ex vertici esercito e servizi israeliani

Medio Oriente

Israele, 19 tra ex vertici dell’esercito e dei servizi chiedono la fine della guerra

19 ex dirigenti ai massimi livelli dell’IDF, Mossad e Shin Bet critica il governo Netanyahu per il prolungamento della guerra e per le menzogne rifilate all’opinione pubblica israeliana. «Siamo sull’orlo della sconfitta, Ciò che il mondo vede è opera nostra».

4 Agosto 2025

Quasi 20 ex alti dirigenti dell’esercito e dell’intelligence hanno diffuso un video congiunto in cui chiedono di fermare la guerra a Gaza, sostenendo che Israele ha accumulato più perdite che vittorie e che i combattimenti si stanno protraendo solo per ragioni politiche. Tra essi ci sono capi di stato maggiore dell’Idf (l’esercito israeliano), capi dei servizi segreti, dirigenti dello Shin Bet e del Mossad: ’ex capo di stato maggiore dell’IDF ed ex primo ministro Ehud Barak, gli ex capi di stato maggiore Moshe Ya’alon e Dan Halutz e l’ex direttore dello Shin Bet Yoram Cohen.

L’appello degli ex vertici dell’esercito e dei servizi israeliani (VIDEO)

«Ognuna di queste persone ha partecipato alle riunioni di gabinetto, ha operato nei circoli più ristretti, ha preso parte a tutti i processi decisionali più delicati e delicati», afferma una voce fuori campo all’inizio del video. «Insieme, hanno più di mille anni di esperienza in sicurezza nazionale e diplomazia». I veterani della sicurezza israeliana sostengono che i combattimenti a Gaza avrebbero potuto concludersi molto tempo fa e chiedono a Israele di porre fine ai combattimenti con un cessate il fuoco permanente e un accordo completo sulla presa degli ostaggi. «Abbiamo il dovere di alzarci in piedi e dire ciò che dobbiamo dire», afferma l’ex direttore dello Shin Bet Ami Ayalon. «Questa guerra è iniziata come una guerra giusta. Era una guerra difensiva. Ma una volta raggiunti tutti i suoi obiettivi militari, una volta ottenuta una brillante vittoria militare contro tutti i nostri nemici, questa guerra ha smesso di essere una guerra giusta. Sta portando lo Stato di Israele alla perdita della sua sicurezza e identità».

«Siamo sull’orlo della sconfitta – afferma l’ex direttore del Mossad Tamir Pardo – Ciò che il mondo vede oggi è opera nostra. Ci nascondiamo dietro una menzogna che abbiamo creato noi stessi. Questa menzogna è stata venduta all’opinione pubblica israeliana, e il mondo ha capito da tempo che non riflette la realtà». Secondo l’ex direttore dello Shin Bet Nadav Argaman, «ora stiamo principalmente compensando le perdite». L’ex capo dell’intelligence militare Amos Malka sostiene che Israele ha superato «di oltre un anno il punto in cui avremmo potuto porre fine alla guerra con un risultato operativo sufficiente»

 

 

 

 

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