Morta ammazzata. Per un velo di stoffa

:
3 Ottobre 2022

Sono in quattro, o in sei, in tuta mimetica. Hanno aspettato magari per ore, in un furgoncino parcheggiato ad un angolo della strada, di vedere una ragazza col velo fuori posto. Escono dal veicolo come cani rabbiosi, armati di bastoni, ed iniziano a picchiarla selvaggiamente, senza risparmiare colpi a chi cerca di difendere la povera donna. Sono mastini scatenati da un regime odiato ed incapace, che sopravvive solo grazie alla brutalità. Sono i poliziotti della moralità iraniana: belve pagate per uccidere ed umiliare le donne del proprio paese – e che sono fin troppo efficaci.

La popolazione riconosce le camionette e, quando le vede, cerca di fare attenzione. Ma a 20 anni c’è sempre qualcuno che tenta la bravata, oppure è distratto, o non è in grado di valutare cosa possa accadere. È un attimo. Eri in compagnia di amici ed amiche e parlavi dei miliardi di cose meravigliose che sono un tema a quell’età, ed un secondo dopo sei a terra, coperto del tuo proprio sangue, e vieni picchiata a morte. Perché sei una donna – ed il regime odia soprattutto le donne, specialmente se sono giovani.

Essere donna, in molta parte del mondo, è una corsa in salita. La serenità è proibita. Maltrattata ed umiliata da secoli, ancella o schiava, succube di codardi che si fanno forza solo in branco o in uniforme, gli è negata la tranquillità, e persino il passare inosservata. La violenza contro di loro è mascherata con tabù religiosi, e questo non solo nei paesi in cui il fondamentalismo è al potere – ma in quei paesi, ovviamente, la persecuzione della donna accade a cielo aperto, senza essere nascosta.

Laddove l’incapacità di gestire una nazione è mascherata dall’estremismo religioso, purtroppo, la situazione è più grave che altrove. Il diritto viene sostituito dalle regole della shari’a, che è un insieme di indicazioni raccolte in minima parte dal Corano, e soprattutto da testi e commenti successivi (non tutti riconosciuti sacri da tutte le molteplici fazioni musulmane), e che divide le azioni umane tra lecite e, in fondo ad una scala di proibizioni, intollerabili.

Una legge che ogni regime antidemocratico modella a proprio piacimento, e che non ha più nulla a che vedere con le raccomandazioni fatte da Maometto. Dal momento che questa legge proibisce anche di stringere contratti assicurativi e di guadagnare con il prestito, la capacità economica degli Stati che la applicano è limitata[1]. Sono i paesi (come l’Afghanistan, l’Iran, la Mauritania, lo Yemen ed il Sudan) in cui i regimi teocratici sono più intransigenti e più violenti contro le donne – per non parlare di aree in cui gruppi terroristici, come Boko Haram in Nigeria, fanno dell’odio nei confronti delle donne uno strumento di ricatto contro gli Stati in cui operano[2].

Tra le norme più note ci sono l’obbligo del velo (hijab) e degli abiti larghi per nascondere i capelli e le forme[3]. L’hijab obbligatorio è uno dei tre pilastri ideologici rimasti al regime in Iran, insieme agli slogan “Morte all’America” e “Morte a Israele”[4]. Uno dei paesi più ricchi della terra si trova ormai da quasi mezzo secolo in mezzo ad una profonda crisi economica – e la teocrazia, è divenuta insopportabile per la stragrande maggioranza della popolazione. La polizia morale, conosciuta come Gasht-e Ershad[5], è il braccio armato del regime – il modo più efficiente per obbligare tutti alla paura. Questo gruppo, il 13 settembre 2022, arresta e massacra di botte Mahsa Amini – una giovane curda, morta dopo tre giorni di sofferenza indicibili in ospedale[6].

La morte di Mahsa

Conosciuta come Gasht-e Ershad, la polizia moralista iraniana garantisce il rispetto del codice di abbigliamento conservatore del paese[7]

Mahsa Amini, 22 anni[8], insieme al fratello Kiarash[9], è in viaggio tra la capitale e la casa dei genitori, nel nord-ovest del Kurdistan[10]. All’ingresso di una stazione della metropolitana viene arrestata dalla polizia morale perché non indossa correttamente lo hijab[11]. Il fratello cerca di spiegare che non conoscono Teheran, e implora che sua sorella non sia arrestata[12]. Gli sgherri dicono a Kiarash che verrà rilasciata dopo aver frequentato un “corso di formazione”[13].

