Letteratura
Simone de Beauvoir e Nelson Algren : un amore “transatlantico” e burrascoso
Lui è Nelson Algren ( 1909-1981), autore de “L’uomo dal braccio d’oro” ( dal quale è stato tratto l’omonimo film di Preminger con Frank Sinatra).
Lei è Simone de Beauvoir (1908- 1986), compagna di Jean Paul Sartre, l’intellettuale più prestigiosa d’Europa.
I due vengono presentati da Mary Guggenheim nel 1947 durante un soggiorno della scrittrice francese in America per una serie di conferenze.
Ecco come Simone racconta nel romanzo “La forza delle cose” (1963)l’inizio della storia tra lei e Nelson:
“Ne avevo abbastanza di fare la turista, volevo passeggiare a braccetto con un uomo che provvisoriamente fosse mio…Decisi di telefonare ad Algren: ‘Può venire a New York?’ Chiesi. Non poteva; ma desiderava molto che io andassi a Chicago. Gli diedi appuntamento all’aereoporto” .
Tra i due ha inizio una relazione con frequenti alti e bassi, destinata a durare fino all’inizio degli anni 60.
Nella raccolta Lettres à Nelson Algren: Un amour transatlantique la scrittrice ricorda:
“Viveva in una catapecchia, senza bagno né frigorifero, accanto a un vicolo pieno di bidoni dell’immondizia fumanti e giornali svolazzanti; questa povertà sembrava ristoratrice, dopo il pesante odore dei dollari nei grandi alberghi e nei ristoranti eleganti, che per me era duro da mandar giù.”
In quel 1947 Simone scrive molte lettere a Nelson.
In una di queste dice:
“E’ idiota scrivere lettere d’amore, l’amore non può dirsi per lettera, ma che fare quando un orribile oceano si stende tra te e l’uomo che ami?”
Non resiste lontano da lui. Quell’anno ritorna negli States per ben due volte.
Ecco con quali parole preannuncia una sua visita in una delle lettere:
“Tra due settimane e per due settimane, ti darò, mio legittimo marito, più amore di quanto ne dia vita natural durante qualsiasi sposa legittima al proprio sposo legittimo.”
Algren conosce Sartre a Parigi nel 1949.
In quell’anno, in America, sta esplodendo il caso letterario de “L’uomo dal braccio d’oro”, primo libro ad affrontare senza ipocrisie il drammatico problema della droga e delle sue conseguenze.
L’anno dopo il romanzo di Algren vince il National Book Award, e Hollywood decide di trarne un film; invitato a scrivere la sceneggiatura, Algren entra subito in conflitto con il regista del film Otto Preminger, che addirittura finirà per citare in giudizio.
Dirà nel libro “Nonconformity”, uscito postumo nel 1994:
“Sono andato laggiù [a Hollywood] per mille dollari la settimana, e ho lavorato il lunedì, e mi hanno licenziato il mercoledì. Giovedì il tizio che mi aveva assunto aveva già lasciato la città”.
Algren è ormai una celebrità, osannato dai colleghi ( Hemingway lo definisce addirittura migliore di Faulkner) e ricercato dai rotocalchi, che si occupano delle sue vicende sentimentali e del processo contro Preminger.
La storia tra Simone e Nelson non si trasforma mai in un una relazione continua e duratura non solo per la resistenza di Simone ad accettare le proposte di matrimonio di Nelson, ma anche , ovviamente, per effetto della distanza.
Ecco cosa scrive Simone a Nelson in una delle sue lettere, dandole di fatto il permesso d tradirla:
“Magari proverò un po’ di gelosia sessuale, ma voglio che tu ti senta libero di andare a letto con altre donne purchè questo non guasti il nostro amore.”
Lui all’inizio le dice di non volere approfittare della libertà concessagli, poi cambierà idea.
Nel 1948 scrive a Simone:
“L’anno scorso avrei avuto paura di guastare qualcosa non restandoti fedele. Ora so che era idiota, perchè due braccia che stanno dall’altra parte dell’oceano non danno calore e la vita è troppo breve e fredda per rinunciare ad un qualsiasi calore per così tanti mesi”
La rabbia di Nelson cresce ancor di più quando Simone dà alle stampe le sue lettere, nelle quali lo chiama mio adorato marito senza matrimonio… mio sposo del Missisippi… mio marito coccodrillo, firmandosi a sua volta vostra moglie per sempre… la vostra moglie ranocchia.
Finisce per dare a Simone l’appellativo di madame Bla-Bla.
Non riesce a capire l’impulso irrefrenabile della sua compagna a trasformare la sua vita privata in saggi e romanzi.
In un’intervista rilasciata il giorno prima della morte, un Algren ancora furibondo e pieno di rancore dice:
«Sono stato nei bordelli di tutto il mondo… ovunque le donne chiudono la porta. Questa donna invece ha spalancato la porta e ha invitato il pubblico e la stampa… si è comportata in maniera indecente»
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