Le acque turbolente della Alternative für Deutschland

:
21 Dicembre 2018

Probabilmente non era giustificato dare spazio in Italia al raggiungimento il 19 dicembre, dopo un mese di trattative, dell’accordo tra CDU e Verdi per un nuovo Governo in Assia; ma stupisce che non sia stata colto per la ubiquità degli argomenti usati, che a Coblenza una maggioranza risicata di consiglieri di CDU, Freie Wähler ed AfD, a metà dicembre abbia approvato il divieto di accedere alle piscine pubbliche con il Burkini. Alla base del divieto del costume indossate da mussulmane osservanti l’asserzione che non permetterebbe di scorgere eventuali eruzioni cutanee o ferite aperte contagiose. La norma, apparentemente in nome della salute pubblica è ideologicamente viziata e controproducente per una politica di integrazione, hanno protestato le opposizioni capeggiate dai Verdi, prova ne sarebbe che non esistono divieti ad andare in piscina con un costume integrale o calzoncini lunghi o persino con una muta in neoprene.

Le posizioni di assoluto rigetto per i migranti di religione mussulmana restano il collante della AfD. Il 14 dicembre il parlamento della Turingia ha sollevato l’immunità al capo-frazione del partito, Björn Höcke, per aver usato a fini propagandistici la foto della 28enne Sophia Lösche, presidentessa della gioventù socialdemocratica di Bamberg, trovata morta in Spagna, del cui delitto è stato sospettato un camionista di origini marocchine. Dietro l’impiego delle fotografie da parte di Höcke, già all’indice per avere definito il monumento alla Shoà a Berlino una vergogna, i familiari avevano presentato denuncia e la Procura ha ora avviato indagini.

L’immunità era stata sollevata già nei confronti di altri esponenti della AfD per motivi analoghi. Il deputato Jens Maier per frasi ingiuriose verso Noah Becker ha peraltro incassato la chiusura del procedimento da parte della Procura di Dresda nella prima metà di settembre perché un suo collaboratore 24enne si è fatto carico di aver fatto il tweet incriminato, come ha anche riportato la Die Welt. Meno bene era andata al consigliere di Schwerin Holger Arppe che per le sue chat incitanti all’astio contro i mussulmani a maggio venne condannato dal Tribunale di Rostock ad una multa di 9.000 euro, anche se poi i giudici gli fecero uno sconto di un terzo perché i fatti erano di molto pregressi, e che è stato espulso dal suo stesso partito; non era d’altronde nuovo a scivoloni già prima in agosto -riferiva la NDR– aveva dovuto lasciare il suo gruppo consigliare per post inneggianti alla violenza e pedofili.

Sullo stesso piano anche quanto evidenziato martedì 18 dicembre dall’emissione Report Mainz che un altro esponente della AfD, Petr Bystron membro della commissione parlamentare esteri, durante un viaggio pagato con fondi pubblici abbia preso parte in Sudafrica ad un raduno con estremisti di destra del gruppo Suidlanders partecipando con loro anche ad esercizi di tiro. Il Sudafrica effettivamente ha allo studio la possibilità di confiscare senza indennizzo la terra a possidenti bianchi per combattere la povertà ridistribuendola poi alla popolazione. Mentre alcuni possidenti per scongiurare una disposizione simile evidenziano che andando ad intaccare la proprietà privata si scoraggerebbero gli investitori stranieri. Così come che la conduzione di un podere non è affatto cosa da tutti e che se il Governo decidesse di procedere, per evitare uno sfacelo economico come il vicino Zimbabwe, dovrebbe quantomeno assicurare che i neo-assegnatari siano affidati a dei tutors. Altri invece, apertamente convinti dell’idea della supremazia della razza bianca, si starebbero preparando ad opporsi con le armi ad eventuali espropriazioni.

Per la AfD d’altronde la presenza di migranti mussulmani è un’ossessione. Repubblica ha dato notizia nella sua edizione on line venerdì 21 dicembre dell’ira del leader del partito Jörg Meuthen perché la Mondelez, la casa produttrice del Toblerone, ha chiesto la certificazione halal della sua cioccolata. E Roberto Brunelli per la AGI ha riferito della querela preannunciata dalla Pepsi Cola per l’uso improprio del suo marchio per fare propaganda filo AfD in risposta ad un fittizio manifesto contro il partito populista tedesco della Coca-Cola che pure poi pur negandone la paternità ha dichiarato in fondo di approvane i contenuti.

Quisquilie peraltro se si considera che la stessa leader del partito Alice Weidel è sotto inchiesta per sospette irregolarità nel finanziamento pubblico. Una posizione, quella di indagata, che si trova a condividere con la sua predecessora Frauke Petry che finì sotto inchiesta penale per spergiuro.

In aperta sfida alla AfD la Germania dopo anni di tira e molla sta per affidare alla discussione parlamentare un disegno di legge per accogliere forza lavoro straniera qualificata proveniente anche da Paesi extra UE. Un piano presentato dal Ministro degli Interni Horst Seehofer che presenta molti punti ispirati a pragmatismo che peraltro si scontrano anche con l’ala più conservatrice del suo stesso partito. Il disegno di legge ammette sia l’accesso in Germania per sei mesi per cercare lavoro, che la permanenza per un biennio in difetto di permesso di asilo se già impiegati con successo da un anno e mezzo ad almeno 35 ore settimanali, con buone conoscenze del tedesco e  guadagni sufficienti al proprio sostentamento. Si prevede così di poter passare dal regime di richiedente asilo a quello di lavoratore immigrato. Proprio quest’ultimo punto è oggetto allei critiche dei detrattori perché temono apra la porta ad un sistematico aggiramento delle norme sull’asilo. Per i datori di lavoro invece è una boccata di ossigeno per trovare quadri intermedi.

La Corte Costituzionale tedesca ha appena rigettato martedì 18 dicembre come inammissibile il ricorso presentato dalla AfD contro la decisione del Governo Merkel del 2015 di non respingere i rifugiati. La AfD aveva sostenuto che la decisione sarebbe stata incostituzionale perché avrebbe esautorato il parlamento. I giudici di Karlsruhe hanno invece stabilito l’assenza dei prerequisiti per il ricorso perché non sostanziava in quale misura e come la scelta del Governo avrebbe violato i diritti della AfD, tanto più che essa aveva dichiarato che se il Parlamento fosse stato impegnato a delineare delle regole della immigrazione essa si sarebbe opposta ad avervi qualsiasi ruolo.

Immagine di copertina: Pixabay, https://pixabay.com/it/hijab-religione-musulmano-ragazza-3616763/.

© Riproduzione riservata

TAG: Alternative für Deutschland
CAT: Germania

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...