Donald Trump, mentre imponeva dazi al mondo, investiva almeno 100 milioni in bond

America

Da quando è tornato alla Casa Bianca Trump ha comprato 100 milioni in bond di aziende e di stato

20 Agosto 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha acquistato oltre 100 milioni di dollari in bond di diversa natura. Ha investito infatti in obbligazioni societarie, statali e municipali da quando ha assunto l’incarico nel gennaio 2025, secondo quanto riportato da CNBC e Reuters. Secondo la rendicontazione finanziaria presentata il 12 agosto dall’U.S. Office of Government Ethics, Trump ha effettuato oltre 600 transazioni legate all’acquisto di obbligazioni sin dal 21 gennaio, giorno successivo alla sua inaugurazione per il secondo mandato presidenziale.

Tra gli acquisti, figurano obbligazioni emesse da importanti società quali Citigroup, Morgan Stanley, Wells Fargo, Meta, Qualcomm, The Home Depot, T-Mobile USA e UnitedHealth Group. Inoltre, sono stati acquisiti titoli di debito emessi da enti governativi locali, tra cui città, contee, distretti scolastici e autorità per i servizi pubblici.

Questa massiccia attività d’investimento, che attraversa settori potenzialmente interessati da politiche federali, ha spinto alcune associazioni a sollevare preoccupazioni relative a possibili conflitti di interesse. Nonostante Trump abbia dichiarato di aver trasferito le sue attività in un trust gestito dai figli, il modulo di dichiarazione annuale — presentato a giugno — lascia intendere che i benefici finanziari continuino a ricadere su di lui, alimentando critiche e interrogativi.

Contesto e rilevanza dell’acquisto di Bond da parte di Trump

I dati si basano sulla dichiarazione finanziaria depositata il 12 agosto, che copre le operazioni eseguite da gennaio 2025 — stimando oltre 600 transazioni in obbligazioni, per un importo superiore a 100 milioni di dollari, anche se con ampie fasce di valore piuttosto che cifre dettagliate 
Le obbligazioni acquistate spaziano tra istituzioni finanziarie, aziende tecnologiche, grandi catene retail e gruppi sanitari, oltre a emittenti locali (enti pubblici, utility, scuole): questa diversificazione suscita attenzione per i possibili risvolti di politica pubblica connessi.
L’attribuzine a un trust gestito dai figli non esclude la possibilità che Trump tragga ancora vantaggi economici diretti dalle sue partecipazioni, un tema che già in passato ha attirato diverse critiche.
Al momento, la Casa Bianca non ha rilasciato commenti in merito alla notizia.

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