Né di Venere né di Marte
C’è una persona, l’uomo più ricco del mondo, che potrebbe salvare la Terra. Ma credo che sia mal consigliato, se mai uno così accetti consigli. Non mi sembra proprio il tipo, anzi, è piuttosto uno che fa quello che gli dice la testa. E, dalle cose che questa persona afferma, non mi sembra che le rotelle della sua testa siano perfettamente lubrificate.
Costui dice che manca poco per la sua colonizzazione umana di Marte. Già ci aveva pensato Corrado Guzzanti a colonizzare il pianeta coi suoi Fascisti su Marte, il nostro zio Paperone arriva in ritardo. E diciamolo pure, Elon Musk, è assai affine ai fascisti (basta leggere lo sdegno espresso in difesa di Salvini dopo il suo video espressionista o il suo endorsement, come oggi è in voga dire, a Trump), quindi su Marte ci farebbe un figurone.
Lui parla di colonizzazione, appunto, mica che ci va a stare lui, su Marte. Lui sta troppo bene qui. Chissà se ha suggerito alla Meloni, quando si sono incontrati, di portare i clandestini che arrivano in barcone su Marte, anziché in Albania. Ci pensa lui coi suoi potenti razzi. L’Italia sarebbe all’avanguardia e pure Ursula resterebbe con un palmo di naso, pentendosi di sottovalutarla. Italien über Ursula!
Ma lasciamo perdere la colonizzazione marziana che è il delirio autistico di uno che ha le idee fisse, come Greta Thunberg, e come tanti altri che sono autistici e non lo sanno.
Però, però, però… si può sfruttare l’ideafissionismo di questi soggetti che hanno i quattrini e quindi il potere per far balenare loro un’altra idea che potrebbe diventare fissa e quindi essere accolta nel loro mondo neuromisterioso.
Fatto capire che gli uomini su Marte, così come nello spazio, non possono sopravvivere a lungo, semplicemente perché l’uomo è biologicamente “programmato” per vivere sulla Terra e non altrove, gli si può far balenare l’idea più sana di liberare la Terra dai rifiuti.
Tutti i rifiuti che ci assediano, plastiche, micro e macro, rifiuti tossici, nucleari, irriciclabili, tutte le balle di vestiti che assediano le coste africane e asiatiche, via! Tutti su Marte coi razzi di Musk.
A questo punto, Elon Musk potrebbe veramente diventare il paladino degli ecologisti terrestri, anche perché su Marte di ambientalisti non ce n’è, a meno che non siano nascosti in caverne sotterranee.
Meloni, perché non glielo proponi tu, visto che sei culo e camicia con Musk? Come si vede nella foto del vostro idillio, accanto a tricolore e una cassetta di vini che, se consumati, potrebbero incrementare le idee, forse ne varrebbe la pena. In un colpo solo liberi Napoli della sua monnezza in modo che si possa tornare a passeggiare per Chiaia senza inciampare in una lattina di Coca Cola fuori posto, battere i denti sul marciapiede e fare causa al Comune.
Se lo proponi adesso, la tua campagna elettorale è di sicuro successo, tanto gli italiani (e molti ambientalisti – disinformati – che lo sono perché fa chic) si bevono questo e altro, oltre al vino.
Muskiamo Marte! Aumentiamo la massa di Marte che così attrarrà su di sé, per la legge della gravitazione universale, gli asteroidi e li distoglierà dalla Terra!
Creiamo opere d’arte dalla spazzatura e fondiamo una galleria su Marte, Musk’s Trash Museum, con visite virtuali, e disegniamo colla monnezza maschere che si vedano dallo spazio in modo da comunicare agli alieni malintenzionati che volessero colonizzare il pianeta che il medesimo è già occupato. O anche una statua colossale di Elon Musk fatta di spazzatura, sul Monte Olympus, il vulcano più alto del sistema solare, con una base che porta la scritta: Aliens go home! Già qui ce sto io! Per uno che vuol stare in prima pagina nel Guinness dei primati potrebbe essere un motivo di provarci.
Magari, che ne so, su Marte esiste già un batterio anaerobico (o potrebbe essere creato dai laboratori scientifici muskiani) che elimina la spazzatura e la usa come concime per farlo rifiorire, l’acqua sembra che ci sia già, hai da scavar parecchio ma c’è. Ma tanto ormai c’è l’intelligenza artificiale che fa tutto lei. Ogni desiderio è possibile nel magico mondo di Elon Musk.
E lui potrebbe sempre dire una grande verità, universalmente accettata: nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, anche su Marte. Vai a contraddirlo!
Poi, una volta modificato il paesaggio marziano, ci si potrà anche girare una serie tv: Bacioni da Marte. Tutta in linguaggio elfico, così, con sottotitoli in elfico, per essere compresa meglio anche dai sordomuti e per compiacere il padrone, che di elfi se ne intende.
Tenendo sempre presente il detto: né di Venere né di Marte non si arriva e non si parte.
Sempre vostro, cordialmente.
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