
Teatro
Swap, lo spettacolo di Maria Colusi che fa danzare gli umori vitali
Palermo. Qualcuno ha scritto che la danza contemporanea è, o forse è sempre di più, una forma di arte concettuale. Probabilmente sì, è vero, è così. Ma questa formula breve e super semplificata, come ogni semplificazione, rischia la menzogna e la banalità. Rischia di spingere il pubblico a deresponsabilizzarsi e a cedere a una resa sostanziale di fronte al problema della comprensione di ciò che sta vedendo. Ma rischia di trascinare nella banalità anche le recensioni dei lavori di danza contemporanea, scritti che tentano di esprimere, spesso a vuoto, elementi e segni comprensibili e magari valutabili. Sono sforzi vani: invece è necessario volare basso, ascoltare e far risuonare con serietà e rispetto le parole e le esplicite concettualizzazioni degli artisti, restare liberi nel lasciarsi sollecitare e interrogare dalla potenza emotiva e comunicativa dello spettacolo.
È quanto vien fatto di pensare di fronte a Swap lo spettacolo/progetto di Maria Colusi (danzatrice e coreografa) e di Edgardo Rudnitzky (musicista e compositore) che si è visto venerdì 25 settembre 2025 a Palermo, nella scena di Spazio Franco, nel contesto della settima edizione del Festival pluridisciplinare (e diretto in modo partecipativo) Mercurio. «Questa piece intraprende un’esplorazione dinamica, fondendo movimento, voce e suono, ispirandosi all’antica teoria dei quattro umori – spiegano i due artisti-. Radicati nelle antiche tradizioni mediche greca e romana, questi umori simboleggiano l’equilibrio dei fluidi corporei e i diversi temperamenti che incarnano. Indagando l’interazione di questi elementi all’interno di questo quadro tematico – dove voce e suono possono essere visti come estensioni del movimento o viceversa – Swap cerca di svelare i livelli dell’espressione umana. Attraverso la fusione di voce e movimento, approfondisce le intricate complessità dell’identità». Che qualcuno presente a teatro, senza aver letto, o anche fugacemente sbirciato, il foglio di sala, avrebbe minimamente potuto intuire che si trattava di una riflessione creativa e dinamica sulla teoria degli umori della medicina antica e pre-scientifica, onestamente sembra veramente arduo poterlo affermare (certo, con tutte le conseguenze di estetica e di comprensione che ne conseguono).
Ma non è affatto difficile testimoniare che questi due valorosi artisti (che lavorano insieme da vent’anni tra l’Argentina, il loro paese di origine, e il Nord Europa, Francia e Germania in particolare) producono in questo lavoro una magia, potente, ancestrale, autentica in cui corpo, movimento e suoni s’intersecano e soprattutto si azionano reciprocamente, creando un intenso dinamismo che cattura il pubblico e lo porta a partecipare attivamente, tra emozione e desiderio di comprensione, a ciò che vede e percepisce.
Mercurio Festival delle arti multi-disciplinari VII Edizione, Palermo 25 settembre 2025, Cantieri Culturali della Zisa, Spazio Franco, direzione artistica partecipata, coordinamento Giuseppe Provinzano. Concept: Maria Colusi/ Edgardo Rudnitzky. Coreografie: Maria Colusi. Musica: Edgardo Rudnitzky. Light designer: Emese Csornai. Crediti fotografici: Nayeli Salas.
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