Il fratello insiste, e gli agenti di polizia gli spruzzano in faccia lo spray al peperoncino[14]. Costringono Mahsa a salire sul furgone dove nel tragitto, secondo i testimoni oculari, viene violentemente picchiata dalle autorità. Dopo aver perso conoscenza nel centro di detenzione[15] in Vozara Avenue, viene ricoverata all’ospedale di Kasra in “Codice 99”, ovvero prossima alla morte[16]. Amini muore, infatti, dopo tre giorni di coma[17].

La sua famiglia e i manifestanti affermano che è morta per le ferite riportate durante il pestaggio della polizia. Le autorità iraniane affermano che una prima indagine del medico legale dimostra che è morta per insufficienza cardiaca o per un ictus[18]. Diagnosi molto improbabili e inverosimili in una donna di soli 22 anni, tant’è che la sua famiglia respinge con veemenza la dichiarazione della polizia, affermando che Mahsa era in buone condizioni di salute al momento dell’arresto[19]. Le immagini di lei, prese in ospedale, mostrano ecchimosi intorno ad entrambi gli occhi e sulle orecchie – qualcosa che si verifica in seguito a un grave trauma. Ci sono altre donne, arrestate insieme a Mahsa, poi rilasciate: vengono controllati i loro telefoni per verificare che nessuno avesse scattato foto o girato video dell’incidente[20].

Le proteste

Teheran, 24 settembre 2022: migliaia di iraniani in piazza per protestare contro l’assassinio di Mehsa Amini[21]

Il cugino, Erfan Mortezaei racconta a CBS News[22] come Mahsa sia diventata la “voce della rabbia del popolo iraniano”. Lui, attivista politico e combattente Peshmerga[23], che vive in esilio in Iraq, afferma che ci sono voluti 30 minuti prima che l’ambulanza la raggiungesse e un’ora e mezza prima che arrivasse in ospedale. Un referto dell’ospedale conferma che la morte è stata provocata da un colpo alla testa. Mortezaei aggiunge che ci sono state pressioni sulla famiglia per impedire che parlasse apertamente. Ha infine sottolineato che, contrariamente a quanto scritto dai media vicini agli ayatollah, Amini non si interessava di politica[24].

In risposta a questo omicidio scoppiano furiose proteste a favore dei diritti delle donne e si sono diffuse rapidamente in decine di città iraniane. Le donne scendono in strada bruciando i foulard e tagliandosi i capelli con rabbia e sfida nell’affrontare la polizia, le milizie e le rigide leggi su l’hijab, in quella che è diventata la più grande sfida al regime da anni[25]. Tagliarsi i capelli è un simbolo di lutto. In alcuni villaggi dell’Iran, ci sono alberi dove le donne che perdono i loro mariti da giovani appendono i propri capelli intrecciati e tagliati[26].

L’esercito è pronto a schiacciare il dissenso, e non si fa scrupoli nell’affrontare “i nemici” nascosti dietro i disordini[27]. Le donne iraniane divengono simboli della rivolta: Hadis Najafi, 20 anni, ripresa in un video senza velo, si lega i capelli tinti di biondo prima di unirsi alle proteste per Mahsa Amini. Viene uccisa con sei proiettili al petto, al collo e al cuore, davanti a tutti, mentre gridava “Donna, vita, libertà”[28]. Nika Shakarami, 17 anni, scomparsa qualche giorno fa, è stata ritrovata morta all’obitorio dai suoi familiari. Il suo volto racconta le botte ricevute e che l’hanno uccisa[29].

La magistratura iraniana ordina di adottare una linea dura nei confronti dei manifestanti, sostenendo che siano guidati da agenti stranieri e fomentati da social media anti-iraniani[30]. L’IRGC, il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, ordina che ai manifestanti debba essere “impartita una lezione”[31]. Il ministro della giustizia Gholam Hossein Mohseni Ejei[32] chiede “un’azione immediata e deterrente” da parte delle autorità giudiziarie del paese contro “i principali elementi di disturbo e rivoltosi professionisti”. Mohseni Ejei chiede di punire le persone che “danneggiano proprietà pubbliche, disobbediscono alla polizia e sono legate a servizi segreti stranieri”[33].

