La clava e la lampadina

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19 Settembre 2016

Salvini e Parisi, sorrisi e canzoni della Campagna elettorale per Milano. Parisi e Salvini, oggi, dopo neanche tre mesi, sono la clava (di Pontida) che si abbatte sulla Convention milanese “Accendiamo l’italia” simboleggiata da tre lampadine rosso, bianco e verde. A Salvini, visto che la Convention è stata organizzata (pure!) il giorno prima di Pontida, Parisi ha gentilmente lasciato l’ultima parola. Che è stata ultimativa: “Il Centrodestra è una parola che mi fa venire l’orticaria”, ha detto. Poi, di fronte al “popolo del Pratone”, ha trattato Mr Chili come il Nulla, sottolineando che se c’è da parlare, ma anche no, lui parla con Berlusconi. Del resto perché dovrebbe aver bisogno delle idee-lampadina di Parisi? Salvini sta con le idee di Frauke Petry, Le Pen, Orban, gli austriaci di FPÖ, i fiamminghi di Vlaams Belang, il Partito della Libertà olandese di Geert Wilders, il Partito Romania Unita e il Nuovo Congresso della Destra polacca. Una folla di gente che sta avanzando al galoppo in Europa. E fuori Europa ha Putin a coprirgli le spalle e insieme (USA & URSS Unlimited Corporation) Rupert Murdoch in corsa per la Casa Bianca. Piaccia o no, la crescente Volontà di Potenza che Salvini interpreta in Italia insieme ai Fratelli di Giorgia Meloni, può gia spegnere le lampadine di Parisi a bastonate, fra gli applausi dei tanti giornalisti e Direttori che l’ondata populista ha esaltato.  Maroni, visto dai Beninformati come “pontiere” è stato quello che sulla Convention Megawatt (che andava a chilowatt) ha fatto il commento più acido: “Parisi diceva di votare NO a una platea che voterà SÌ”. E ha ragione. Quindi? Una compilation di schiaffazzi in cui alla fine non si capisce una sola cosa: quante guance abbia Parisi e perché non si decida a prendere di petto la Lega considerandola il suo principale e più pericoloso avversario. Perché evidentemente lo è e lo vuole essere. Sì, qualcosina nella Convention acchiappaenergie Parisi ha detto contro “i lepenisti e i grillini”, ma sono punture di spillo, la voglia di dare battaglia vera non esce.  E per di più si dissimula in accenti simili sui temi populisti: la Mala-immigrazione e la Mala-europa. Certo, partire alla carica con “i Moderati” non è mai stato semplice in Italia. Ma ora, più che altro, si tratterebbe di difendersi in trincea: i “Moderati”  sono tutto ciò che i Leghisti non sono e non vogliono più essere e oramai nel vernacolo salvinano “Moderati” suona peggio di “Sfigati”. Non gliele manda a dire il Segretario in felpa dedicata al sindaco di Amatrice: Matteo Salvini, se non altro, ha il merito di parlar chiaro. Ed è quindi del tutto esplicito che la sua Lega, come il M5S di Grillo, si fonda su una linea politica che punta all’autarchia. Chi fra i “Moderati” si illude che la Lega verrà a patti con loro per le Politiche o le Regionali è un illuso. Per il Governo il modello è Le Pen (niente alleanze: conversione dei Moderati in Populisti) e alle elezioni regionali i Governatori in pista saranno leghisti o salviniani o nemici. Se non gli si accende la lampadina giusta (ma di acciaio) Parisi rischia lui di essere messo nel mirino leghista, nel ruolo poco simpatico di pungiball modello Alfano. Se Renzi perde il Referendum avrà bisogno di Parisi? E’ questo il calcolo? Labile. Se vince il No saranno i No più forti a vincere di più. E tutto il resto sarà improbabile, e debolissimo. A Berlusconi Parisi dovrebbe invece chiedere un mandato chiaro e definitivo, e chiaro vuol dire filo-Merkel e filo-Sarkozy, che in Germania e Francia vedono la Destra populista come il peggiore dei mali. Dovrebbero togliere quella sponda a Toti, venire a patti con Romani, neutralizzare le ambizioni di Brunetta (occuparsi di questione meridionale e di Fitto e Perrone anche) e attizzare la cultura cattolica (CL, qui è messo bene) e la Comunità ebraica (messo bene anche qui) in funzione anti-Lega. A Milano i Poltronati di Forza Italia l’hanno snobbato: meglio. Ha agganciato un gruppo di riformisti e “civici” che hanno soldi e/o potenzialità politica (De Albertis, Gozzi, Morganti, Nicola Rossi) di rilievo. Ma se il suo progetto finale è la candidatura a Premier (cos’altro se no?) è meglio metta in conto, subito, che può arrivarci solo contro, e non con, questa Lega. E se invece la nuova “Cosa azzurra” vuole chiudere ogni spiffero a sinistra e gonfiare le vele al vento del Nord antieuropeo, beh… quello lo fa meglio Brunetta.

