La SPD tedesca vota una nuova presidenza
Il partito socialdemocratico tedesco vota domenica 22 aprile in un congresso straordinario a Wiesbaden la nuova presidenza lasciata sguarnita il 13 febbraio dall’abbandono di Martin Schulz. Per la prima volta il confronto è tra due donne, l’ex ministro del lavoro Andrea Nahles e il sindaco di Flensburg Simone Lange.
Andrea Nahles ha una lunga esperienza di governo ed è appoggiata dalla direzione del partito. È data chiaramene per favorita. Se sarà eletta il segnale più importante sarà con quanti voti il congresso la nominerà.
Simone Lange è invece una rappresentante della frazione di sinistra del partito. Ella vorrebbe rimodellare significativamente la SPD per prepararla alle prossime elezioni tra tre anni e mezzo con un profilo non più appiattito dalla partecipazione nella grande coalizione con l’Unione dei partiti cristiani. In un’intervista alla Die Welt ha dichiarato che la SPD deve riguadagnare posizioni in tema di sicurezza, riformare la politica sociale, delinearsi più chiaramente per una politica pacifista e di disarmo, rinnovare i volti con cui si mostra alla gente per convincere la generalità del pubblico, e soprattutto i più svantaggiati socialmente, andando oltre alla cerchia dei soli 460.000 iscritti al partito. Anche se non gode apertamente dell’appoggio neppure del combattivo capo dei giovani socialdemocratici Kevin Künhert, che si era opposto alla linea di Andrea Nahles di rifare una grande coalizione con CDU/CSU, ella potrebbe registrare un risultato onorevole acquisendo in futuro maggior rilievo nel partito e nella politica nazionale.
Avrà 30 minuti domenica per convincere i delegati di essere una scelta migliore della sua assai più forte concorrente.
Immagine di copertina: Pixabay, https://pixabay.com/it/urne-scatola-sondaggio-elezione-32384/
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