Lo stato delle indagini sul tunisino che voleva fabbricare gas nervino

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20 Giugno 2018

Media nazionali hanno riferito oggi dell’arresto operato una settimana fa del cittadino tunisino 29enne Sief Allah H. sorpreso dove abitava in un edificio del quartiere Chorweiler di Colonia avvenuta in seguito alla segnalazione di un servizio segreto straniero, si specula della statunitense CIA che monitora le compravendite di sementi idonee a realizzare agenti biologici. Del fatto si era già scritto su questo portale il 13 giugno (https://www.glistatigenerali.com/germania_terrorismo/germania-fermato-tunisino-che-voleva-fabbricare-del-gas-nervino/).

La Procura Generale tedesca ha diffuso oggi alcuni dettagli che hanno motivato l’arresto per violazione delle leggi sul controllo delle armi da guerra e lo stato delle indagini tuttora in corso:

  • è molto probabile che l’indagato volesse preparare un ordigno, ma non ci sono ancora notizie sui piani concreti di un attentato;
  • nel suo appartamento sono stati rinvenuti complessivamente 3.150 semi di ricino ed 84,3 mg. di ricina, una proteina ricavabile dai semi che ricade nel campo delle armi biologiche. L’effetto dipende dalle quantità e dalle modalità di diffusione, ma si tratta di un veleno mortale;
  • gli inquirenti hanno potuto per ora ricostruire solo tre ordinativi separati eseguiti via internet coi quali l’indagato ha acquistato 2.100 dei 3.150 semi di ricino di cui è stato trovato in possesso;
  • l’arrestato deteneva inoltre 250 biglie metalliche, due bottiglie di liquido per togliere lo smalto per le unghie a base di acetone, fili elettrici con saldate delle lampadine (con i quali avrebbe probabilmente inteso realizzare un innesco) e 950 grammi di una polvere grigia contenente una mistura di polvere di alluminio e sostanze ricavate da fuochi pirotecnici il cui possibile impiego è ancora oggetto di analisi tecnico-criminalistiche;
  • non ci sono evidenze certe che l’indagato sia membro di un’organizzazione terroristica, tuttavia è noto che nel 2017 ha cercato invano due volte di unirsi alle milizie del cosiddetto “Stato Islamico” passando dalla Turchia ed era in contatto con persone dello spettro islamista-radicale. Le sue comunicazioni sono oggetto di verifiche ancora in corso, volte anche ad acclarare se i contatti facessero fattivamente parte di un’organizzazione terroristica.

La televisione nazionale tedesca ARD ha indicato che la polizia criminale tiene sotto osservazione ben 770 individui che annovera come potenziali attentatori.

 

 

Immagine di copertina: Pixabay, https://pixabay.com/it/semi-di-olio-di-ricino-castor-327186/

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TAG: colonia, Ricina, Sief Allah H.
CAT: Germania, Terrorismo

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