Una bambina fantastica

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5 Luglio 2019

Ha ormai appena il doppio dei miei anni, me lo ha ricordato lui stesso pochi giorni fa.
Gli ho risposto con tono beffardo: “Papà, vuoi farmi sapere che invecchio anch’io?”

Mi ha guardato fingendo stupore: “L’ultimo che ha interesse a pensarti vecchia sono proprio io, essendo tuo padre…Quando sarai vecchia tu, io sarò decrepito!”
Sto allo scherzo, è un gioco che facciamo da anni.
“Decrepito veramente cominci ad esserlo già…” gli dico.
“Come hai fatto a diventare così?”, mi chiede.
“Così come?”
“Così bastarda”, risponde ridendo.

Poi mi ricorda com’ero da bambina.
“Eri una bambina fantastica. Accoglievi ogni proposta di gioco o di divertimento con irrefrenabile entusiasmo.”
“Lo facevo per non deluderti”.
“Non è vero, lo dici perchè vedi che il discorso sta prendendo una deriva sentimentale”
“Vero, con l’età la tua componente sentimentale ha preso decisamente il sopravvento su quella razionale”

“Vivevi con leggerezza”, insiste “perché ti stai trasformando in una donna disincantata?”.
“Preferivi che restassi una bambina stupida per tutta la vita?”
“Non eri affatto una bambina stupida, eri una bambina piena di entusiasmo!”
“Lo sono ancora!”
“Una bambina?”,  sorride beffardo.

Poi ci ho pensato su a lungo.
E mi sono “assolta”.
Non ho perso la capacità di esultare per una partenza, di sorprendermi per un paesaggio, di gioire per un nuovo incontro.
E’ rimasto intatto il mio desiderio di altrove.
Certo, il disicanto c’è, inutile negarlo.
Ma crescere vuol dire anche questo…

 

TAG: figlia, padre
CAT: Letteratura

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