In una visione tecnologica  della società gli individui stessi sono dati, cellule atomiche che possono essere scambiate e vendute,  fino alla coincidenza con la loro smaterializzazione.

Scienze

Il significato dei dati e le nuove infrastrutture

8 Maggio 2025

Per chi svolge un ruolo nelle scienze sociali, la cultura del dato è una sfida costante, quotidiana e soprattutto condivisa. Dato da datum, participio passivo sostantivato del verbo transitivo dare. Non si può essere soli in un rapporto diretto con il dato. Perché ci sia un dato deve esserci almeno una fonte, tanto per cominciare e qualcuno che ne riconosca il valore. Nella cultura di massa contemporanea, permeata dalla dimensione social, proliferano fraintendimenti e equivoci, in un caos di termini e significati che richiederà una riflessione per il futuro.

In una visione tecnologica  della società gli individui stessi sono dati, cellule atomiche che possono essere scambiate e vendute,  fino alla coincidenza con la loro smaterializzazione.
Negli ulti anni sempre più è il  linguaggio stesso, attraverso i modelli di intelligenza artificiale generativa, a costituirne l’unità di base. E’ l’innovazione, bellezza, meglio farsene una ragione e rassegnarsi a essere parte del disegno di chi detiene questi dati, nei templi sacri della tecnologia.

Il pragmatismo c’entra, perché nel primato dell’uso statistico dei dati si pone l’esigenza di moltiplicarli in una proliferazione lessicale, a volte un vero e proprio gergo, dal paradato al metadato  al dato grezzo o crudo, quello finalmente depurato dall’interpretazione.   Grande capro espiatorio del mainstream, l’interpretazione è  demonizzata per la sua inutilità, vaghezza  e paragonata a superficialità e in definitiva delirio.

Questa deriva è particolarmente insidiosa nelle scienze sociali, dove un altro termine in tensione semantica, la società,  contribuisce a  alimentarne usi impropri. Determinati dai rapporti di potere che regolano i processi culturali e della conoscenza. Sempre sul versante del fare, ma in un’ottica comunitaria, si sta diffondendo l’uso del termine ‘infrastruttura’, a indicare un luogo riconosciuto dove transitano dati di qualità. E’ un termine che contiene in sé i semi di un nuovo modo di intendere i dati: accurati perché frutto di cura, un lavoro collettivo, ordinato e collocato nel tempo e nello spazio.

L’infrastruttura è un dato che si ri-materializza coincidendo con un progetto che si rivolge a molti, in un’ottica di trasparenza e oltre al confine narcisistico del singolo.  Dati che possono finalmente anche essere dotati di un significato e  interpretati, perché rispondono a  criteri di qualità e oggettività , lasciando spazio a un soggetto libero e, come scriveva Umberto Eco, partecipante.

Rientra in questa prospettiva sulla cura e l’importanza dei dati la nozione di bene comune, così come è stata evidenziata e messa al centro nel progetto  FOSR che vede la nascita importanti infrastrutture di dati fondamentali per le scienze sociali. A questa visione è stato dedicato un evento pubblico del CNR tenutosi  a Roma il 22/23 gennaio 2025, con la partecipazione di CSA ai tavoli di lavoro

 

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