IL Principino

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25 Marzo 2022

“C’è un piccolo problema da risolvere”, esordì il Grande Capo quando Mambretti entrò nella sua stanza.
“Piccolo?”, domandò lui, già allarmato dalla premessa.
“Diciamo che è un non problema”
“In che senso, scusi?”
“Ha presente il Principino?”
“Mai sentito nominare…”
“Ma sì, qui lo chiamano tutti così! E’ il responsabile dei rapporti istituzionali!”
“Ho, capito, lei parla di Vallombrosa. Ma perchè lo chiamano il principino?”
“Non lo sa? La sua famiglia appartiene a quello che qui a Roma chiamano il generone. Tra i suoi avi ci sono anche un paio di papi.”
“Non lo sapevo”
“Beh, non era una notizia essenziale! La notizia vera è che va cacciato!”
“Perchè?”
“Perchè ha preso quest’azienda per una greppia. Prende regolarmente lo stipendio, ma mette il piede in ufficio ogni morte di papa!”
“E il suo capo non gli dice niente?”
“E’ stato male abituato. Il suo capo di prima da lui tollerava tutto. Insomma chiudeva un occhio sulla sua latitanza. Il nuovo invece si è stufato di aspettare che si costituisca in ufficio e lo vuole fuori dai piedi!”
“Capisco. Ed io cosa dovrei fare?”
“Una cosa semplice, come le ho detto: lo chiami e gli dia il benservito!”
Rientrato nel suo ufficio Mambretti chiamò il collega e fissò un appuntamento con lui per la mattina dopo.
“Vado subito al sodo, Vallombrosa”, disse quando se lo trovò davanti, “pare che qui tiri una brutta aria per lei!”
“Dice?”, rispose il Principino, “Che cosa ho fatto?”
“Dovrebbe dire piuttosto: che cosa non ho fatto?
“Mi scusi, ma non capisco…”
“Mi dicono che lei frequenti poco l’ufficio”.
“Ancora con quella storia! Ma lo sa che lavoro faccio?”
“Il responsabile dei rapporti istituzionali”
“E non le dice niente questa qualifica? Crede che sia un lavoro che si fa stando al chiuso tra le scartoffie? Mica faccio il centralinista. Perchè non guardate i risultati?”
“Vede, prima di chiamarla, ho sentito il suo capo e lui sostiene che tutte le volte che l’azienda ha avuto un problema riguardante la partita che lei gestisce, quel problema non ha avuto soluzione o, se l’ha avuta, l’ha avuta con grave ritardo”.
Seguì una lunga e animata discussione, alla fine della quale Mambretti riuscì finalmente ad esporre il “trattamento”.
Lasciando la stanza di Mambretti, il principe non potè fare a meno di fare una battuta sprezzante:
“Mai nessuno aveva trattato così me o uno della mia famiglia. E non creda che sia afflitto per l’entrata che mi viene a mancare!”
“So benissimo che lei non ha alcun problema economico!”
“Può ben dirlo! Con i soldi che prendo qui ci pago il cuoco!”
“Trasformi la minaccia in opportunità. Impari a cucinare!”, disse Mambretti, porgendo la mano al principe.

TAG: azienda, risorse umane
CAT: Letteratura

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