Addio a Paolo Bianco, il medico che contro Stamina ci mise la faccia
Di Paolo Bianco ricorderò molte cose. Era un personaggio che poteva apparire burbero sulle prime, e forse desiderava esserlo. Poi si apriva e, oltre ad essere simpatico, era estremamente umano. Lo capii molto bene un pomeriggio durante una tavola rotonda al congresso di Famiglie Sma: lui a quei bambini, a quei ragazzi colpiti dalla terribile malattia che veniva tirata per la giacchetta da Vannoni e co ci teneva. Non lo diceva a parole: era il suo modo di esserci a dirlo.
Paolo Bianco, scienziato italiano, uno di quelli che si esposero sulla vicenda Stamina è morto oggi. Lo hanno trovato lì, nel suo studio, a lavorare. Aveva sempre molto da fare, eppure, in quei mesi folli e tragici non si risparmiò nel dire il proprio no all’intruglio vannoniano. Si espose con una lunga lettera di risposta a Celentano dalle stesse colonne del Corriere della sera, venne minacciato. A molti non andava a genio: dicevano che era un folle, un megalomane. Irrascibile. Si arrabbiò più di una volta, prendendosela con i giornalisti. Una volta si arrabbiò anche con me per un problema di fonti. Ma poi, quando capì che io mi ero comportata correttamente ammise che ero una delle poche con cui aveva piacere di parlare. Una volta facemmo una chiacchierata musicale sulla comune passione per Springsteen. Entrambi apprezzavamo la grande carica umana del musicista del New Jersey.
Se le persone che se ne vanno ci lasciano in consegna un testimone di certo quello di Bianco è il coraggio di metterci la faccia per testimoniare la verità.
Nessun commento
Devi fare per commentare, è semplice e veloce.