Quelli che si arrovellano sui decimali di PIL

:
13 Dicembre 2014

La situazione del settore elettrico viene fotografata da Terna in un rapporto mensile.

Il rapporto di novembre, appena pubblicato, conferma un calo di più del 3% su base annua e che importiamo quasi un quinto dell’energia che consumiamo. 

Uno degli indicatori più attendibili dello stato economico di una nazione è il consumo di energia elettrica e di fronte a un dato così chiaro, le discussioni sui decimali di PIL sono del tutto inutili.

I dati storici mostrano che abbiamo voluto incentivare le energie rinnovabili e abbiamo ucciso il settore termoelettrico.

Con il risultato che i consumatori pagano uno sproposito sia le rinnovabili che le centrali ferme.

Non solo importiamo gas e petrolio, ai quali si fa riferimento quando si parla di bolletta energetica nazionale, ma anche una notevole quantità  di energia elettrica, che i paesi vicini producono ad un prezzo minore del nostro. (ndr. le note in calce di pag. 5 del rapporto di Terna traggono in evidente inganno)

E va ancora bene, perché se consentissimo il prezzi negativi dell’energia,libera di fluttuare in tutta Europa, ne importeremmo ancora di più o se riuscissimo a mandare in Germania, quella prodotta in Puglia con il sole, potremmo migliorare i conti.  

http://edoardobeltrame.com/2014/09/20/gli-ingordi-e-il-prezzo-negativo-dellenergia-elettrica/      

TAG: bolletta energetica, bollette, consumi energia, PIL, recessione, terna
CAT: macroeconomia

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...