Teatro

“Ogni luogo è teatro”, festival a Vercelli e nei paesaggi di Roma “plurale”

12 Settembre 2025

VERCELLI _ Una città come palcoscenico. E’ questo da cinque anni l’obiettivo del festival “Ogni luogo è teatro” che si terrà a Vercelli dal 13 al 26 settembre, progetto di Teatro di Dioniso, con Cuocolo/Bosetti e Arteinscacco. Per gli organizzatori infatti “trasformare un luogo quotidiano in un luogo artistico modifica la percezione che le persone hanno dello spazio urbano, rafforzando il legame con il territorio, favorendo inclusione e partecipazione e accendendo curiosità soprattutto nei più giovani”. Per cui l’esperienza di spettatori e performer di agire in uno spazio in quel momento non è un fatto solo temporaneo ma “lascia una traccia: un nuovo modo di vivere la città, più inclusivo, partecipativo e ispirato”. E questo accadrà nelle piazze come nelle vie del centro storico, nelle case come nei locali, per cui sarà “Un festival che cammina” dicono gli organizzatori. Tutto questo avverrà con spettacoli teatrali,ma anche performance site specific, incontri ed esplorazioni urbane con guida.

E’ una rassegna di teatro contemporaneo che questa edizione in particolare , dedica attenzione particolare al femminile con la presenza di teatranti donna. Novità ddi questa edizione è la concomitanza d del Festival con la prima edizione di “Risò”, Expò internazionale che farà di Vercelli la «capitale mondiale del riso 2025». L’interazione fra i due eventi vuole valorizzare la città: quella agricolo produttiva del vercellese, che affonda le proprie radici all’incirca al XIV secolo e quella più recente dove un Festival teatrale concorre a celebrare le origini di Vercelli per mezzo di “walkabout” ossia conversazioni nomadi ed esplorazioni urbane basate sull’uso di sistemi radio e smartphone per «scrivere storie nelle geografie», format diversi che convergono in ciò che viene definito il Performing Media Storytelling, in cui la narrazione di un territorio s’innerva con l’azione di esplorazione e brainstorming. Ed è proprio nella prima giornata del 13 settembre alle ore 17 (e l’indomani alle 10,30) che prenderà il via questa visita originale alla scoperta della città, guidati da Carlo Infante di Urban Experience , con la drammaturgia di Livio Ghisio che in “Sotto Sotto. Memorie del sottosuolo idraulico che si rivelano RISOrsa”. Infante condurrà il pubblico ad “esplorare i tombini più curiosi di Vercelli, città-capitale europea della coltivazione del riso che cela sotto sotto la risorsa che lo genera: un sistema basato sul governo delle acque, ben canalizzate nel sottosuolo. Si camminerà in ascolto di una città che tiene sotto di sé un mondo che sottende la sua ricchezza”.

“Il profeta scorretto”, recital di Riccardo Leonelli dedicato a Giorgio Gaber con le canzoni del grande artista milanese e Sandro Luporini è tra gli spettacoli ospiti del festival di Vercelli

Il 14 settembre spazio al progetto speciale di “Tamburi Uniti”, gruppo di percussionisti, frutto del progetto educativo del centro per l’Autismo Enrico Micheli e Angsa: un ensemble formato da ragazzi del centro duidati dal musicista Fulvio Sette.

Scritto e diretto da Livio Ghisio con Annalisa Canetto è il progetto site specific “L’ordine delle cose” di Arteinscacco, spettacolo viaggiante in auto per quattro passeggeri alla volta (repliche anche il 15, il 23 e 24 settembre) Il profeta scorretto. Giorgio Gaber” è il recital di Riccardo Leonelli di monologhi e canzoni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini in scena con Emanuele Cordeschi, Lorenzo D’Ammario, Emanuele Grigioni. Ancora il 14 settembre presso le Acacie va in scena lo splendido “Vorrei una voce” di e con Tindaro Granata con le canzoni di Mina. Lo spettacolo è ispirato dall’incontro con le detenute-attrici del teatro «Piccolo Shakespeare» all’interno della Casa Circondariale di Messina.

