Terminus radioso di Antoine Volodine è un romanzo radioattivo
Mai tanta magnificenza, estro e altezzosa fantasia quasi narcisistica avevo letto in un romanzo che, con i suoi virtuosismi narrativi, mi ha fatto letteralmente innamorare perché “Terminus radioso”, libro partorito dal genio creativo di Antoine Volodine e pubblicato dalla casa editrice 66tha2nd, è di una complessità estrema ed è caratterizzato da allegorie e simbolismi utilizzati appositamente per far sì che il lettore fosse intellettualmente stimolato e ricercasse tra le righe i temi fondamentali portatori di accurate riflessioni.
Ci troviamo in una steppa sconfinata che fa da cornice ad un mondo contaminato dalle esplosioni di reattori nucleari durante il periodo della Seconda Unione Sovietica. L’unico microcosmo che è riuscito a sopravvivere è Terminus radioso, un kolchoz che viene continuamente rigenerato grazie ad una pila atomica situata nelle viscere della terra. Guardiana di questo posto è Nonna Udgul, resa immortale dalle radiazioni e che gestisce le operazioni di smaltimento dei rifiuti radioattivi, e Soloviei, il presidente, un essere di natura polivalente dotato di poteri sovrannaturali che gli permettono di agitare i sonni degli abitanti del villaggio. Alcuni superstiti riescono a giungere fin lì, ma un destino amaro li attende al punto che non esisterà più il confine fra vivi, morti e cani costretti a vagare in eterno in epoche che si succedono senza sosta.
L’universo di Antoine Volodine è strategico, visionario ed in preda ad allucinazioni che danno un’immagine completamente distorta della realtà che si vive. A tratti fiabesco, esso genera molteplici contraddizioni che impongono una riflessione.
E’ possibile che un altro individuo possa impossessarsi della nostra vita tanto da inibire ogni nostra azione?
Soloviei è quel deus ex machina che sotto mentite spoglie dirige come un abile regista la scena violando l’intimità dei personaggi che non trovano quiete neppure durante la notte perché egli s’impossessa dei propri sogni trasformandoli in incubi agghiaccianti. Decide sulle sorti dei pochi superstiti rimasti e ne vieta addirittura la morte come se l’uomo piuttosto che un dio sovrano possa decidere per noi. Inoltre è come se l’invasione nucleare che ha colpito quei luoghi avesse reso tutti incattiviti dato che malvagio è stato chi ha ideato un’arma così potente tale da sterminare una civiltà.
Allora ci si chiede se sia meglio perire in fretta per evitare inutili sofferenze o incarnarsi magari in altre vite successive per provare a cambiare le sorti del nostro destino?
Una risposta non c’è e Antoine Volodine è maestro nell’indagare nei meandri più oscuri della nostra personalità alquanto controversa e con la sua corrente letteraria post esotica è riuscito a mescolare insieme fantasia e puro realismo uniti alla dimensione onirica che si riallaccia allo scenario politico che si palesa mutevole a seconda del contesto in modo da creare un intreccio narrativo perfetto.
Ecco perché Terminus radioso può essere definito un libro radioattivo in quanto generatore di stupore e meraviglia.
Valutazione complessiva: 10
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