Come cambia il Codice della Strada

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19 Agosto 2015

Da ieri i sedicenni italiani potranno circolare in due sul motorino (qualora omologato): questa una delle novità entrate in vigore con l’approvazione del Parlamento lo scorso 23 luglio della Legge europea AC 2977 2014, che prevede nuove norme “in materia di requisiti per il rilascio delle patenti di guida e di requisiti richiesti agli esaminatori ed elimina alcune limitazioni alla guida dei minorenni titolari di patenti“.

Tali innovazioni al Codice della Strada si sono rese inevitabili date le violazioni di norme europee in materia di circolazione stradale commesse dal nostro paese e per le quali sono state aperte sia una procedura d’infrazione che un caso di precontenzioso da parte dell’Unione Europea.

Con le nuove norme, dunque, decade il divieto per i sedicenni e diciassettenni che conducono veicoli appartenenti alle categorie Am, A1 e B1 (ossia ciclomotori e macchinette) relativo al trasporto di un passeggero a bordo di tali mezzi, a condizione che il veicolo sia omologato anche per questo tipo di trasporto. Suddetto divieto resta però in vigore nei confronti dei titolari di patente Am con età compresa tra i 14 e i 16 anni.

Ma quella sui motorini non è l’unica novità rilevante: ai disabili che posseggono una patente speciale viene data la possibilità di guidare veicoli trainanti rimorchi senza limiti di massa (il limite era fissato a 750 kg complessivi), ed inoltre per quanto riguarda la patente di guida e i rispettivi esaminatori viene abrogato il requisito richiesto dal decreto legislativo n° 59 del 2011, di essere titolari di patente di categoria B da almeno tre anni per poter rilasciare le patenti di categoria AM, A1, A2, A, B1 e B. Questo perchè la vigente normativa europea richiede “la titolarità da parte degli esaminatori, da almeno tre anni, di una patente della stessa categoria per la quale essi intendono esercitare la professione di esaminatore“.

Sulle novità introdotte, specialmente rispetto a quelle inerenti i ciclomotori, si è espresso in modo critico il presidente del Codacons Carlo Rienzi : “Le nuove misure non vanno certo nella direzione di aumentare la sicurezza stradale: considerata la possibilità di viaggiare in due sullo scooter a 16 anni occorre sottolineare la totale mancanza di controlli in Italia su motorini e minicar. Ciò comporta la diffusione incontrollata nel nostro Paese di mezzi di locomozione modificati, utilizzati da giovani e giovanissimi. Si tratta di scooter e minicar cui vengono tolti i diaframmi allo scopo di aumentarne la velocità, modifiche che rendono estremamente pericolosi tali veicoli, omologati per velocità e prestazioni inferiori”.

In merito alle sanzione residue invece, una circolare della Polstrada firmata dal direttore centrale per la polizia stradale Roberto Sgalla ricorda che trattandosi di illeciti commessi da minori,  ai sensi della legge 689 del 1981, è assoggettato a sanzione amministrativa il genitore o chi era tenuto alla sua sorveglianza, salvo che provi di non avere potuto impedire il fatto.

TAG: ciclomotori, codicedellastrada, Ue
CAT: Giustizia, Legislazione

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