Il 15 settembre a CasaCuocoloBosetti spazio a Sagapò cioè Lucas Da Tos Villalba e Matteo Campagnol autori e interpreti di “La Città senza nome”: un viaggio tra storie popolari e leggende di un’Argentina dimenticata dove i protagonisti, abitanti di una città abbandonata, raccontano le loro vite e le loro speranze, narrando al contempo un po’ di quell’Argentina appartenente a tempi lontani.

Il 16 settembreè la volta di “Spezzato è il cuore della bellezza” di Mariano Dammacco con Serena Balivo ed Elena Ruzza, produzione compagnia Diaghilev. Lo spettacolo racconta la storia di un cosiddetto triangolo amoroso, lui, lei, l’altra e offre allo spettatore uno sguardo sull’Amore nelle sue pieghe dolorose e tormentate, attraverso la convivenza di tragedia e umorismo.

Tindaro Granata è l’autore e l’interprete unico dello spettacolo “Vorrei una voce” dedicato al repertorio musicale della grande cantante Mina

Pietro Giannini è autore e interprete di “La Traiettoria Calante” (17 settembre presso Farm 1861) un testo in prima persona dedicato al crollo del Ponte Morandi a Genova. Un lavoro in cui si intrecciano ricordi personali, interviste, ricostruzione dei fatti, pezzi evocativi di una città travolta da una tragedia.

Oscar de Summa è autore e interprete di “Stasera sono in vena” allo Studiodieci City Gallery (giovedì 18) racconta in questo pezzo teatrale un pezzo della sua adolescenza in Puglia, negli anni Ottanta, gli anni in cui si è formata la Sacra Corona Unita, organizzazione che ha allargato i suoi settori di investimento scoprendo che il disagio umano è una delle cose che in assoluto rendono di più sul mercato.

Renato Cuocolo e Roberta Bosetti il 19 settembre (e in replica il giorno successivo) presentano il loro progetto site specific “#teatrodentro”, un lavoro concepito per “essere fatto all’interno dell’edificio architettonico ‘teatro’, fuori dall’edificio teatrale, nelle case, dentro la quotidianità per diventare un’«installazione in movimento», un’esperienza immersiva dove ritrovare i sottili fili che legano le esperienze di ognuno”.

Nella stessa giornata va in scena anche “Anna Ghiaccio” di Rita Frongia con Isadora Angelini prodotto da Teatro Patalò, Teatro delle Moire e Danae Festival. Uno spettacolo che parla dell’amore “e del dolore che l’amore e la sua assenza possono provocare”.

Ucci Ucci ovvero Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli sono gli autori del progetto“Twisted World” con Gabriele Graham Gasco e Giovanni Conti (20 settembre c/o TamTam Teatro). Lo spettacolo trae origine dal massacro attuato nel 2014 in California da un giovane 22enne, Elliot Rodger, che uccise 6 persone e ne ferì 14 prima di suicidarsi. Prima del gesto il giovane inviò una sorta di manifesto-biografia ad un piccolo gruppo di persone. Il testo che lui chiama «My Twisted World» raccoglie tutti gli eventi significativi della sua vita partendo dalla primissima infanzia fino ad arrivare al giorno in cui organizza il massacro.

Una scena dallo spettacolo “Anna Ghiaccio”, testo di Rita Frongia inserito nel cartellone del festival “Ogni luogo è teatro” in corso a Vercelli. In scena Isadora Angelini

Mi abbatto e sono felice. Uno spettacolo a impatto zero” è l’atto teatrale di e con Daniele Ronco di scena il 21 settembre al Tam Tam Teatro, ispirato alla “Decrescita felice” di Maurizio Pallante con la regia di Marco Cavicchioli. Ronco nello spettacolo “Mi abbatto e sono felice”, rifacendosi ai principi etici della «Decrescita felice», accompagna il pubblico in un viaggio che fa la spola fra un passato intriso di freschezza e genuinità e un presente frenetico e stanco di correre

Agata Tomšič, artista slovena fondatrice insieme a Davide Sacco di ErosAntEros compagnia artefice di molti progetti internazionali, sarà in residenza a Vercelli con il compositore sloveno Matevž Kolenc per lavorare su “Materiale per Medea” di Heiner Müller che presenterà in anteprima nazionale martedì 23 settembre (c/o Officina Teatrale Anacoleti).

