Nasce Young612, il progetto di Global Thinking Foundation dedicato ai giovani

Il Covid ci ha confermato una volta di più che l’istruzione è e deve essere sempre una priorità. Una comunità per crescere ha bisogno di educazione e lavoro. L’abbandono scolastico è un problema crescente, che colpisce il nostro Paese da Nord a Sud. I dati di Eurostat per il 2019 mostrano che la percentuale di giovani europei tra 18 e 24 anni che ha lasciato gli studi prima di diplomarsi è stata del 10,2%, ma la percentuale italiana è del 13,5%. Inoltre i dati sulle prove Invalsi mostrano che il 34,4% degli studenti italiani che frequentano il terzo anno della scuola media “non raggiunge un livello sufficiente di competenza alfabetica”, non riescono cioè a decodificare testi semplici e con informazioni esplicite relative all’oggetto trattato, e per la matematica il dato è del 40,1%.

Global Thinking Foundation ha deciso così di rafforzare la sua proposta di educazione finanziaria rivolgendosi a bambini e adolescenti con tre diverse iniziative mirate, tutte digitali. La Fondazione ha ideato e lancia Young 612, l’educazione finanziaria per i più giovani, un progetto completamente digitale, che ha ricevuto il patrocinio di ASViS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Claudia Segre, presidente Global Thinking Foundation

«La nuova iniziativa deriva da una riflessione: la povertà economica è direttamente correlata a quella finanziaria, due elementi che si alimentano reciprocamente. Dopo avere completato i progetti e i servizi che riguardano gli adulti con una piattaforma digitale per famiglie, ci stiamo concentrando sui giovani nella fascia della Generazione Alpha», spiega Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation.

La prima iniziativa si chiama Impariamo l’economia sostenibile con i Lego ed è dedicata ai bambini dai 5 agli 8 anni, realizzata in collaborazione con Brick4kidz. Saranno resi disponibili in esclusiva tre nuovi video in italiano ed inglese per aiutare i bambini a comprendere cos’è l’economia sostenibile, invitandoli a svolgere diverse azioni, in casa o in classe, inerenti all’argomento: pensieri, disegni, scritti, gare fotografiche. I Global Goals saranno spiegati, in modo divertente, attraverso video con piccoli mattoncini Lego, per avvicinare i bambini a questi nuovi concetti, spiegando loro come ciascuno di noi possa contribuire a preservare il pianeta.

La seconda iniziativa che fa parte del progetto è intitolata Crescere Pari. Si tratta di un’applicazione sviluppata con il Museo dei Bambini di Roma Explora e il supporto di FEduF, ed è dedicata alla fascia 6-10 anni. Si tratta di un’esperienza digitale che prende spunto dal tema dei diritti, dell’uguaglianza e della lotta agli stereotipi di “PARI “, area di gioco fisica realizzata dal Museo dei bambini a Roma, che è stata supportata fin dalla nascita dalla Fondazione. Si tratta di un percorso digitale che utilizza il gioco per far riflettere sui diritti e sui doveri per l’uguaglianza di genere, un gioco finalizzato ad approfondire uguaglianze e unicità, superando gli stereotipi di genere, con la finalità di avvicinare al tema non solo i bambini, ma anche le famiglie, le scuole e l’intera comunità.

Infine c’è 17 Passi verso la Sostenibilità, l’iniziativa realizzata con Redooc.com per i giovani dai 10 ai 16 anni. Il progetto riguarderà la produzione di materiale multimediale sul tema dei 17 passi verso la sostenibilità: ai 17 Global Goals verranno associati contenuti didattici online, delle vere e proprie lezioni con domande interattive e quiz che permettono di accumulare punti. Una modalità nuova per affrontare temi importanti che scandiranno il futuro delle nuove generazioni.

«Il nostro impegno si colloca in un contesto, quello italiano, dove poche risorse sono allocate all’educazione, una variabile quest’ultima che incide sullo sviluppo di un Paese nella sua interezza. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di allargare i nostri servizi anche alla fascia dalla prima infanzia all’adolescenza, una fase cruciale per formarsi e comprendere il valore del denaro e della sostenibilità economica», conclude la presidente Segre.

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