TAG: berlusconi, centro-destra, centrodestra, convention parisi, crisi forza italia, forza italia, governo, maroni, matteo salvini, paolo romani, parisi, Parisi Stefano, politica, Pontida, silvio berlusconi, stefano parisi
CAT: Governo, Milano, Partiti e politici

6 Commenti

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  1. evoque 8 anni fa

    Venerdì 16 settembre, Salvini era a Como, annunciato con squilli di trombe e rullo di tamburi. Si preannunciava una importante manifestazione di contrasto al sindaco Lucini (lo striscione diceva: Lucini portati a casa tua i clandestini), i migranti accampati nel parco antistante la stazione San Giovanni, e l’apertura del nuovo centro di accoglienza, a partire da questa settimana. Ovviamente, Matteo Salvini doveva essere la guest star. Risultato: solo poche decine di militanti erano presenti e hanno accompagnato Salvini durante il suo tour in quel di Como.

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  2. evoque 8 anni fa

    Venerdì 16 settembre, Salvini era a Como, annunciato con squilli di trombe e rullo di tamburi. Si preannunciava una importante manifestazione di contrasto al sindaco Lucini (lo striscione diceva: Lucini portati a casa tua i clandestini), i migranti accampati nel parco antistante la stazione San Giovanni, e l’apertura del nuovo centro di accoglienza, a partire da questa settimana. Ovviamente, Matteo Salvini doveva essere la guest star. Risultato: solo poche decine di militanti erano presenti e hanno accompagnato Salvini durante il suo tour in quel di Como.

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  3. evoque 8 anni fa

    Venerdì 16 settembre, Salvini era a Como, annunciato con squilli di trombe e rullo di tamburi. Si preannunciava una importante manifestazione di contrasto al sindaco Lucini (lo striscione diceva: Lucini portati a casa tua i clandestini), i migranti accampati nel parco antistante la stazione San Giovanni, e l’apertura del nuovo centro di accoglienza, a partire da questa settimana. Ovviamente, Matteo Salvini doveva essere la guest star. Risultato: solo poche decine di militanti erano presenti e hanno accompagnato Salvini durante il suo tour in quel di Como.

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    1. evoque 8 anni fa

      Chiedo venia. Non ho avuto un momento di esaltazione, piuttosto è colpa del mio pc o del sito che hanno ritardato l’inserimento del commento, inducendomi in errore. Beh vado a letto, sarà meglio.

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      1. stefanogolfari 8 anni fa

        Molti ritengono la linea politica populista di Salvini un toccasana per il Centrosinistra al governo, perché – dicono – spinge la Lega su posizioni minoritarie e alla spaccatura con l’elettorato di Centro. Io non sono di questa opinione.

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        1. evoque 8 anni fa

          Beh, l’esperto di politica sei tu. A proposito, oggi, ho potuto, finalmente, seguire per intero New-news. Devi dirti che sei stato proprio bravo, lucido, chiaro, anche più del solito. L’avevo intuito da subito, quando ti avevo scoperto: un anno fa circa. Non per lodarmi, con quel che ne consegue, ma mi riconosco un certo fiuto nel valutare le persone. E in genere non mi sbaglio.

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