Il 24 settembre a Casa CuocoloBosetti sarà invece Bai Li Wiegmans, ventiduenne performer cinese naturalizzata belga, insieme al compositore Bongjin Jung, a presentare nel corso di questa edizione il suo “Home”, un film e un assolo di danza: “linguaggi artistici differenti che si incontrano per raccontare lo straordinario viaggio di una cinese adottata, e la sua ricerca di un senso di appartenenza e di identità”.

Il Cubo Teatro presenta il 25 settembre (Museo Bogogna) “Hypergaia” scritto e diretto da Girolamo Lucania con Letizia Alaide Russo, musiche composte e suonate dal vivo da Ivan Bert e Max Magaldi. HyperGaia affronta il tema del mutamento del clima attraverso la storia di una divinità e racconta la storia di una divinità: “una giovane raver vestita di bianco che si risveglia insieme al suo gatto radioattivo su un pianeta abbandonato 1 miliardo di anni a partire da oggi”.

A far calare il sipario sul festival di Vercelli il 26 settembre al Vicolo Shilke sarà “Non commettere atti impuri o la boutique humaine” di e con Roberto De Sarno con la partecipazione di Raffaella Migliori. Lo spettacolo si configura come una sorta di viaggio accelerato e sovreccitato nella storia dell’uomo vista dallo spioncino della tentazione, “a partire dalla creazione del maschio-bambino, incarnato da un Pinocchio «senza veli» che si trova a promettere al Padre improbabili obbedienze cedendo poi a tentazioni travestite da personaggi farseschi, mutuati a tratti dall’attualità sconcertante di gossip e cronaca umana d’occidente, da languori personali di sapore nostalgico, nel nudo gioco del travestimento”.

Daniele Ronco è l’autore e interprete dello spettacolo “Mi abbatto e sono felice” ispirato da “Decrescita felice” di Maurizio Pallante. La regia del lavoro teatrale è a cura di Marco Cavicchioli

ROMA

Il festival di Vercelli ha molte affinità elettive e punti di contatto, nonché anche diversi protagonisti in comune, con un progetto che si apre a Roma dal 19 settembre con appuntamenti sino al 21 dicembre. Si chiama “I paesaggi di Roma Plurale” e si definisce “Performing Media Storytelling per la memoria rigenerativa”. In altre parole un nuovo modo di raccontare i luoghi e fare da levatrice a memorie che vengono condivise via social o cellulare. Il progetto è curato da Urban Experience per Roma Capitale e concentrerà la propria azione da Tor Tre Teste a Monte Mario passando per Acilia e Portuense, con un focus centrale al Tuscolano.

Affermano gli organizzatori che la singolarità del progetto sta “nell’ascoltare le voci dei territori in una sorta di “Radio che cammina”, dandogli una forma performante e coinvolgente che troverà luogo anche nel web, come podcast georeferenziati in una mappa interattiva (format messo a punto da Urban Experience da quasi vent’anni)”.

Epicentro del progetto sarà Villa Fiorelli: campo base della raccolta di testimonianze sulla memoria del territorio (con focus sui bombardamenti del 1943) e parco “per le conversazioni peripatetiche di walkabout tematici come quelli del 12 ottobre sulle “Pratiche del narrare(di cui è massimo protagonista Marco Baliani) che s’intrecciano con il performing media, quella nuova sensibilità che riguarda l’uso dei sistemi radio e digitali, per creare ulteriori ambiti percettivi, come nel caso di Cuocolo-Bosetti e NuvolaProject”.

