Poesia | Giovanni Gastel

:
11 Maggio 2019

Ricordo un piccolo cane

disteso sull’erba tra noi due.

Era il momento dei pensieri profondi

e delle paure.

Era il tempo difficile dell’adolescenza.

Non ricordo

come vorrebbero da me i poeti illuminati

“Un uggioso divenire di rugiade cedevoli

e neppure cieli rovinosi di arcane memorie”.

Ricordo solo un prato fresco

e due giovani anime distese

e un piccolo cane addormentato.

E il futuro che ci guardava con dolcezza

sotto forma di nuvola immobile

sopra di noi.

 

Castellaro, 2018

 

Nuvola, Ph. Giovanni Gastel

***

Il grande fotografo Giovanni Gastel coltiva la passione per la poesia sin da ragazzo. A soli sedici anni pubblicò, per l’editore Cortina, la raccolta Casbah.
Negli anni Settanta il suo primo contatto con la fotografia: da quel momento inizia un lungo periodo di apprendistato durante il quale fotografa matrimoni, esegue ritratti e piccoli still-life.
Dopo la comparsa dei suoi lavori sulla rivista Annabella nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e poi alle riviste Mondo Uomo e Donna. Da quel momento la sua attività professionale s’intensifica e i suoi scatti escono sulle più prestigiose testate di moda sia in Italia sia all’estero, soprattutto a Parigi.
Nel 1997 la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea Germano Celant.
Nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l’Oscar per la fotografia.
Nel 2017 nella collana Madeleines di Mondadori Electa è uscito 
Un eterno istante. La mia vita, storia intima di quarant’anni di carriera.
L’ultima raccolta di poesie ha per titolo
Cinquanta (Skira, 2009).

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CAT: Letteratura

Un commento

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  1. dionysos41 5 anni fa

    La poesia abita altri luoghi. Non è questione di sentimenti idee immagini, ma di linguaggio. Il luogo della poesia è il linguaggio. Che qui manca. Come manca un ritmo, un progetto costruttivo.

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