La guerra dichiarata dai sauditi al Qatar si combatte nel cuore d’Europa
Un giornalista di “Le Figarò”, Georges Malbrunot; un semisconosciuto free-lance locale che vive a Ginevra; un partner del presidente egiziano Al-Sisi e diversi ex giornalisti e strane società senza trasparenza, sono al centro di un complotto mediatico, finanziato dai Sauditi e dagli Emirati Arabi Uniti
Il nome “Global Watch Analysis”[1], nato meno di un anno fa, parrebbe quello di una ONG che segue i movimenti geopolitici del pianeta e scruta nei cambiamenti in seno ai popoli, ai loro governi ed alle loro economie. Vi sbagliate: è solo uno dei nomi di un gruppo, formato da non più di una dozzina di persone, uniti da un unico scopo: denigrare il Qatar e dare l’impressione che questo staterello, circondato dal Golfo Persico e dall’Arabia Saudita, più piccolo dell’Abruzzo, con la metà degli abitanti di Roma, sia l’epicentro della jihad mondiale e finanzi gran parte degli attentati di matrice islamica in Europa ed altrove[2].
Lo dirigono: un giornalista free-lance che scrive sulla stampa locale della Svizzera Romanda, sotto inchiesta per la falsificazione di documenti[3]; un parlamentare egiziano[4] fedele al regime di Al-Sisi[5]; un giornalista di “France 24” licenziato per le sue trasmissioni antisemitiche[6] ed a favore della jihad[7]; due giornalisti francesi, la cui reputazione si basa sul fatto di essere stati rapiti durante l’invasione americana dell’Iraq, nel 2004[8]; e l’ex capo di uno dei due giornalisti – licenziato per aver diffamato diverse persone nelle sue trasmissioni[9]. Il tutto amministrato da alcuni avvocati d’affari inglesi[10] e finanziato dalla Arab Center for Journalism Plc Cairo[11], che dal nome sembra un’istituzione culturale, ma è invece una holding finanziaria controllata e sovvenzionata, al 100%, dal Governo degli Emirati Arabi Uniti[12].
Il motivo della campagna è chiaro: nel corso degli anni, il Qatar si è dimostrato un alleato leale dell’Occidente, una monarchia illuminata che ha preparato con anni di anticipo lo sviluppo economico in previsione della fine dell’era del petrolio, il fautore di un Islam integrato tra le altre religioni, e lo sponsor di una serie interminabile di progetti umanitari, la maggior parte dei quali sotto l’egida dell’UNICEF e della FAO, che spendono ogni anno alcuni miliardi di dollari in acqua potabile, cibo, medicine e macchinari per le zone più povere del pianeta. Non è tutto. Con grande intelligenza, il Qatar, attraverso la QIA (Qatar Investment Authority), sovvenziona l’organizzazione di grandi eventi sportivi e culturali di rilevanza globale, come il più grande Museo d’Arte Moderna del pianeta, la Coppa del Mondo di calcio, di atletica leggera e di tantissimi altri sport, un Gran Premio di Formula 1. Ha comprato il Paris St. Germain, trasformandolo in una delle squadre di calcio più forti d’Europa, e sponsorizza altri club, come la Roma, che hanno centinaia di migliaia di tifosi, non solo in Occidente. Un modo di fare propaganda che ha un grande successo, molto più di quello dell’alleanza wahhabita (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman) o dell’Iran – tutti paesi che investono in alleanze militari, raramente in immagine pubblica, ed il cui atteggiamento nei confronti del terrorismo è spesso ambiguo.
“Qatar Papers”
La scoperta di questa lobby è avvenuta grazie alla pubblicazione, in Francia, di un libro intitolato “Qatar Papers”[13], e che contiene una libera interpretazione di tantissimo materiale contabile originale sottratto, probabilmente da un impiegato infedele, o da qualche servizio segreto, all’organizzazione più importante dell’aiuto umanitario di Doha, la QCF Qatar Charity Foundation[14]. Nel libro si documentano spese (che assommano a circa il 5% delle spese di QCF ogni anno[15]) per il sostegno di moltissime moschee e centri islamici disseminati per il territorio dell’Unione Europea, del Regno Unito e della Svizzera[16]. Tutte cose che si potevano evincere anche dal materiale disponibile online sulla pagina di QCF. Ma nel libro vengono spiegate così: ogni Euro dato ad una moschea è, indirettamente, un Euro per la jihad[17].