L’attore e regista Marco Baliani è uno dei protagonisti del progetto romano “I paesaggi di Roma plurale” con lo spettacolo “Nel regno di Acilia” (Fotografia di Luca Deravignone)

E proprio la mattina del 12 ottobre un walkabout integrerà la performance “Nel regno di Acilia” di e con Marco Baliani che riscoprirà la borgata in cui è cresciuto, in una messa a terra di quel romanzo, tra le marane e i luoghi dove Fellini girò alcune scene de “Le notti di Cabiria. Un viaggio nella sua memoria d’infanzia, come occasione per una ricerca sul “picaresco romanesco”. Altri momenti teatrali saranno; quello dell’attrice Consuelo Ciatti a Monte Ciocci e S. Maria della Pietà con la performance itinerante lo sono il canto e la lunga strada”che attraverserà la poesia di Alda Merini; quello di Cuocolo-Bosetti a Villa Flora con Teatro” un’esperienza immersiva sul teatro che “insorge dentro lo spettatore per un percorso interiore che investe lo spettatore mentre l’attrice si svela”.

Ancora il 12 ottobre a fine serata è il turno dell’attrice Mariella Fabbris, fondatrice con altri del glorioso Teatro Settimo, che proporrà il suo originale acting in progress “L’albero delle acciughe”, da un racconto di Nico Orengo, unendo teatro e gastronomia, arte della scena e passione per una cucina mediterranea fatta di sapori e profumi.

NuvolaProject associando Performing Media e Patrimonio Immateriale basato sulla memoria dei territori gestirà walkabout con videoproiezioni nomadi sotto l’Acquedotto Felice facendo apparire (con elaborazioni in IA) Felice Peretti, Sisto V “Er Papa tosto” e lungo l’Appia Antica, in collaborazione con AppiaDay, le immagini animate della ninfa Egeria e Lucrezia Romana, in un ritratto digitale performante che narra, con i testi diShakespeare, la sua triste storia. Da seguire nella Cooperativa Case Tramvieri la performance “I bombardamenti del 1943 nelle visioni di Renzo Vespignani”, rievocando l’allarme in cielo che risuonò nelle sirene antiaeree ottant’anni fa, agendo le videoproiezioni itineranti con il segno di Vespignani, testimone diretto di quei bombardamenti.

L’attrice Mariella Fabbris è presente nel progetto romano di Urban Experience con la originale messa in scena tra teatro e cucina de “L’albero delle acciughe” da un racconto di Nico Orengo

Il 2 ottobre si terrà invece nel centro storico un walkabout con Loredana Lipperini sulle tracce dello sceneggiato tv degli anni Settanta “Il segno del comando”. In periferia, a Tor Tre Teste, il 17 ottobre con Vincenzo Luciani un walkabout per riflettere sui cambiamenti di quel rione; con Maurizio Veloccia al Portuense, a Villa Flora, il 31 ottobre, per l’incontro su La rigenerazione umana per la rigenerazione urbana” al Pigneto, il 21 dicembre per il Solstizio d’Inverno le visioni architettoniche di Stefano Panunzi e a Tor Carbone nella Cava Fabretti con il walkabout “L’Arcadia nella Roma selvatica”.

Carlo Infante, curatore del progetto, alla Pelanda l’8 ottobre terrà un talk su Il Performing Media Storytelling di Paesaggi Umani” in cui si espliciterà come il concetto di Performing Media, sorto dall’interazione tra performance e nuovi media, nuovo canone espressivo che ha prodotto format d’innovazione culturale come i walkabout e i geopodcast, tesi ad interpretare le peculiarità dei territori.
Alla Casa Circondariale di Rebibbia infine, si svolgerà, dal 22 ottobre al 17 dicembre, con Maria Teresa Caccavale di Happy Bridge, un workshop riservato ai detenuti suLo sguardo partecipato in Cammino”. Un’attività basata sul metodo Apprendimento dappertutto” creando palestre di empatia.

Roberta Bosetti della compagnia Cuocolo/Bosetti, dopo il festival di Vercelli sarà di scena nel progetto di Urban Experience “I paesaggi di Roma plurale” con la collaudata azione teatrale di “Teatro”


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