Cinema
Storia di amori e di vulcani
Amate il cinema? Vi piace il gossip? Vi piacciono le storie d’amore forti e ben raccontate?
Volete intrufolarvi nelle segrete stanze di un genio del cinema e di due star di prima grandezza?
Allora vi piacerebbe moltissimo un libro uscito qualche anno fa e che mi è capitato tra le mani in un negozio di libri usati a due passi da casa mia: “La guerra dei vulcani” di Alberto Anile e M. Gabriella Giannice (ed.Feltrinelli)
E’ la storia di un regista, Roberto Rossellini, che ha una storia d’amore con un’attrice, Anna Magnani, e poi finisce per sposarne un’altra, Ingrid Bergman.
La storia inizia oltre sessant’anni fa.
Rossellini è all’apice della sua fama. I suoi capolavori, Roma citta’ aperta e Paisà hanno fatto il giro del mondo, imponendo un nuovo modo di fare cinema.
Ha una tempestosa relazione con Anna Magnani, la straordinaria interprete del film che lo ha reso celebre . Lui è un uomo gentile e conciliante, ma pronto a cedere ad ogni tentazione.
Ed è inutile dire che le tentazioni si presentano di continuo.
E’ un uomo ammirato in tutto il mondo, non e’ bello, ma è sicuramente di aspetto piacevole, è colto, brillante, ha modi squisiti da gentiluomo d’altri tempi.
Insomma è corteggiatissimo.
Mentre Anna è gelosa come può esserlo solo una tigre dei suoi cuccioli.
Spesso nel loro appartamento volano i piatti. Non in senso metaforico, naturalmente.
Rossellini è anche un artista alla perenne ricerca di strade nuove da percorrere.
E, come tutti gli uomini di cinema, è anche sempre alla ricerca di finanziatori.
Un bel giorno qualcuno gli consegna una vecchia lettera tutta bruciacchiata.
La lettera è bruciacchiata perché è pervenuta alla casa cinematografica Minerva, per la quale Rossellini ha lavorato.
Gli stabilimenti della Minerva nel 1947, poco dopo l’arrivo della lettera, vanno a fuoco.
L’incendio è terribile, muoiono 24 persone.
Si salvano poche cose da quell’incendio. Tra le quali anche un fascio di lettere. E tra queste quella per Rossellini.
Molti mesi dopo- siamo gia’ nel 48- la Minerva ha una nuova sede e quel fascio di lettere salta fuori.
Così, a parecchi mesi di distanza dal giorno in cui è stata inviata, la lettera giunge nelle mani di Rossellini.
La lettera e’ di Ingrid Bergman.
L’attrice ha 33 anni ed è in quel momento l’attrice più pagata del mondo.
E’ stata la protagonista femminile di film straordinari, come Angoscia , Notorius , Io ti salverò, ma cerca nuove strade.
Cosa fa allora? Scrive ai quattro registi che più ammira per proporsi.
La lettera per Rossellini ha qualcosa di particolarmente intrigante. Nell’esibire le sue credenziali, l’attrice precisa che, pur conoscendo diverse lingue, in italiano sa dire solo “ti amo”.
Basta questa frase per accendere la fantasia del regista.
Rossellini pensa subito che quella lettera sia non solo una proposta di lavoro, ma anche una non troppo implicita dichiarazione d’amore.
In realtà non lo è. Quando Ingrid sostiene di saper dire “Ti amo” intende semplicemente riferirsi ad un film al quale ha partecipato di recente, Arco di trionfo in cui effettivamente pronuncia quella battuta in italiano.
Ma Rossellini non ha visto quel film, ne’alcun altro film della Bergman (se si esclude Intermezzo) e quindi rimane inesorabilmente sedotto da quella lettera.
Pensa anche che se riuscirà ad avere la Bergman, saliranno notevolmente le sue possibilità di ricevere finanziamenti.
Nasce così una storia d’amore che ha fatto epoca: una lettera che finisce in un incendio, ma si salva miracolosamente (primo evento fortunoso) una proposta di lavoro viene scambiata per una dichiarazione d’amore (secondo evento fortunoso o fortuito)
Ce n’é abbastanza per glorificare la forza e il capriccio del Caso.
I due finiranno per lavorare insieme. E per innamorarsi l’uno dell’altra.
Non racconto come si arriva a questo epilogo perché non mi va di rovinare, a chi leggesse il libro, il piacere di scoprirlo da sè.
Anticipo solo due cose.
La prima riguarda il momento in cui la Magnani viene a sapere dei contatti con la Bergman.
Il regista e l’attrice si trovano a tavola nella sala ristorante di un hotel.
Rossellini, che ha giurato alla Magnani di aver rinunciato ad ogni progetto con la Bergman, in realtà continua a mantenersi in contatto con l’attrice svedese e aspetta comunicazioni da lei.
Ha pregato il personale dell’albergo di consegnarli in via riservata qualsiasi tipo di corrispondenza.
Quando un cameriere si avvicina ai due commensali e consegna a Rossellini un telegramma, e lui, molto nervosamente, se lo ficca nella tasca della giacca, la sua focosa compagna capisce al volo di cosa si tratti.
Il caso vuole che in quel tavolo ci sia una zuppiera di spaghetti…. Nel giro di pochi secondi questi arrivano sulla testa e sulle spalle del regista.
La seconda anticipazione riguarda il titolo del libro : perché si parla di vulcani?
Semplice: perché il primo film che Rossellini e la Bergman faranno insieme è Stromboli, ambientato in una delle isole Eolie.
Guarda caso, proprio in quel periodo la Magnani accetta una parte in un film, dal titolo Vulcano che e’ ambientato in un’isola vicina.
Quando si dice il caso…
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