La TV di Stato afferma che le proteste sono organizzate con l’obiettivo di creare disordini, e la morte di Mahsa Amini venga usata come scusa dai separatisti curdi. Catalizzato dalla violenza contro questa giovane innocente, il dissenso in Iran rivela la rabbia profonda di una nazione che mal sopporta decenni di oppressione femminile per mano di un regime teocratico[34]. La risposta governativa non tarda ad arrivare. In occasione del suo intervento alla 77esima Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, il presidente iraniano, Seyyed Ebrahim Raisi[35], amico di Vladimir Putin[36], mentre negozia gli accordi sul nucleare, denuncia i pregiudizi occidentali, deviando le critiche dei leader mondiali[37]. Aggiunge di aver ordinato un’indagine sul caso di Mahsa Amini[38], ma lamenta l’uso di due pesi e due misure: “Ogni giorno, in diversi Paesi, compresi gli Stati Uniti, vediamo uomini e donne morire in scontri con la polizia, ma non c’è sensibilizzazione sulle cause di questa violenza”[39].

La figlia di Minoo Majidi di fronte alla tomba della madre[40]

Non parla dello stato attuale del suo Paese, dove Internet, Instagram e Whatsapp sono bloccati[41] dalle autorità, le donne bruciano i loro hijab per strada e decine di persone muoiono a causa dell’intensificazione delle proteste contro il regime[42]. Durante la visita a New York Raisi chiede alla giornalista della CNN Christiane Amanpour[43] di indossare un velo per un’intervista. Amanpour sottolinea che nessun precedente presidente lo avesse richiesto. L’intervista sarebbe stata la prima di Raisi durante la sua visita all’ONU. Sarebbe: perché il Presidente non si presenta all’incontro[44].

Sotto il suo governo la polizia della moralità amplia il pattugliamento nelle strade. Le donne vengono schiaffeggiate, colpite con manganelli e gettate nei furgoni della polizia per non aver indossato l’hijab “correttamente”, dichiara un funzionario delle Nazioni Unite per i diritti umani[45]. In molti hanno pubblicato filmati di aggressioni violente da parte della polizia nei confronti delle persone che manifestano per le strade delle città iraniane[46]. I video dell’indignazione pubblica e del dissenso diffuso fanno il giro dei social networks, mentre i testimoni oculari e i gruppi per i diritti umani affermano che le autorità hanno represso duramente i manifestanti con munizioni vere, pistole a pallini e gas lacrimogeni[47].

La maggior parte dei disordini si concentra nel nord-ovest dell’Iran, popolato da curdi, ma si estende alla capitale e ad almeno 50 città[48]. Dall’ONU e dalla gente comune si leva un sentimento di sdegno[49]. Gli Stati Uniti annunciano l’allentamento delle restrizioni alle esportazioni per migliorare l’accesso degli iraniani a Internet: “Questo è un passo concreto per fornire un sostegno significativo agli iraniani che chiedono il rispetto dei loro diritti fondamentali” dichiara il segretario di Stato americano, Antony Blinken[50]. Anche l’Italia condanna l’omicidio di Mahsa. In questi giorni, in molte città, si tiene la ‘Freedom Rally for Iran’, in segno di solidarietà con i giovani iraniani.

Cortei e sit-in vengono organizzati da Roma a Tokyo. Molte le azioni di protesta: il taglio di ciocche di capelli, gli slogan contro il governo iraniano ed in favore della libertà delle donne[51]. Il campione olimpico dei 100 metri Marcel Jacobs[52] è schierato “con tutte le donne e gli uomini che protestano per la loro libertà”[53]. L’autrice di Harry Potter, JK Rowling[54], elogia le donne iraniane per il coraggio delle loro proteste e condivide una clip che mostra un poliziotto che picchia le donne con un manganello[55]. Nelle ultime ore un’altra foto ha fatto il giro del web: quella della figlia di Minoo Majidi, una donna scesa in piazza a protestare e barbaramente scannata dalla polizia. La figlia si è tagliata i capelli e si è tolta il velo, proprio per dimostrare che la sua voglia di libertà, ed il rispetto per il sacrificio di sua madre, sono più grandi della paura[56].

