Carola Rackete il 3 ottobre parteciperà a un’audizione del Parlamento Europeo

27 Luglio 2019

Ad ottobre Carola Rackete sarà ospite del Parlamento Europeo per un’audizione presso la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE).

L’invito alla capitana della Sea-Watch 3 è stato avanzato dal gruppo parlamentare GUE/NGL, ovvero la sinistra radicale a cui aderiscono, ad esempio, Syriza in Grecia, Podemos in Spagna e La France Insoumise in Francia. Il gruppo parlamentare ha dichiarato che il tema della discussione sarà la necessità di prevedere meccanismi di salvataggio in mare per i migranti e un quadro chiaro per le ONG che vada contro la criminalizzazione attuale.

Anche la data dell’audizione non è casuale: il 3 ottobre 2013 si è verificato il famoso naufragio a pochi chilometri da Lampedusa, che ha causato la morte di oltre 360 migranti, circostanza che ha spinto l’Alto Commissariato ONU per i i Rifugiati a istituire in quella data la giornata mondiale della memoria e dell’accoglienza.

Contro la proposta si sono espressi gli eurodeputati appartenenti ai gruppi conservatori o sovranisti, come Identità e Democrazia (a cui aderisce la Lega) o ECR. Raffaele Fitto, proprio a nome dell’ECR, ha ad esempio dichiarato che il giudizio pendente su Carola rende inopportuna l’audizione, che porterebbe a considerare Carola Rackete alla stregua di un ‘perseguitato politico’ e l’Italia alla stregua di una nazione che non rispetta lo stato di diritto, configurando così una ‘aggressione istituzionale’ del Parlamento Europeo nei confronti di uno Stato membro. Anche Marco Zanni, eurodeputato Lega (M5S nella scorsa legislatura) e capogruppo ID, ha lamentato come “la sinistra continua ad occuparsi di Carola Rackete, mentre l’economia europea continua a mostrare segnali preoccupanti”.

Per quanto l’audizione di Carola Rackete possa essere una scelta politicamente controversa e destinata a creare un terreno di scontro, è da precisare che difficilmente un’audizione presso una commissione può effettivamente tradursi in una sorta di “messa sotto accusa” dell’Italia da parte del Parlamento Europeo. Già durante i 14 giorni passati al largo di Lampedusa, del resto, molti eurodeputati o gruppi parlamentari si erano espressi sul tema (S&D aveva per esempio richiesto il rilascio di Carola dopo l’arresto). Di sicuro, l’audizione va sempre più nella direzione di trasformare Carola Rackete in un simbolo, con tutto ciò che questo comporta a livello politico e mediatico per i diversi schieramenti sul tema immigrazione.

 

TAG: carola rackete
CAT: Istituzioni UE

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...