La leva obbligatoria divide l'Europa

Germania

Il dibattito sulla Leva Obbligatoria nell’Era della Zeitenwende

16 Novembre 2025

Siamo implicitamente in guerra da oltre due anni e l’Europa ha risposto all’invasione russa dell’Ucraina con sanzioni economiche e con un massiccio sostegno finanziario e militare a Kiev. Questo scenario, complesso e a tratti contraddittorio – specialmente sul fronte degli approvvigionamenti energetici perché alla fine l’Europa sta continuando a comprare direttamente o indirettamente Petrolio e Gas dalla Russia – ha costretto i Paesi occidentali a ricalibrare le proprie dottrine di difesa, soprattutto su richiesta esplicita della NATO.

In questo contesto, il dibattito sulla possibilità di un intervento diretto con soldati in Ucraina è stato lanciato più volte, in primis dal Presidente francese Emmanuel Macron, pur rimanendo finora un’ipotesi non concretizzata. La vera sfida per gli Stati europei non è solo stabilire se intervenire, ma come: con risorse belliche, droni, o attraverso l’impiego di truppe, e se agire come singoli Stati, come NATO, o come Unione Europea. In tutti questi casi, comunque, il gap con la Russia è abbastanza grosso se gli Stati Uniti non dovessero rimanere al nostro fianco.

In questo approfondimento, vorrei lasciare in secondo piano la strategia bellica dell’Europa per concentrarci su un tema molto discusso negli ultimi mesi in Germania e, non sempre, trasmesso in Italia in modo corretto, ossia l’attuale iniziativa del Governo tedesco per il rafforzamento del Bundeswehr. Infatti se guardiamo veramente il Disegno di Legge in discussione, forse diventa tutto molto più chiaro e svanisce anche la faziosità di alcuni giornali italiani.

Intanto la Germania è il primo Paese in Europa ad aver avviato un dibattito politico concreto sulle misure per rafforzare le proprie forze armate. Questo impulso nasce da due fattori principali:

  1. La Percezione della Minaccia: L’escalation della guerra in Ucraina ha generato una forte consapevolezza (e una forte strumentalizzazione) del rischio di un attacco russo all’Europa, spingendo i partiti di centro-destra (CSU-CDU) verso un interventismo marcato;
  2. Carenza di Personale: Le Forze Armate tedesche (Bundeswehr) soffrono da anni di una forte carenza di personale.

L’attuale linea politica, sostenuta in modo deciso dalla coalizione di governo CDU-CSU (il partito del Cancelliere Friedrich Merz), è allineata con l’approccio interventista dell’Unione Europea, ritenendo necessario prepararsi a un possibile attacco nel breve periodo.

 

Le Cifre della Bundeswehr

Per prepararsi a tale scenario, servono enormi investimenti in armamenti e un aumento significativo del personale. Se la produzione bellica tedesca è attiva e supportata dagli alleati USA, il nodo critico resta il reclutamento:

  • Organico Attuale: L’Esercito tedesco conta circa 183.000 soldati attivi.
  • Comparazione: Questo numero è significativamente inferiore rispetto ai circa 830.000 effettivi dichiarati dalla Russia (dati del 2016) ed è inferiore rispetto al numero di altri Paesi europei (Francia, circa 208.000; Italia, circa 165.000) rapportato alla popolazione ed è ritenuto insufficiente per il ruolo strategico che la Germania intende ricoprire in Europa secondo il Cancelliere Merz.

Mentre la CSU-CDU spinge per una reintroduzione rapida e totale della leva obbligatoria, il Partito Socialdemocratico (SPD), a cui appartiene il Ministro della Difesa Boris Pistorius, ha promosso un modello più graduale basato sulla volontarietà selettiva.

(Imago / Soeran Steinsiek)

La proposta di Pistorius per il rafforzamento dell’esercito prevede i seguenti passaggi:

  • Questionario Obbligatorio: Tutti i ragazzi tedeschi al compimento dei 18 anni dovranno compilare un questionario obbligatorio per la registrazione militare. La compilazione resta volontaria per le ragazze e per le persone che non si riconoscono nel sistema binario di genere.
  • Selezione e Colloquio: Sulla base del questionario, la Bundeswehr potrà selezionare i candidati più idonei e convocarli per una visita medica e un colloquio informativo.
  • Servizio Volontario: Ai candidati selezionati viene proposto un servizio militare volontario, con l’obiettivo di aumentare il numero di riservisti addestrati e di professionisti.

L’obiettivo dichiarato del Ministro Pistorius è portare l’organico a 260.000 militari entro il 2035. La legge, così concepita, permetterebbe al Governo di rendere il servizio militare obbligatorio in futuro con una semplice modifica, mantenendo aperta l’opzione in caso di fallimento del reclutamento volontario.

Il dibattito è acceso non solo in Parlamento, ma anche nella società. I sondaggi rilevano un chiaro divario generazionale sulla questione della leva obbligatoria.

 

Sondaggi (ARD, Adnkronos/Merz) Favorevoli (Totale Popolazione) Contrari (Fascia 18-30 anni)
Reintroduzione Leva 58% – 63% 57% – 63%
  • Sostegno degli Over 50: La maggioranza favorevole alla reintroduzione del servizio militare obbligatorio si registra prevalentemente tra gli intervistati over 50.
  • Opposizione Giovanile: Al contrario, i giovani che sarebbero direttamente coinvolti nel nuovo sistema sono in netta maggioranza contrari (57% – 63%).
  • Disponibilità alla Difesa: Al di là del dibattito sulla leva, studi più specifici e di parte, come quelli del Zentrum für Militärgeschichte und Sozialwissenschaften der Bundeswehr (ZMSBw), evidenziano una limitata “vocazione” alla difesa: solo tra l’11% e il 16% dei tedeschi (indipendentemente dall’età) si dichiara disponibile a difendere attivamente il Paese con le armi in caso di attacco.

Questi dati mostrano che la politica tedesca sta cercando di rimediare a una profonda crisi di “vocazione” militare. Indipendentemente dalla possibilità di un conflitto con la Russia, il percorso intrapreso dal Governo tedesco riflette una necessità strategica di lungo termine: dotare la Germania di un esercito più robusto e pronto.

Quindi alla fine di cosa si tratta? Quello che è riportato in diversi giornali italiani è vero?

Diciamo che il Disegno di Legge del Governo tedesco sta “semplicemente” reintroducendo la vecchia visita medica di idoneità con un questionario obbligatorio per fare una selezione e una diretta promozione del servizio volontario, con l’obiettivo di lungo termine, perché si parla di raggiungere certi obiettivi in 10 anni, di recuperare il gap rispetto ad altri Paesi europei in termini di militari o di riservisti.

Quali sono le ripercussioni di tale Disegno di Legge? Naturalmente un rafforzamento dell’idea che la Russia è il nemico e un rafforzamento dei partiti estremisti, in modo particolare di AFD, ma questi temi potrebbero essere trattati separatamente in un articolo dedicato in quanto sono molto più complessi della “semplice” introduzione del Questionario e visita medica.

 

Foto: picture alliance/dpa

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