Suor Virginia e Padre Marco

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9 Settembre 2016

Marco Travaglio è il giornalista più talentuoso di questi nostri anni confusi. Però però… anche il Talentismo dovrebbe avere un limitismo, no? No. Ogni limite, anche fisico, è superato di slancio, nell’ editoriale titolato “A lavorare”,  su Il Fatto dell’8 settembre (vista la data anche “Tutti a casa” poteva essere un’idea…) Marco passa alla trans-avanguardia: si finge Virginia Raggi e in quella veste (non so se in jeans o in tubino nero) scrive in prima persona singolare le parole e le virgole che la sindaca dovrebbe pronunciare pubblicamente, per chiedere scusa al Movimento Cinque stelle e ai suoi Romani, e ottenere così – dopo una confessione piena e sincera – il salvifico perdono dei peccati.  …Ecco, leggere mi ha riportato all’infanzia dei timori e tremori di Sagrestia… l’odore di incenso, il silenzio della Chiesa, e il Confessionale buio dove un Parroco severo ti ascoltava ripetere la preghierina di espiazione dei peccati… e se sbagliavi erano guai! “Oh Gesù d’amore acceso, non ti avessi mai offeso! Oh mio caro buon Gesù non ti voglio offender più”. Poi ho cambiato ricordi: Travaglio “en travesti” l’ho rigirato in burlesque, e ho canticchiato una di quelle vecchie ballatacce popolari dove l’amante si traveste da frate per “confessare” la suora, nel convento del peccato. La qual suora, tuttavia, dopo la compiacente e appassionata confessione, non ritorna vergine. Resta Virginia.

TAG: giornalismo, movimento 5 stelle, partito democratico, Pd, politica, Roma
CAT: Governo, Media, Milano, Partiti e politici, Roma

4 Commenti

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  1. evoque 8 anni fa

    Travaglio può ancora essere definito un giornalista? Una persona cioè che professionalmente deve informare, il più possibile con obiettivtà (lo so che l’obiettività assoluta non esiste, però…)? O non è piuttosto un tifoso che, come i tifosi esalta, la propria squadra e denigra tutte le altre soprattutto se l’altra è la diretta concorrente? Avevo stima di Travaglio quando era osteggiato e appariva poco in tv. Dopo che si sono aperte le cateratte, lo trovi a ponificare ovunque, in specie su Telegrillo, e la mia stima nei suoi confronti è andata per ortiche, perché si è dimostrato una primadonna, fazioso, livoroso. monomaniaco. Fa un giornale che sembra una newsletter aziendale. A proposito del suo giornaletto, è forse opportuno ricordare che nacque nel settembre 2009, mentre il M5s fu fondato nell’ottobre 2009. Quando si dice la coincidenza.

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    1. stefanogolfari 8 anni fa

      forse sei fin troppo cattivo, a mio giudizio, con Il Fatto e con Travaglio. Ma certo lo schieramentismo dei media non ha limitismo in Italì. Pensa ke a fine mese esce un’altro quotidiano titolato LA VERITÀ. Il sonno dell’autocritica genera mostri…

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      1. stefanogolfari 8 anni fa

        azz.. scrivevo “un’altra novità” poi ho corretto e mi ci è rimasto l’apostrofo. Sorry!

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        1. evoque 8 anni fa

          Caro Stefano, già un giornale che si intitola La Verità, anzi, LA VERITA’ mi fa venire qualche dubbio sulla verità che ci racconterà. Vedremo. Sì, forse sono un po’ cattivello, però ti assicuro che avendo frequentato il Fatto on line e avendo constatato la malafede di non pochi suoi giornalisti (Barbacetto, for instance, su Expo…), beh forse non ho ancora raggiunto il giusto grado di cattiveria. Visto che Peter Gomez, col quale ho avuto diversi scambi di opinione, mi ha detto, più o meno testualmente, di sapere che il suo giornale non mi piace ma che comunque gli faceva piacere che lo visitassi con una certa assiduità. Non per ricambiare la cortesia, ma devo ammettere che Gomez è il meno peggio o il meglio del triumvirato – Travaglio, Gomez, Padellaro. P.S. Sull’apostrofo, sono errori che capitano per la fretta e perché secondo me il Web ci toglie concentrazione.

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