
Geopolitica
Israele attacca l’Iran nella notte tra il 12 e il 13 giugno: raid su siti nucleari e responsabili militari
Israele ha lanciato una vasta operazione militare sospinta da oltre 200 caccia contro siti nucleari e basi militari iraniane. L’Iran ha risposto con un attacco missilistico. Boati e colonne di fumo a Gerusalemme e Tel Aviv
Nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno 2025, Israele ha condotto un massiccio attacco preventivo, denominato “Operation Rising Lion”, nei confronti dell’Iran. L’operazione ha coinvolto oltre 200 caccia dell’Aeronautica israeliana, che hanno colpito in cinque ondate più di 100 obiettivi, tra cui siti nucleari (Natanz, Khondab, Khorramabad), basi militari, stabilimenti per missili balistici e residenze di alti ufficiali iraniani. Per dimensioni, profondità e ampiezza delle forze dispiegate è ampiamente il più grave atto di guerra operato da Israele nei confronti dell’Iran.
Secondo il portavoce dell’IDF, sono stati impiegati oltre 330 ordigni contro circa 100 bersagli in territorio iraniano . L’agenzia Reuters ha riportato l’uccisione del comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami, insieme al capo di stato maggiore Mohammad Bagheri e ad altri generali, oltre che due importanti scienziati nucleari. L’attacco di Israele sulla capitale dell’Iran ha provocato 78 morti tra i residenti e 329 feriti. Lo rendono noto media iraniani tra cui Nournews.
A Teheran sono state avvertite forti esplosioni, con immagini di incendi e fumo sopra la città e il quartier generale dei Guardiani preso di mira L’AIEA ha confermato danni presso l’impianto di arricchimento di Natanz, senza tuttavia evidenziare fughe radioattive.
Israele ha dichiarato di agire per neutralizzare una “minaccia nucleare esistenziale” avanzata dall’Iran, ritenuto ormai vicino all’arma atomica (uranio arricchito al 60 %). Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato di una “chiara e presente minaccia” e si è impegnato a proseguire l’operazione “per tutto il tempo necessario”.
Il raid è stato preceduto da covert operations del Mossad, compresi attacchi a siti difensivi iraniani, secondo Axios. Israele ha anche comunicato l’azione agli Stati Uniti, che tuttavia hanno precisato di non essere coinvolti. Donald Trump tuttavia ha precisato che se l’Iran risponderà a Israele o lancerà rappresaglie nei confronti degli Usa, l’esercito americano risponderà, mentre forze statunitensi sono già schierate in Giordania per intercettare droni iraniani.
Peraltro, l’Iran ha lanciato circa 100 droni verso Israele, intercettati in gran parte dalle difese israeliane. Teheran ha promesso una “severa rappresaglia”, con l’Ayatollah Khamenei che ha definito l’attacco “una mano crudele e sanguinaria” di Israele. “La risposta legittima e potente dell’Iran farà pentire il nemico della sua azione sconsiderata”, ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian.
Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno richiamato personale diplomatico da diversi paesi del Medio Oriente e hanno chiuso l’altro in Nord Africa, mentre l’Arabia Saudita, il Giappone e altri paesi hanno condannato l’attacco, mettendo in guardia dal rischio di un’escalation regionale. A pochi giorni dall’avvio del sesto round di negoziati nucleari tra Iran e Stati Uniti (previsti a Muscat, Oman), l’attacco israeliano rischia di compromettere i colloqui: l’Iran ha già annunciato il ritiro dalla trattativa.
Il presidente Usa Donald Trump, parlando al telefono con ABC News ha affermato che l’attacco di Israele all’Iran è stato “eccellente”. “Abbiamo dato loro una possibilità e non l’hanno colta. Sono stati colpiti duramente, molto duramente. Sono stati colpiti nel modo più duro possibile. E c’è dell’altro in arrivo. Molto altro ancora», ha affermato secondo quanto riporta l’emittente sul suo sito. «Due mesi fa ha dato all’Iran un ultimatum di 60 giorni per fare un accordo. Lo avrebbero dovuto fare. Oggi è il giorno 61. Ho detto loro cosa fare, ma non ci sono riusciti. Ora hanno, forse, una seconda possibilità”.
I prezzi del petrolio sono subito saliti, con punte oltre l’8 %, segno della crescente preoccupazione sui mercati globali. Alla domanda su quale effetto l’attacco di Israele potrà avere sui mercati, invece, Trump ha detto al Wsj di pensare che “in definitiva, sarà un’ottima cosa per il mercato, perché l’Iran non avrà un’arma nucleare. Sarà un’ottima cosa per il mercato, dovrebbe essere la cosa più importante di sempre per il mercato. L’Iran non avrà un’arma nucleare che rappresenta una grande minaccia per l’umanità”.
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno avvertito di un attacco missilistico in corso da parte dell’Iran su tutto il territorio nazionale. Poco fa – segnala il portavoce dell’Idf – le sirene hanno suonato in diverse aree di Israele in seguito all’identificazione di missili dall’Iran verso lo Stato di Israele. Le Idf invitano la popolazione a seguire le istruzioni del Comando interno e fanno sapere di essere all’opera per intercettare e annientare la minaccia. Boati e colonne di fumo a Gerusalemme e a Tel Aviv.
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