La giornalista Christiane Amanpour aspetta inutilmente il Presidente iraniano Raisi[57]

Le autorità iraniane vogliono impedire ai reporter locali di parlare delle proteste[58]. Ravina Shamdasani[59], portavoce dell’Alto Commissario ONU per i diritti umani, afferma che centinaia di persone sono state arrestate, tra cui difensori dei diritti umani, avvocati, attivisti della società civile e almeno 18 giornalisti. Tra di loro anche la figlia dell’ex presidente iraniano Ali Akbar Hashemi Rafsanjani[60], Fazeh Hashemi. L’intransigente agenzia di stampa Tasnim[61], affiliata al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC)[62], ha riferito che Hashemi è stata arrestata dalle forze di sicurezza nell’est di Teheran per “incitamento alla rivolta”[63].

Hashemi, 69 anni, è un’ex giornalista e attivista per i diritti umani. Suo padre è stato presidente dal 1989 al 1997[64]. Durante il voto presidenziale dello scorso anno, che ha portato al potere l’intransigente Ebrahim Raisi, Hashemi è stata tra coloro che hanno chiesto il boicottaggio delle elezioni. Ha accusato le autorità iraniane e le loro politiche “dissennate” che hanno portato alle sanzioni statunitensi – che colpiscono soprattutto il popolo iraniano[65].

L’agenzia Tasnim ha annunciato che il Ministero dell’intelligence iraniano ha arrestato nove cittadini stranieri, provenienti dalla Germania, dall’Olanda, dalla Polonia, dall’Italia, dalla Francia e dalla Svezia, con l’accusa di aver partecipato alle manifestazioni di piazza e di aver “lavorato dietro le quinte” per fomentarle[66]. L’agenzia Irna[67],sostiene che sono stati arrestati 49 membri del gruppo Mojahedin-e-Khalq Organization (MkO)[68], definito terrorista da Teheran, che hanno diffuso propaganda per incitare le rivolte e fornito materiale incendiario ai manifestanti[69].

I morti nelle rivolte sono molti, soprattutto giovani. Le organizzazioni non governative che monitorano la situazione riportano l’alto numero di decessi, tra cui donne e bambini, con centinaia di feriti – manifestazioni che si tengono in almeno undici province[70]. Si parla di almeno 80 morti, migliaia di arresti di studenti, operai, artisti, musicisti[71]. Nel corso della protesta molti veicoli della polizia sono stati danneggiati e bruciati, mentre i simboli islamici e le immagini dell’ex Ayatollah Ruhollah Khomeini[72], sono stati strappati e distrutti[73]. Gli attivisti paragonano questa situazione a quella dei disordini del 2019, quando vennero massacrate oltre 1000 persone[74] che protestavano per l’aumento del prezzo della benzina[75].

Le regole della polizia morale

I calciatori della nazionale iraniana, al momento dell’inno nazionale, indossano dei giubbotti neri per protesta per la morte di Mahsa Amini e Hadis Najafi[76]

Il neoeletto presidente Raisi, ad agosto, ha firmato un’ordinanza per far rispettare un nuovo elenco di restrizioni. Questo include l’introduzione di telecamere di sorveglianza per monitorare e multare le donne senza velo[77]. Secondo il codice di abbigliamento, le donne in Iran devono coprirsi i capelli e indossare abiti lunghi e larghi. Sono banditi anche i jeans strappati e gli abiti dai colori sgargianti[78]. Le regole sono più severe per le donne che lavorano in organizzazioni statali o quando si presentano in uffici pubblici.

Alla televisione di stato, le donne indossano due strati di sciarpe per assicurarsi che non siano visibili capelli vaganti. Per entrare nelle moschee devono indossare il chador, un grande pezzo di stoffa che lascia visibili solo il viso o gli occhi, a seconda di come viene indossato. Neanche gli uomini sono immuni da dettami, ma in misura molto minore. I capelli lunghi o le acconciature ritenute eccentriche, come anche l’uso di pantaloncini, jeans e magliette, sono illegali, perché si pensa che provengano dall’Occidente. Queste regole sono applicate dalla polizia morale nelle aree pubbliche. La polizia usa furgoni bianchi con strisce verdi e staziona soprattutto in luoghi frequentati dai giovani[79].

Nei furgoni delle torture è presente solitamente un equipaggio misto maschile e femminile per garantire abiti e comportamenti riservati in pubblico. Dopo essere passate per una stazione di polizia, le donne detenute vengono portate in una “struttura di correzione o in un centro di rieducazione”, dove viene loro insegnato a vestirsi “correttamente”. Vengono rilasciate generalmente lo stesso giorno, dopo che un parente porta loro abiti “adeguati”[80].

