di casa durante una perquisizione per droga della GdF. La cosa che mi ha allucinato è che a chiamare la GdF sia stata la madre del giovane, esasperata dal fatto che il figlio “si facesse le canne”. Non contenta, la santa donna al funerale del figlio rincara la dose con un discorso che al confronto Giovanardi ha l’apertura mentale di Mick Jagger. Tutto questo nel giorno in cui Benedetto della Vedova prende il cuore a due mani e lo getta oltre l’ostacolo, scrivendo ai capigruppo di Pd, Sel e 5S (!?!?) chiedendo di approvare la pure giustissima legge per la legalizzazione della cannabis (pessimo tempismo, Benedè). Nel mentre, Salvini che ha fiutato l’odore della carogna, scrive uno status sulla vicenda di Lavagna che, se fossimo in Mississippi e fosse il 1911 lo avrebbe portato dritto a Jackson a fare il Governatore. Ma, purtroppo per Salvini, siamo in Italia ed è il 2017, per cui chi ancora crede che la cannabis sia meno dannosa del tabacco, per esempio, potrebbe essere in malafede. Attendo quindi il prima possibile uno status di Fassina per non farsi scippare degli elettori da Salvini.
Buon Venerdì 17 a tutti…..ah, è anche il 2017!
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