PD e diritti civili: Cirinnà e una squadra arcobaleno per Andrea Orlando

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4 Aprile 2017

Mondo delle primarie del Partito Democratico: Monica Cirinnà sostiene la mozione a sostegno di Andrea Orlando come segretario, e non la mozione Renzi-Martina come forse alcuni si aspettavano. Lo ha dichiarato subito, sicuramente destando qualche sorpresa, ma senza indugio alcuno. Ieri ha rilasciato un’intervista a Simone Alliva su Espresso online, che ha fatto un po’ discutere, in cui schiettamente ha snocciolato le ragioni di tale scelta, concentrandosi ancora sui diritti civili: esigenza di una vera legge contro l’omofobia – dopo il fallimento del ddl arenatosi alla Camera e svuotato di contenuti -,  l’urgenza di avere una piena responsabilità genitoriale (e mica la “stepchild adoption”!) e matrimonio egualitario, la legge sullo ius soli, e tanto altro.

Queste istanze, ma non sono le uniche, sono presenti in un documento – consegnato al ministro Orlando – dalla cosidetta  “squadra Arcobaleno per Orlando”, di cui Monica Cirinnà, insieme al senatore Sergio Lo Giudice, all’europarlamentare Daniele Viotti e altri attivisti politici e LGBTI, fa parte.

Sergio Lo Giudice, spiega la ratio di questo documento (che anche il sottoscritto ha orgogliosamente firmato) e dell’appoggio alla mozione Orlando: “Sui diritti civili, e sui diritti sociali che non possono essere scissi dai primi, si gioca l’identità stessa della sinistra del nuovo secolo. E’ nella individuazione di un nuovo punto di equilibrio fra libertà e uguaglianza che la democrazia può rispondere ai nuovi autoritarismi. Questo Andrea Orlando lo sa: per questo credo che la sua candidatura rappresenti una scommessa su una politica che veda nel riconoscimento dei diritti un elemento strategico e non un’opzione facoltativa.”

Tra i temi proposti ad Andrea Orlando: testamento biologico, piena effettività della 194, riforma della legge 40, pieno riconoscimento e tutela della vita familiare dei genitori omosessuali e dei loro figli, matrimonio egualitario, contrasto all’odio omotransfobico, educazione all’eguaglianza di genere, condanna delle cd. teorie riparative, diritti delle persone transessuali e delle persone intersessuali, ridare nuovamente un’adeguata responsabilità a un Ministero per i diritti e per le pari opportunità, dotandosi anche di un autorità indipendente nazionale per i diritti umani.

Da Bruxelles, aggiunge un punto di vista europeo Daniele Viotti: “Andrea Orlando è il candidato con la visione più europea del Partito e della prospettiva politica. Non è un caso che tutti i partiti progressisti europei, quelli che afferiscono al Partito Socialista Europeo, in pratica, siano sempre protagonisti in prima linea per la promozione e la tutela dei diritti. Con Orlando il PD smetterebbe di essere timido sulla materia e ripartirebbe da dove siamo rimasti: dalla piena genitorialità per tutti e tutte, dalla legge contro le discriminazioni e inizierebbe un cammino vero e autentico verso l’ottenimento dell’uguaglianza per tutte e tutti. La visione europea è fondamentale per mettere l’Italia nelle condizioni di recuperare il ritardo e tornare protagonista. Anche sui diritti.”

Monica Cirinnà, che per le sue parole date a “l’Espresso” ieri è stata attaccata sulla sua pagina facebook da reazioni spesso esagerate stile “tiro al bersaglio”, dal canto suo ribadisce quanto già dichiarato in precedenti occasioni: “La mia decisione di sostenere Orlando è nata dopo aver a lungo girato per l’Italia partecipando a tante iniziative e parlando con molte persone, elettori del PD e non. Credo che dopo l’approvazione storica per il nostro Paese delle unioni civili sia necessario proseguire sulla strada del riconoscimento dei diritti ed è l’impegno che un partito di sinistra, riformista e progressista deve assumersi. Matteo Renzi, da Presidente del Consiglio in questo senso ha fatto un buon lavoro, meno come segretario. Non è stato capace, frenato da alcune forze conservatrici, di imporre un’adeguata spinta al cambiamento. Una sensibilità che invece ho ritrovato nel programma di Andrea Orlando ed è stata questa la ragione della mia scelta.”

Intanto Andrea Orlando, destinatario delle proposte sui diritti LGBTI, ha raccolto l’invito e stasera presenterà il documento a Roma insieme a una parte significativa della squadra arcobaleno, tra cui appunto Cirinnà, Lo Giudice e Viotti.

TAG: andrea orlando, congresso pd, daniele viotti, diritti lgbti, Monica cirinnà, partito democratico, primarie, sergio lo giudice, squadra arcobaleno
CAT: discriminazioni, Partiti e politici

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