La polizia morale è nata ed ha preso il nome persiano Gasht-e Ershad, che significa pattuglia di guida islamica[81], sotto l’ex presidente ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad[82], fiero oppositore dell’occidente e fautore, tra l’altro, degli investimenti nel programma nucleare[83]. Dopo che Ahmadinejad è salito al potere nel 2005, la polizia della moralità è stata rinnovata ed ha aumentato la sua presenza nelle grandi città[84]. Una beffa atroce, perché la storia dell’Iran, persino durante la monarchia, è tutt’altra:[85] prima della rivoluzione islamica del 1979[86], le donne nel paese godevano di diritti simili agli uomini[87].

Salito al potere l’Ayatollah Ruhollah Khomeini, la polizia della moralità ha preso il controllo della vita delle persone, in particolar modo quella delle donne[88].  Un processo di islamizzazione forzata, un giro di vite sulle libertà individuali e i costumi, specie quelli femminili, che è sotto gli occhi di tutti. Una schizofrenia sociale che causa una sofferenza clandestina di milioni di persone, giovani in particolare, che studiano e girano il mondo, e sono costretti nella morsa di costrizioni arcaiche[89].

Un’immagine delle proteste a Teheran[90]

Costrizioni che violano i diritti umani, la libertà di espressione, i diritti delle donne, dei soggetti lgbtqi+, delle minoranze etniche e religiose[91]. Tutto perché il potere cerca capri espiatori per la propria incapacità di dirigere la nazione. Non è un caso che proprio nel momento in cui la crisi economica si fa maggiormente sentire, le cruenti morti di Mahsa, di Najafi, di Nika, di chi protesta, hanno acceso la miccia di una polveriera che da 43 anni rischia di esplodere. Gli iraniani non chiedono vendetta, reclamano il diritto di vivere in libertà, in un regime laico, in cui politica e religione siano chiaramente separate tra loro.

Difficile credere che lo otterranno. Viviamo in un tempo nel quale i quadri dirigenti della politica e dell’economia sono del tutto inadeguati, e non riescono a risolvere (e nemmeno ad affrontare consapevolmente) i problemi enormi che abbiamo di fronte: l’emergenza climatica; la distruzione delle classi medie che, a sua volta, porta con sé una crisi quasi irreversibile del capitalismo; la degenerazione spaventosa dei sistemi di istruzione e di accesso alla cultura, che porta con sé la mancanza totale di consapevolezza della propria corresponsabilità nella difesa e nell’esercizio della democrazia; il fatto che gli unici settori merceologici in crescita sono quelli militari che, per continuare a crescere, hanno bisogno di guerre, morti e distruzioni.

Per decenni l’identificazione del nemico, colpevole di tutto, è stata semplice. Ai tempi del nazionalsocialismo erano gli ebrei, dopodiché, a seconda del lato del mondo in cui si viveva, i controrivoluzionari e disfattisti, oppure i comunisti. Quando nemmeno questo ha più funzionato, il nuovo nemico è stato identificato negli stranieri – specie quelli di etnia e religione differente. Non basta più. Ora è il momento in cui verrà data colpa alle donne. A Eva, che ha mangiato la mela che ci è costata il Paradiso. Dopodiché basterà pochissimo per estinguere la vita sul pianeta, e cancellare la razza umana, che tanto ha fatto per autodistruggersi.

