Carlo Messina, a.d. Intesa Sanpaolo, che annuncia un utile record nei primi nove mesi del 2025

Grandi imprese

Intesa Sanpaolo: utile netto a 7,6 miliardi nei primi nove mesi 2025, confermata la prospettiva di oltre 9 miliardi

31 Ottobre 2025

Intesa Sanpaolo chiude i primi nove mesi del 2025 con un utile netto consolidato di 7,6 miliardi di euro, in crescita del 5,9% rispetto ai 7,17 miliardi del 2024. Il Common Equity Tier 1 ratio sale al 13,9%, in aumento di oltre un punto rispetto a fine 2024, mentre il cost/income ratio si attesta al 38,9%, tra i migliori in Europa. Nei primi nove mesi la banca ha maturato 5,3 miliardi di dividendi, di cui 3,2 miliardi saranno distribuiti come acconto a novembre, e ha completato un buyback da 2 miliardi a ottobre. I proventi operativi netti restano stabili a 20,4 miliardi, con commissioni in crescita del 5,1% e risultato assicurativo +4,7%, mentre i costi operativi scendono dello 0,4%. La qualità del credito si conferma elevata, con crediti deteriorati all’1,1% netto e un livello di copertura al 51,1%. In Italia, erogati 43 miliardi di nuovo credito a famiglie e imprese (+40%) e 2.050 aziende riportate in bonis.

«I risultati confermano la nostra capacità di generare redditività sostenibile e di creare valore per tutti gli stakeholder», ha dichiarato Carlo Messina, consigliere delegato e CEO. «Siamo pienamente in linea con l’obiettivo di un utile netto 2025 ben oltre i 9 miliardi, grazie a un modello di business diversificato, agli investimenti tecnologici e all’impegno ESG». Messina ha aggiunto che «la solidità patrimoniale, con un CET1 al 13,9%, ci consente di remunerare gli azionisti e sostenere l’economia reale, in particolare le PMI e le famiglie».

Il gruppo, ha sottolineato ancora l’amministratore delegato, «è una banca a zero NPL, con una delle migliori qualità del credito in Europa, e un ruolo di primo piano nel finanziamento della transizione verde e nel contrasto alle disuguaglianze». Dal 2022 al 2025 Intesa Sanpaolo ha generato 24,9 miliardi di credito sociale e rigenerazione urbana e 84,7 miliardi di finanziamenti per la transizione ESG.

Messina ha concluso: «Intesa Sanpaolo è oggi un acceleratore di crescita e innovazione per il Paese. Continueremo a investire in tecnologia, capitale umano e sostenibilità, rafforzando il nostro ruolo di leader nel wealth management e nella protezione del risparmio».

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