Non è la prima volta che i due autori del libro, il reporter di “Le Figarò” Georges Malbrunot e l’inviato di “Radio France International” Christian Chesnot, pubblicano libri che attaccano frontalmente il Qatar e ne denunciano i lobbyisti francesi. La volta precedente, quando hanno pubblicato “I nostri cari emiri”[18], se la sono presa anche con la sinistra parlamentare francese, finché una delle personalità menzionate, il Senatore Alexis Bachelay, li ha denunciati per diffamazione ed ha vinto contro gli autori sia una causa civile[19] che una causa penale[20]. Georges Malbrunot ha anche scritto un libro a quattro mani con Nasser Al-Bahri[21], un assassino di Al Qaeda, autista e guardaspalle di Osama Bin Laden, soprannominato Abu Jandal – il Padre della Morte[22].
Per far vendere il nuovo libro ed usarlo a fini propagandistici, stavolta, i nemici del Qatar hanno costruito una “macchina del fango” globale, ed hanno iniziato a sostenere Malbrunot invitandolo a conferenze e talk-shows, facendogli dirigere (tra l’altro) una sessione del Saudi Media Forum[23] nel quale, il 3 dicembre del 2019, davanti a tutti i pezzi grossi della famiglia reale saudita[24], che lo hanno pagato per intervenire, Malbrunot ha sostenuto che noi Europei esageriamo quando parliamo di terrorismo islamico e dovremmo darci la pena di conoscere meglio la cultura e lo stile di vita dei Paesi del Medio Oriente[25].
Le crociere stupefacenti
Malbrunot ha inventato diversi motivi per far fruttare economicamente la propria carriera, il cui successo è iniziato nel 2004, quando, insieme al co-autore Christian Chesnot, venne rapito vicino a Najaf (Nord Iraq) e tenuto prigioniero per circa quattro mesi, per poi essere rilasciato senza un graffio (i due raccontano di aver vissuto in una stanza grande, con bagno e doccia, di aver mangiato bene e di aver guardato ogni giorno la TV insieme ai rapitori[26]) e senza riscatto[27]. Su chi abbia operato il rapimento ci sono diverse versioni, in questo contesto non serve dibatterle. Sta di fatto che i due giornalisti, poco dopo il ritorno a casa, hanno iniziato a pubblicare libri, il primo dei quali intitolato “Memoria d’ostaggi” [28], e che per loro il presidente siriano Bashar Al Assad è una persona per bene[29] – tant’è vero che Assad, negli ultimi anni, gli ha dato diverse interviste esclusive e lo ha anche chiamato in causa per mandare messaggi ai politici francesi[30].
Qualche anno fa un amico e collega di Malbrunot, il responsabile dell’organizzazione degli eventi di “Le Figarò” [31], Lionel Rabiet, ha lasciato il giornale ed ha fondato una società, la Croisières d’Exception Sarl Paris[32], che dal 2012[33] avrebbe venduto crociere con l’ospite (Malbrunot) negli Emirati Arabi ed in Arabia Saudita[34]: 12 giorni per 4490 Euro a testa[35]. La società dichiarava un fatturato superiore ai 10 milioni di Euro all’anno prima ancora che ci fosse stata la prima crociera, partita nel gennaio del 2019[36]. Da allora il fatturato è cresciuto di altri 4 milioni[37]. Nei documenti ufficiali non viene data alcuna spiegazione di come sia avvenuto questo miracolo. Rabiet sostiene di essere anche l’editore di un trimestrale, “Croisières” [38]: ma di questa rivista è uscito solo il Numero 0, nel 2017, e poi più nulla, e comunque in nome e per conto di un’altra società, sempre controllata da Rabiet, la Ojade Edition Sarl Paris[39], e quindi non può aver contribuito in alcun modo al fatturato della società che vende crociere.
