Un essere inferiore

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20 Aprile 2018

Entro in camera sua per dirgli che il caffè è pronto.
Lo trovo agitato, quasi sconvolto.
Farfuglia. Frasi indistinte.
“Si puo’ sapere cosa borbotti?” gli chiedo alla fine.
“Non trovo il portafogli e se non lo trovo immediatamente perdo l’aereo!”
Conosco già il film che mi aspetta.
“Hai guardato dentro la giacca che portavi  ieri?” gli chiedo.
“Certo che ci ho guardato! Accidenti, se perdo l’aereo, perdo anche una riunione importante…E’ una catastrofe!”
“Pensa bene a dove puoi averlo lasciato..”
“Lasciato? Perchè dovrei averlo lasciato da qualche parte?
“Perchè lasci sempre qualche cosa da qualche parte…”
Mi guarda con ostilità.
“Non ho tempo per risponderti, aiutami piuttosto a cercare quel portafogli!”
Mi guardo intorno: mi bastano solo cinque secondi per localizzare un portafogli su uno scaffale che sta alla mia destra. Lo afferro e glielo porgo:
“E’ questo?”
Si illumina immediatamente. Aria sollevata e sguardo riconoscente.
Poi si lancia in una dichiarazione impegnativa (non sa resistere al fascino della retorica):
“E’ in momenti come questo che capisco che, anche se non sono un grande uomo, ho una gran donna dietro di me….
Rido :
“Un grande uomo probabilmente no, concordo,  ma un grandissimo ruffiano sì.”
Assume un’espressione fintamente risentita.
Ormai, però, risolto l’angoscioso problema, prevale il divertimento.
Poi, mettendosi teatralmente la mano sul cuore, dice :
“Dico sul serio, sei una grande donna!”
“Smettila di fare il buffone e vieni a bere il caffè!”
In cucina, mentre si versa il caffè, mi chiede:
“Come hai fatto a pensare che il portafogli fosse lì?”
“Ho cercato di immedesimarmi in te.”
“In che senso?”
“Ho pensato: Uno normale non trova quello che ha perso, un essere inferiore non trova quello che… ha sotto il naso
“Essere inferiore?”
“Non preoccuparti…sei in buona compagnia, siete fatti con lo stampo!”
“Siete? Voi chi?”
“Voi Uomini!”
Dò un’occhiata all’orologio, poi gli dico:
“Guarda che adesso rischi di perderlo veramente, quell’aereo!”
Lui afferra la valigetta e guadagna la porta.
“A stasera”.
Poi torna indietro e mi bacia velocemente su una guancia.
Io dò da mangiare al gatto.

 

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CAT: Letteratura

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