[1] Otto, Jan Michiel, “Sharia Incorporated: A Comparative Overview of the Legal Systems of Twelve Muslim Countries in Past and Present”, Leiden University Press 2010
[2] https://www.ilpost.it/2021/08/19/sharia-legge-islamica/
[3] https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[4] https://www.corriere.it/esteri/22_settembre_25/iran-hadis-najafi-20-anni-uccisa-sei-proiettili-mentre-manifestava-mahsa-amini-5cd33432-3cc5-11ed-823a-d6cc1a3a6eda.shtml
[5] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[6] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[7] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[8] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[9]  https://www.thesun.co.uk/news/19829569/young-woman-beaten-death-iran-morality-police-hijab/
[10]  https://www.aljazeera.com/news/2022/9/23/iran-morality-police-root-cause-iranian-protest-anger-explainer
[11]  https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[12] https://www.rainews.it/articoli/2022/09/iran-il-cugino-di-mahsa-amini-torturata-e-insultata-78d17ca5-4a84-421b-a2f1-81b7ec90dc8c.html
[13]  https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[14] https://www.rainews.it/articoli/2022/09/iran-il-cugino-di-mahsa-amini-torturata-e-insultata-78d17ca5-4a84-421b-a2f1-81b7ec90dc8c.html
[15]  https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[16] https://iranwire.com/en/women/107592-the-story-so-far-what-happened-to-mahsa-amini-at-the-detention-center/
[17] https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[18] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[19]https://www.nbcnews.com/news/world/cnns-christiane-amanpour-says-pulled-interview-irans-president-demand-rcna48922
[20] https://iranwire.com/en/women/107592-the-story-so-far-what-happened-to-mahsa-amini-at-the-detention-center/
[21] https://www.aljazeera.com/news/2022/9/25/iran-vows-decisive-action-as-mahsa-amini-protests-continue
[22] https://www.cbsnews.com/amp/news/mahsa-amini-iran-protests-family-cousin-erfan-mortezaei-speaks-out-torture/#app
[23] https://www.lenius.it/chi-sono-i-peshmerga-curdi/
[24] https://www.rainews.it/articoli/2022/09/iran-il-cugino-di-mahsa-amini-torturata-e-insultata-78d17ca5-4a84-421b-a2f1-81b7ec90dc8c.html
[25]  https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[26] https://www.vanityfair.it/article/iran-bita-malakutitagliare-i-capelli-e-un-gesto-di-lutto-e-di-rabbia
[27] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[28] https://www.corriere.it/esteri/22_settembre_25/iran-hadis-najafi-20-anni-uccisa-sei-proiettili-mentre-manifestava-mahsa-amini-5cd33432-3cc5-11ed-823a-d6cc1a3a6eda.shtml
[29] https://www.vanityfair.it/article/iran-bita-malakutitagliare-i-capelli-e-un-gesto-di-lutto-e-di-rabbia
[30] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[31] https://iran-hrm.com/2022/09/23/irans-chief-justice-calls-for-immediate-and-deterrent-action-against-protesters/
[32] https://nufdiran.org/who-is-gholam-hossein-mohseni-ejei/
[33] https://iran-hrm.com/2022/09/23/irans-chief-justice-calls-for-immediate-and-deterrent-action-against-protesters/
[34] https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[35] https://starsunfolded.com/ebrahim-raisi/
[36] http://en.kremlin.ru/events/president/transcripts/69354
[37] https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[38] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[39] https://www.reuters.com/world/middle-east/iranian-protesters-set-fire-police-station-unrest-over-womans-death-spreads-2022-09-22/
[40] https://twitter.com/alinejadmasih/status/1575844779736199168
[41] https://www.aljazeera.com/news/2022/9/23/iran-morality-police-root-cause-iranian-protest-anger-explainer
[42]  https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[43] https://www.thefamouspeople.com/profiles/christiane-amanpour-9855.php
[44] https://www.bbc.com/news/world-middle-east-63000854
[45] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[46] https://twitter.com/activistjyot/status/1571434480136781827?s=20&t=luKfmaQ1KzldNqonRI39Rg
[47] https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[48] https://www.reuters.com/world/middle-east/iranian-protesters-set-fire-police-station-unrest-over-womans-death-spreads-2022-09-22/
[49] https://www.lastampa.it/esteri/2022/09/27/news/morte_di_mahsa_amini_arrestata_lafiglia_dellex_presidente_peraverincitato_le_proteste_il_sostegno_di_jacobs_al_fianc-9828638/
