Coronavirus e sesso per single e coppie: cambia concetto di distanza

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25 Aprile 2020

La vulnerabilità, il disorientamento e la frustrazione di questa quarantena hanno cambiato la routine sessuale di single e coppie. Secondo un recente studio dell’Università di Firenze e di Catania condotto online su 1.515 partecipanti, la qualità della vita sessuale è calata significativamente nelle ultime settimane. Il 53,53% del campione ha riportato “nessuna soddisfazione”.

“È comprensibile che una buona percentuale della popolazione abbia subito un calo della libido, ed una diminuzione ancora più significativa della soddisfazione sessuale e della frequenza dei rapporti, come dimostrato dal primo studio italiano sul tema” spiega la psicoterapeuta e sessuologa Gaia Polloni, coautore dello studio.

Lo studio, a cura di un team di dodici urologi e sessuologi (Cocci A., et al.) è in via di pubblicazione. Gli autori, che riportano che si tratta del primo studio in materia in Italia, spiegano che c’è una correlazione negativa tra ansia/depressione e soddisfazione sessuale. “Più sono giovani e più hanno un umore deflesso, più sono insoddisfatti sessualmente,” spiega Pollloni.

Alcune categorie poi sono a maggiore rischio. “Presumibilmente, le ripercussioni saranno maggiori negli individui che stanno trascorrendo la quarantena in ambienti ridotti, privi di spazi esterni, con scarsa privacy o con preoccupazioni economiche e di contagio,” aggiunge Polloni.

Secondo psicologi e sessuologi, nel graduale ritorno alla “normalità”, le persone che potrebbero esibire reazioni estreme nella sfera sentimentale e sessuale (drastica perdita della libido o, all’opposto, una carica sessuale poco controllabile) sono quelle che hanno sviluppato in queste settimane un disturbo depressivo, temi ipocondriaci, fobie da contagio, oppure quelle che hanno subito un grave lutto.

SINGLE: CAMBIA IL CONCETTO DI DISTANZA, PIÙ PROBABILI PARTNER STABILI

Per quanto riguarda i single, la reazione alle restrizioni attuali dipende dall’equilibrio tra bisogno e paura. All’allentarsi delle misure restrittive, questo equilibrio inizia a cambiare, con ripercussioni sulla ricerca di intimità, emotiva e sessuale.

Aumenta la percezione del bisogno e quindi anche la mancanza, ma aumentano anche la paura e i limiti. Bisogna tenere conto delle strategie che una persona utilizza per rispondere alla paura ma anche al bisogno. Se si ascolta solo la paura e quest’ultima si trasforma in angoscia il rischio è che ci si isoli, se si dà ascolto solo al bisogno tenendo conto della paura e dei limiti è più probabile che si riescano a trovare strategie per esaudire il bisogno e il desiderio,” dice Camilla Quarticelli, psicoterapeuta e terapeuta Emdr, aggiungendo che “i cambiamenti di questo equilibrio dipenderanno soprattutto da come andrà (la pandemia) e dalle capacità di ognuno di essere resilienti.”

Quarticelli  spiega che ci saranno persone che, in qualche modo, faranno in modo di placare, magari negando, o ridurranno la propria spinta emotiva e sessuale e, altre per cui la situazione limitante potrà risultare anche più eccitante. Difficile per questo prevedere dei trend futuri per l’intera popolazione. Sicuramente, però, l’equilibrio tra bisogno, desiderio, limite e paura sarà diverso da quello che i single avevano prima della quarantena e cambierà anche il concetto di distanza e vicinanza tra le persone.

“Per ora possiamo ipotizzare che, fino a quando non sarà disponibile un vaccino in grado di proteggerci dal Covid-19, la maggior parte della gente avrà ancora paura del contagio e tenderà ad optare per partner sessuali stabili, piuttosto che occasionali. Per via della presenza del virus nella saliva e dunque dell’estrema contagiosità, anche comportamenti intimi quali effusioni e baci sono ora da temere e da destinare al partner con cui si ha una relazione esclusiva,” elabora Polloni.

COPPIE IN QUARANTENA: ERRORI DA EVITARE

Molte coppie hanno già registrato cambiamenti nelle loro dinamiche sentimentali e sessuali.

“Dipende anche dal fatto di aver trascorso la quarantena insieme oppure no e come. Dipende dal punto in cui era il rapporto e dalla tipologia di comunicazione all’interno della coppia e anche dalla capacità, di quest’ultima, di essere resiliente. L’abilità nel trarre vantaggi anche dalle situazioni difficili potrà portare ad avere delle ripercussioni positive sia a livello individuale che di coppia,” spiega Quarticelli.

Secondo Polloni il comportamento sessuale è in generale già cambiato durante la quarantena. Le primissime settimane sono state caratterizzate in molti casi da un aumento del desiderio sessuale. Si veda per esempio l’aumento delle visite ai siti pornografici e alla vendita di sex toys.

“Dopo un breve periodo però, questo clima surreale di “pseudo vacanza” ha lasciato il posto a vulnerabilità, tristezza, paura e irritabilità. La sessualità è così passata in secondo piano, almeno per molti, ed è rimasta per lo più come passatempo, valvola di sfogo o strategia di distrazione,” dice Polloni.

In generale, però, è innegabile la diminuzione dei rapporti sessuali.

“La diminuzione dei rapporti sessuali nella coppia, non è dovuta solo alla paura, ma anche ad un eventuale mix di tristezza, rabbia e noia. Potrebbe capitare anche che, per reggere il peso della situazione, la coppia tenda ad abbassare l’intensità degli stimoli interiori. Da una parte per evitare di sovraeccitarsi e dall’altra proprio data la minore quantità di stimoli esterni,” dice Quarticelli, riferendosi alle coppie che vivono la quarantena insieme.

Questo può chiaramente comportare un rischio. “La tendenza più immediata è spesso di interpretare il problema leggendolo su di sé, come se la causa fosse nell’individuo o nella coppia. Credo invece che l’impatto psicologico, relazionale e sessuale della pandemia e della convivenza forzata non siano affatto da trascurare,” conclude Polloni.

Psicologi e sessuologi spiegano che le coppie non devono colpevolizzarsi e preoccuparsi eccessivamente senza contestualizzare un cambiamento nella sfera sessuale. Non dovrebbero neanche sforzarsi ad avere rapporti nel caso manchi la voglia. La consapevolezza delle ripercussioni della quarantena sulla sfera sessuale può già aiutare. “Se una coppia è stabile e unita, una volta uscita da questo tunnel, tornerà con buone probabilità ad avere una sessualità serena e soddisfacente,” concordano Polloni e Quarticelli.

TAG: Camilla Quarticelli, coronavirus, Depressione, Gaia Polloni, ipocondria, lockdown, psicologia, Quarantena, resilienza, sesso
CAT: costumi sociali, società

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