Nuovo dpcm, nuove restrizioni. Cosa vorremmo sentirci raccontare oggi?

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5 Marzo 2021

Verità scomoda o bugia bianca?

Nuovo dpcm, nuove disposizioni, nuove chiusure, si torna indietro.

La zona rossa si avvicina a grandi passi, scuola chiusa: tutti i bambini, le bambine, i ragazzi, le ragazze rimarranno a casa da scuola. Dottori che affermano che la diffusione del virus tra gli studenti non è così forte come si pensa; i dati invece ci dicono che non è proprio così. Servirebbe però un maggior chiarimento, qualcuno che ci dicesse veramente come stanno le cose, qualcuno che ci dicesse che in base ai dati oggettivi emerge una situazione chiara, non c’è certezza su come stanno le cose. Le scuole sono o no un vettore di diffusione così forte? Per tutti noi ci vuole un’esatta comunicazione e un’altrettanta corretta spiegazione, in sintesi ci vuole la verità!

Quante bugie subiamo e abbiamo subito dalla nostra classe politica? Talmente tante che non ci sorprendiamo nemmeno più. Questo è il problema! La situazione si è capovolta, davanti ad un’affermazione di un politico ci chiediamo se stia dicendo o meno la verità, con una maggiore propensione a non credergli, pensando quindi che stia mentendo, che ci stia ingannando.

Questo ha portato ad una mancanza di fiducia nella politica e purtroppo nelle istituzioni. Terreno fertile per i complottisti. Fiducia difficile da recuperare. Noi cittadini possiamo fare poco, possiamo però partire dal basso, dalla scuola, nelle nostre famiglie, spiegare ed educare i nostri figli che una bugia, bianca o nera che sia, resta una non verità.

La politica deve cambiare, la strada per riconquistare la credibilità sarà lunga, ma se mai si inizia mai si arriva e il nostro lavoro di educare le nuove generazioni verrà nuovamente vanificato. Come possiamo pretendere che la comunità rispetti le regole, quando chi le ha decise ha mentito e spesso ha fatto promesse irrealizzabili solo per ottenere maggiore consenso?

Dire la verità ha ancora un valore? Lo insegniamo ai bambini, lo professiamo ai nostri figli, spesso però non la diciamo, ci conviene mentire, dire una mezza verità o una mezza bugia. A proposito di bugie, bianca o nera? Nera significa dire o raccontare il falso per ottenere un guadagno, un favore, un beneficio. Bianca significa mentire a fin di bene, per far piacere o semplicemente per non urtare la sensibilità di un’altra persona. Ma sono sempre bugie, il contrario della verità. Non cerchiamo giustificazioni nell’ammettere o nell’assolvere le bugie bianche: stiamo comunque mentendo, ingannando il prossimo.

La bugia è il contrario della verità. Ma quante bugie siamo abituati a sentire? oramai non ci facciamo più caso. Domanda all’amico/a o alla persona amata: “Hai visto Sanremo? Ti piace quella bella canzone vero? la trovo meravigliosa.” Le probabilità di una risposta affermativa sono nettamente superiori, anche se la canzone non piace per niente. La domanda è posta intenzionalmente per cercare una risposta affermativa. Bugia bianca. Non fa male a nessuno si potrebbe pensare, ma immaginiamo che ponendo un quesito in un modo che l’affermazione sia la risposta desiderata, un testimone, non completamente certo della propria risposta, potrebbe rispondere affermativamente alla domanda, magari fulcro di un indagine, con la conseguenza di giudicare colpevole chi non lo è.

L’esempio è estendibile a situazioni diverse, nella scuola, nello sport, nella politica, nei rapporti sociali. Anche in questa situazione di crisi pandemica occuparsi della Res Publica, il bene pubblico, significa dire la verità anche se scomoda, se non piace e non porta né favore né successo.

La verità oggi è necessaria, per uscire il prima possibile da questa situazione. È un diritto di tutti, è un dovere nei confronti dei nostri ragazzi!

TAG: coronavirus, politica, scuola
CAT: Governo, scuola

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