Al Gazometro di Roma Ostiense nasce ROAD – Rome Advanced District


Dopo la necessaria pausa estiva si riparte come tutti gli anni per affrontare una nuova stagione anche nell’energia. Come per il calcio si può dire che anche nell’energia si tratta della stagione prima dei mondiali! Si avvia una stagione importante, nella quale saranno definiti tanti aspetti importanti per il futuro assetto del mercato competitivo dell’energia.
Questo significa che per una volta l’energia avrà un posto importante nel palcoscenico degli interessi, sia per le tante aziende che operano in questo settore sia per i consumatori che saranno alla finestra per capire come evolverà il mercato dell’energia.
Poco prima delle vacanze estive il Parlamento ha approvato una norma fondamentale, quella che sancisce la fine del mercato tutelato o regolato dell’energia nel 2019. Dunque abbiamo intrapreso la strada della piena concorrenza anche in questo settore.
Questo significa però che ora occorre porre in essere tante norme o discipline di contorno indispensabili per arrivare pronti al 2019 e poter realizzare una reale concorrenza.
Da quali basi partiamo? Il settore dell’energia è già in parte liberalizzato ma questa prima fase della liberalizzazione ha evidenziato numerose questioni ancora aperte, ad esempio:
Questo è dunque l’anno in cui si affronteranno alcune tematiche cruciali e strategiche da cui emergerà il nuovo assetto del mercato energetico. Poco prima dell’estate l’Aiget (l’Associazione dei nuovi fornitori di energia, non ex-monopolisti) nel suo convegno annuale ha evidenziato alcune tematiche di rilevo.
In primis, il sentiment degli operatori di mercato è tendenzialmente pessimista sulle prospettive future. Più del 60% delle imprese vedeva l’aggregazione o il consolidamento con altre imprese come unica strategia per sopravvivere. Questo può essere anche condivisibile in un mercato con più di 300 operatori, sarebbe auspicabile però che ciò avvenga per dinamiche concorrenziali e non per troppe difficoltà a competere in maniere sana. In alternativa i fornitori di energia ritengono possibile sviluppare soluzioni a valore aggiunto o servire nicchie di clienti.
Le prospettive del settore sono evidentemente legate ad una questione di equilibri. In un settore popolato da diversi attori della filiera (fornitori di energia, produttori di energia, gestori di rete regolati come i distributori e Terna), quasi ogni regola determina vantaggi per taluni e svantaggi per altri. Da un’altra analisi proposta al convegno Aiget di maggio 2017, si può capire come sono oggi gli equilibri del settore. L’analisi, realizzata su un campione di operatori dei quali è stato esaminato il bilancio, evidenzia come si ripartisce la marginalità che è insita nelle bollette dell’energia. Dunque non evidenziamo come si ripartisce il fatturato ma dove vanno a finire i margini della bolletta. Per quanto l’analisi sia una semplificazione della realtà (per cui non del tutto precisa) crediamo possa evidenziare alcuni aspetti di rilievo:
Ecco perché questa stagione può essere importante, potrebbe modificare qualcosa negli equilibri di un settore che ha sempre lasciato le briciole alla concorrenza. Ecco dunque che le partite che ci attendono nei prossimi 12 mesi assumono un estremo interesse, solo per citarne alcune:
Su tutte queste sfide incombe il rischio italico di un eccesso di pianificazione al fine di preservare gli equilibri e lo status-quo. Io stesso, che posso definirmi un addetto ai lavori, mi muovo in maniera goffa tra le varie offerte regolate o strumenti di confronto istituzionali che dovrebbero semplificare la vita al consumatore: tutela simile, maggior tutela, offerta placet, trova offerte, etc… Talvolta lasciare fare al mercato è la soluzione migliore, non dimenticando che esiste una vera e propria industria online di siti di comparazione che è molto dinamica e in forte crescita.
Gli equilibri attuali li considero in definitiva non tanto compatibili con l’idea di liberalizzare il mercato energetico in Italia. Occorrerebbe a questo punto un certo grado di coraggio per completare l’opera…
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