L’araba fenice

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4 Aprile 2022

Incontro Marcella al caffè dopo tanto tempo.
Siamo state colleghe per diversi anni, addirittura compagne di stanza,  poi, da quando ho cambiato lavoro, ci siamo perse di vista.
Mi travolge subito con la sua solita foga.
Affettuosa come sempre.
Vuole sapere tutto di me.
Come va con il lavoro, con mio marito, con i figli.
Ma in realtà è soprattutto ansiosa di raccontarsi, lo so bene.
Mi basta chiedere notizie sulla vita sentimentale per vederla illuminarsi di colpo e partire in quarta con il riassunto delle “puntate” che mi sono persa.
“Se non ricordo male, quando hai lasciato l’Azienda stavo con Faustino”
“Ricordi bene. Mi dicevi che avevi finalmente trovato l’uomo dei tuoi sogni…”
“Un vero animale invece! Un giorno ti racconterò quello che mi ha combinato…”
“Quindi adesso sei single?”
“No, sto con Armando!”
“Armando? Quello che definivi l’araba fenice?
“Proprio lui!”
“Non mi dire! E come è andata?”
“Nel modo più incredibile…”
“Son tutta orecchi”
“Devi sapere che, subito dopo la rottura con Faustino, avevo appena adottato un cane. Una mattina presto esco con lui per fargli fare i suoi bisogni. In genere lo porto fuori alle 8, ma quella mattina già alle 7 mi aveva fatto capire di avere la necessità di uscire prima del solito. Appena mi ha visto in piedi, prima ancora che potessi farmi un caffè, si è messo a grattare con una zampa il portone di casa. Mi sono vestita in fretta alla bell’e meglio e l’ho portato fuori.
Dopo pochi passi Billy decide di farla proprio in mezzo alla calle. Io, naturalmente, mi affretto a raccoglierla, lui chissa che cacchio ha mangiato e l’ha fatta pure molle, così ci metto un bel po’ a pulire, quando mi tiro su con il sacchetto della cacca in mano e i capelli in disordine e gli occhiali (le lenti acontatto le metterò dopo, avevo pensato, uscendo con Billy) chi mi trovo davanti, bello come il sole che mi guarda con quella sua arietta sarcastica da sventrapapere? Naturalmente lui, Armando! Capisci? Uno che mi piace da sempre, che non ha mostrato di prendermi in considerazione o, perlomeno, non me lo ha fatto mai capire, tanto è vero che l’ho soprannominato l’araba fenice.
E quando lo incontro? Quando sono un cesso e ho in mano un sacchetto piena di m…a di cane!!! Ma si può?”
Rido.
“E a quel punto che hai fatto?”
“Avrei voluto morire. Gli ho detto la cosa più cretina che potevo dirgli…
“Cioè?”
“Gli ho fatto vedere il sacchetto e gli ho detto: Hai visto il mio senso civico?
 “E lui?”
“Lui mi ha risposto: Brava, però la prossima volta raccoglila tutta! e mi ha indicato una cacca rimasta lì per terra, che poi non era di Billy, te lo giuro, perchè aveva anche un colore e una consistenza diversi, probabimente l’aveva fatta un altro cane passato poco prima, perchè sai, mica tutti raccolgono la cacca dei loro cani in questacitàdelcavolo, così gli ho detto: fai meno lo spiritoso, aiutami a cercare un cestino e poi offrimi un caffè!”
“E poi cos’è successo?”
“Beh, adesso è mio marito… e Billy lo porta fuori lui!!!”
In quel momento entra nella caffetteria un uomo molto alto con un labrador.
“Billy, vieni qui dalla mamma!”, dice Marcella. Che subito dopo rivolgendosi  all’omone chiede “Billy ha fatto tutto?”

TAG: incontri casuali
CAT: Letteratura

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