La sindrome “Don’t Look Up” atomico: Italia per il Nucleare contro i giornalisti

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23 Gennaio 2022

La scienza si incazza, si alza in piedi nel bel mezzo di una trasmissione e con il volto paonazzo grida “stupidi, moriremo tutti, possibile che non lo riusciate a capire”? Ha il volto della protagonista dell’omonimo film la “Sindrome di Don’t Look Up”. Nel film i presentatori rimangono allibiti, lo studio si ammutolisce. La dottoranda esce piangendo.
L’effetto è contrario a quanto la Scienza si sarebbe aspettata e nessuno guarda in alto. Le persone evitano le grandi paure e tutto ciò che potrebbe sconvolgere le proprie abitudini, metabolizzando anche situazioni che guardate da fuori sembrano assurde: chi fuma sa bene che nuoce alla propria salute, ma tende a giustificarlo a se stesso.
Messa al bando, la scienza è una materia cattiva, governata da una setta di illuminati altezzosi che spesso si inventano ed estremizzano pur di ricavarne un guadagno personale. Fa niente, mi inquino e inquino lo stesso, perché “non sarò io a cambiare il mondo
Loro” sono la Scienza, “gli altri” detrattori, giornalisti prezzolati, illetterati e… brutte persone.

Italia Nucleare si scaglia contro i giornalisti italiani

Il titolo

Italia per il Nucleare perde le staffe: di fronte a quello che sembra un grossolano errore giornalistico (o che potrebbe essere una precisa manovra di comunicazione), i sostenitori dell’Atomo cadono a piè pari nelle ganasce della comunicazione giornalistica provocatoria che è sempre a caccia della Sindrome di Don’t Look Up: si infervorano, arrivando a definire il giornalismo italiano “il peggiore del continente”.

Il passaggio di Italia per il Nucleare sul proprio sito

Tutto questo dicevo nasce da un articolo, questo per la precisione, ovvero un’Ansa indicizzata come Top News che titola: “Esperti Ue bocciano nucleare e gas ‘verdi‘ : non sia mai! ANSA ha definito esperti un gruppo qualunque formato da (cito) “uno” del WWF, “uno” di Bloomberg, di Allianz, di Iberdrola e BNP Paripas…
Stesso girone dei dannati ed inetti per le associazioni dei consumatori, le associazioni ambientaliste ed i lobbisti nominati da vari gruppi industriali, indicati come dei sedicenti esperti ma – non essendoci tra loro nessuno scienziato – il loro valore consulenziale non sarebbe degno di alcuna nota, anzi, addirittura fastidioso e non richiesto.

Non so chi di voi su Netflix abbia già visto il successone di Don’t Look Up, con Leonardo di Caprio ed un’esilarante Meryl Streep la cui interpretazione mi ha fatto quasi ricordare la “Madeline Ashton” de “La Morte ti fa bella” (Death Becomes Her)…Bene, in Look Up la dottoranda Kate Dibiasky interpretata da Jennifer Lawrence viene fatta passare per “isterica” e “catastrofista” dopo aver perso le staffe di fronte ai due sarcastici giornalisti che la prendono in giro, sorte capitata poi anche al dott. Randall, interpretato da Leonardo di Caprio: tutto il populismo poi si incerniera sull’incapacità della Scienza di avere dei comunicatori in grado di convincere in modo efficace, evitando isterismi di massa.
Eppure la storia dovrebbe avercelo insegnato: così come non si affida un comunicato stampa ad un ingegnere, così non si può pretendere che gli scienziati abbiano una comunicazione efficace su social e media, peggio ancora se parliamo di SocialMedia.

Dovete sapere che scienziati, professori, ricercatori, fisici finanche studenti di ingegneria nucleare, si sono riuniti in diverse associazioni pro-nuke il cui compito principale è quello di debunkare notizie, fare informazione di parte, creare video, organizzare dibattiti tra studenti e professori, creare post nei quali infilare il messaggio nucleare, al fine di sostenere la tesi che l’energia nucleare sia irrinunciabile, in una barricata mediatica del “o con noi o contro di noi”, dove appunto come vi ho scritto sopra, chi dovesse osteggiarne il pensiero sarebbe contro la scienza, in generale e non solo contro il nucleare.

Mi sono ritrovato a parlare con diversi di loro, dal famoso “Avvocato dell’Atomo”, (che credo abbia diversi alter-ego ma tutti molto preparati in materia), ad account dedicati all’energia ed all’ingegneria. Durante un interessante scambio di ieri sera criticavo proprio la levata di scudi in cima alla torre che gli atomicisti stanno facendo, dando contro ai giornalisti. Non posso riportare per intero lo scambio avuto, per motivi di riservatezza, ma i punti salienti sono utili ai fini di questo articolo:

”Chi ci segue sa che il nostro registro è ben diverso”

Ok molto bene. E ci siamo ritrovati sul fatto che la linea comunicativa sia sbagliata. Infatti poi aggiunge che la linea editoriale solitamente è diversa (anche se questa arriva da una pagina che contestando i lobbisti definiti “esperti” dall’Ansa si chiama “Italia per il Nucleare”).

”Non è mai un dibattito scientifico quello che dobbiamo sostenere, ma solo una lotta contro chi non vuol sentir ragioni o peggio fa disinformazione”

Come se non fossero mancati i momenti di confronto con altri ingegneri nucleari, fisici, professori, ricercatori e giornalisti scientifici. Ma questi per i nuclearisti sono tutti di parte, un po’ come quel gruppo di consulenti definiti “esperti” dall’Ansa.

La sindrome Don’t Look Up non vede la Scienza lottare contro la “non Scienza”…la realtà è forse peggio del film di Di Caprio: da questa parte dello schermo abbiamo scienziati, tecnici e ricercatori contro altri ricercatori, abbiamo il nucleare, l’atomo, incapace di dialogare con il giornalismo, o di usare in maniera efficace i social. Abbiamo uno schieramento che si scaglia contro chiunque osteggi una posizione netta a loro dire presa dalla scienza e che vede la fissione nucleare (perché quella abbiamo), come la soluzione unica ed irrinunciabile per il futuro energetico. Non si contesta l’incapacità di comunicare in modo efficace, ne tantomeno la soluzione energetica proposta, quanto quella fastidiosa distinzione tra pro-nucleare e contro-nucleare, contestando in modo antipatico scienziati e ricercatori, professori ed ingegneri che invece non la vedono come tale ma che fanno sempre parte della Comunità Scientifica, in questo modo il concetto stesso di “comunità” va a farsi benedire.

Così facendo, che esista o meno la cometa che colpirà la terra, i pro-nuke otterranno l’effetto opposto a quello voluto.
Look Up!

TAG: Atomica, atomico, atomo, avvocatoatomo, comunicazione, energia atomica, energia nucleare, fissione, fusione, Italianucleare, media, nucleare, nuke, social, stampa
CAT: energia, Media

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