[50] https://www.theguardian.com/world/2022/sep/23/iran-reportedly-arrests-journalist-activist-mahsa-amini-protests
[51] https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/10/01/iran-onda-di-protesta-in-italia-da-milano-a-napoli-dopo-la-morte-di-masha-amini_eae29077-f3ea-4f9c-9ed0-be31a0359647.html
[52] https://www.nytimes.com/2021/08/01/sports/olympics/lamont-marcell-jacobs-italy-100-meters.html
[53] https://www.lastampa.it/esteri/2022/09/27/news/morte_di_mahsa_amini_arrestata_lafiglia_dellex_presidente_peraverincitato_le_proteste_il_sostegno_di_jacobs_al_fianc-9828638/
[54] https://www.jkrowling.com/about/
[55] https://www.dailymail.co.uk/news/article-11227441/What-true-bravery-looks-like-JK-Rowling-praises-Iranian-women.html
[56] https://twitter.com/alinejadmasih/status/1575844779736199168
[57] https://www.bbc.com/news/world-middle-east-63000854
[58] https://www.lastampa.it/esteri/2022/09/27/news/liran_dopo_mahsa_amini_ecco_chi_sonoi_venti_giornalisti_arrestati_che_fanno_tremare_il_regime-9771092/
[59] https://unric.org/it/iran-diritti-umani-onu-condanna-la-violenta-repressione-della-protesta-degli-hijab/
[60] https://www.britannica.com/biography/Hashemi-Rafsanjani
[61] https://www.tasnimnews.com/en
[62] https://www.ilpost.it/2019/06/18/chi-sono-guardie-rivoluzionarie-iran/
[63]  https://www.rferl.org/a/iran-hashemi-arrested-amini-protests/32056172.html
[64] https://www.lastampa.it/esteri/2022/09/27/news/morte_di_mahsa_amini_arrestata_lafiglia_dellex_presidente_peraverincitato_le_proteste_il_sostegno_di_jacobs_al_fianc-9828638/
[65] https://www.rferl.org/a/iran-hashemi-arrested-amini-protests/32056172.html
[66] https://www.repubblica.it/esteri/2022/09/30/news/liran_arrestati_i_cittadini_di_nove_paesi_stranieri_ci_sarebbero_anche_italiani-368048766/
[67] https://en.irna.ir/
[68] https://www.globalsecurity.org/military/world/para/mek.htm
[69] https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/10/01/iran-terroristi-fomentano-le-proteste-oltre-200-arrestati_96290107-5fac-4636-9c08-84998d6efbd0.html
[70] https://unric.org/it/iran-diritti-umani-onu-condanna-la-violenta-repressione-della-protesta-degli-hijab/
[71] https://www.repubblica.it/esteri/2022/09/30/news/liran_arrestati_i_cittadini_di_nove_paesi_stranieri_ci_sarebbero_anche_italiani-368048766/
[72] https://it.insideover.com/schede/politica/chi-era-ruhollah-khomeini.html
[73] https://it.insideover.com/schede/politica/chi-era-ruhollah-khomeini.html
[74] https://impakter.com/women-of-iran-say-killings-after-killings-to-hell-with-morality-police/
[75] https://www.reuters.com/world/middle-east/iranian-protesters-set-fire-police-station-unrest-over-womans-death-spreads-2022-09-22/
[76] https://www.avvenire.it/multimedia/pagine/protesta-calciatori-della-nazionale-iraniana
[77] https://www.bbc.com/news/world-middle-east-63000854
[78] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[79] https://www.aljazeera.com/news/2022/9/23/iran-morality-police-root-cause-iranian-protest-anger-explainer
[80] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[81]  https://www.aljazeera.com/news/2022/9/23/iran-morality-police-root-cause-iranian-protest-anger-explainer
[82] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[83] https://geo.tesionline.it/geo/article.jsp?id=13784
[84] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[85] https://www.firstpost.com/world/explained-hijab-travel-restrictions-and-more-how-iranian-womens-freedom-has-been-snatched-since-1979-islamic-revolution-11294251.html
[86] https://ilbolive.unipd.it/it/news/40-anni-dalla-rivoluzione-iraniana-storia-paese
[87] https://www.aljazeera.com/news/2022/9/23/iran-morality-police-root-cause-iranian-protest-anger-explainer
[88] https://www.firstpost.com/explainers/explained-gasht-e-ershad-irans-controversial-morality-police-accused-of-mahsa-aminis-death-11304741.html
[89] https://www.focus.it/cultura/storia/khomeini-il-dittatore-che-traghetto-l-iran-dallo-shah-alla-sharia
[90] https://www.dw.com/en/iran-9-foreign-nationals-arrested-as-protests-continue/a-63302855
[91] https://ilmanifesto.it/il-coraggio-e-la-forza-delle-donne-iraniane-contro-la-repressione

TAG: diritti umani, hijab, iran, Mahsa Amini, moralità, polizia, proteste, torture
CAT: Geopolitica

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...