I Data Center “green” di Sparkle nel mondo

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10 Ottobre 2019

Con più di tre miliardi di dispositivi connessi alla rete, ogni minuto spediamo oltre 200 mila email, inviamo circa 300 mila tweet, carichiamo più di 70 ore di video su Youtube. Solo su Facebook carichiamo più di 100 terabytes ogni mezzora. Sono i cosiddetti Big Data la cui analisi aiuta le aziende a raccogliere le necessità dei propri clienti e gli stessi clienti a trovare con più facilità le soluzioni alle proprie esigenze. I Big Data, uniti all’IoT (internet delle cose), un sistema nel quale ogni oggetto diventa connesso e intelligente, generano informazioni valide per la vita di tutti i giorni delle persone e delle aziende. Ma dove stanno tutti questi dati? Come li si gestisce? Grazie ad innovative ed efficienti strutture fisiche che chiamiamo Data Center.

La maggior parte del traffico IP mondiale passa attraverso i Data Center. Una maggiore connettività sta quindi aumentando la domanda di servizi di Data Center e consumo di energia (principalmente elettricità). Nel mondo i Data Center attualmente consumano circa il 2% dell’elettricità globale, imponendo l’implementazione di tecnologie più efficienti, in grado di soddisfare la crescente domanda di servizi riducendo al contempo il consumo energetico. Dal 2015 il traffico internet globale è infatti triplicato e dovrebbe raddoppiare ulteriormente entro il 2022 a 4,2 trilioni di gigabyte all’anno, trainato dall’aumento del numero di smartphone e di connessioni IoT.

Gli sforzi sostenuti dall’industria delle telecomunicazioni per migliorare l’efficienza energetica, così come le politiche dei governi per promuovere le migliori pratiche, saranno fondamentali per tenere sotto controllo la domanda di energia nei prossimi decenni.

In linea con le best practice del Gruppo TIM, nei suoi Data Center nel mondo Sparkle – fra i leader mondiali nel settore wholesale internazionale e presente in 33 Paesi -, è impegnata a implementare sistemi di gestione che limitino gli impatti ambientali delle proprie attività commerciali, garantendo maggiore protezione all’ambiente, ai dipendenti della società e a tutti gli stakeholder.

In Grecia l’azienda ha ottenuto la certificazione ISO 14001:2015 per il suo il Data Center ad Atene, un riconoscimento che sottolinea il lavoro di Sparkle in materia di sostenibilità confermato da vari riconoscimenti della industry (il più recente è il premio “Data Center of the Year” assegnato da Info-Com nel novembre 2018). Proprio in Grecia Sparkle sta investendo nella costruzione del suo quarto Data Center, adottando il design e la tecnologia più innovativi. La maggior parte degli sforzi è mirata ad aumentarne l’efficienza per preservare l’ambiente: il DC di Sparkle a Metamorfosis sarà il primo nella regione a usare un sistema di raffreddamento evaporativo. Con questa tecnologia, nonché con tutte le apparecchiature elettromeccaniche ad alta efficienza, il nuovo DC raggiungerà un livello di efficienza energetica (Power Usage Effectiveness, il cosiddetto PUE), pari a 1,2, contro una media nel Paese di circa 1,8 e una riduzione nelle emissioni di gas. Il progetto prevede inoltre l’installazione di pannelli fotovoltaici per assorbire il rumore prodotto dalle apparecchiature elettromeccaniche esterne. Il nuovo Data Center sarà quindi il più efficiente dal punto di vista energetico in Grecia, secondo i più autorevoli e condivisi indici internazionali.

Anche in Turchia, Sparkle è stata la prima a introdurre batterie agli ioni di litio nel 2018, costruendo così il primo Data Center “green” nel Paese, offrendo benefici in termini di sostenibilità ambientale e vantaggi esclusivi ai propri clienti che possono aumentare lo spazio a disposizione per i propri server. Situato a Yenibosna e servito da Seabone, (servizio globale di Transito IP Tier-1 di Sparkle) il Data Center a Istanbul è una delle più grandi e importanti strutture di colocation in Turchia, dotata delle migliori tecnologie presenti sul mercato e di sistemi di monitoraggio sofisticati. Nell’ultimo anno Sparkle ha ampliato la struttura con ulteriori 300 m2 e realizzato diversi interventi con l’obiettivo di ridurre maggiormente l’impatto ambientale del Data Center e migliorarne l’affidabilità e la sicurezza per offrire ai clienti più spazio e potenza. Gli interventi di riqualificazione energetica hanno interessato il sistema di alimentazione, con l’adozione di tecnologie a basso consumo per tutti i componenti, ma anche il nuovo sistema di raffreddamento in grado di ridurre i consumi del 14%: interventi che hanno portato a una rilevante riduzione del PUE.

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(In collaborazione con Sparkle)

TAG: Data Center, Sparkle
CAT: Internet, Telecomunicazioni

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