Ian Hamel e Global Watch Analysis
In previsione dei possibili guai giudiziari del nuovo libro, i sostenitori della battaglia di Malbrunot contro il Qatar hanno agito subito. Per prima cosa, hanno curato la pubblicazione della versione inglese del libro – perché in Francia amici e nemici del Qatar si fronteggiano, anche nelle lobbies parlamentari, fin dai tempi della guerra in Iraq. Ma la vera partita si gioca a Londra, dove la presenza del Qatar è strutturata e c’è il Nectar Trust, una fondazione comune tra gli ambienti governativi di Doha e la dirigenza della Fratellanza Musulmana[40], che è l’altro obiettivo della guerra dichiarata da GWA Global Watch Analysis[41] ed i suoi sponsor ufficiali – l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
GWA è una società registrata a Parigi[42], che gestisce un portale web, dedicato soprattutto alla lotta contro il Qatar, e che è strettamente collegato[43] con il CEMO Centre d’Etudes du Moyen Orient[44], un’altra società registrata in Francia, anch’essa intestataria di portali web molto strutturati[45], nata in Egitto sotto l’egida del presidente Al-Sisi[46] e diretta da uno dei suoi più fedeli colleghi di partito, Abdelraheem Ali, che dopo la pubblicazione di “Qatar Papers” ha spostato il proprio domicilio e la sua organizzazione dall’Egitto alla Francia[47] ed ha messo insieme uno staff che lavora a tempo pieno[48], coordinato da Atmane Tazaghart, i suoi familiari, ed una squadra di ex giornalisti francesi, tutti licenziati (Tazaghart per primo[49]) per antisemitismo o per aver falsificato documenti.
Lo staff è guidato da un free-lance, lo svizzero Ian Hamel, che è il principale autore dei post dei portali web della CEMO[50], e di una biografia del leader della Fratellanza Musulmana Tariq Ramadan[51], un libro che è sotto inchiesta in Svizzera con l’accusa di diffamazione e falsificazione di documenti[52]. GWA e CEMO conducono una campagna imponente, fatta di conferenze stampa, di filmati sul web, di incontri con Marine Le Pen ed altri politici della destra francese[53] – il cui obiettivo è promuovere, soprattutto nel mondo anglosassone, il libro “Qatar Papers” e la relativa campagna denigratoria contro il governo di Doha[54].
L’editore segreto
E qui inizia un’altra storia impapocchiata di nessuna trasparenza. Chi pubblica la versione ufficiale inglese di “Qatar Papers”? Sulle pagine di copertina c’è scritto Global Watch Analysis[55], ma questo non può essere, perché si tratta non di un editore inglese, ma di una società francese, la GWA Global Watch Analysis Sarl Paris[56]. Accanto al nome della GWA appare il nome di una vera società editrice, la Averroés et Cie. Sarl Paris[57] – una società fondata nel 1998 da alcuni membri di spicco del partito comunista tunisino[58], che aveva comprato a Parigi una libreria. Questa libreria esiste ancora, ed appartiene ad una attivista femminista tunisina in Francia di grande reputazione[59]. Ma quella è la libreria. La società non presenta bilanci fin dal 2004[60], e quindi dovrebbe essere liquidata. Ma qualcuno l’ha rilevata e ne ha spostato la sede in un centro islamico parigino[61]. Per sapere chi sia bisogna attendere giugno, quando i nuovi proprietari saranno costretti a deporre i nuovi atti legali. In ogni caso, nemmeno Averroés et Cie. Sarl può pubblicare in Inghilterra.
GWA fa saltar fuori un nuovo nome, la Countries Report Publishing Ltd. London, che è l’azienda che registra ufficialmente il numero ISBN, necessario perché una pubblicazione sia legale[62]. Chi è il proprietario di questa società, fondata nel 2008, e che è inattiva da oltre tre anni[63]? Non si sa. Si sa che è azionista della GWA, ma ha un amministratore fiduciario che non dichiara chi sia il suo cliente[64]. La società è stata fondata[65] da un ex bodyguard e cameriere[66], che poi ha fatto inspiegabilmente carriera come gestore patrimoniale di clienti mediorientali, ed ha lasciato la Countries Report Publishing[67]. Il fiduciario che ne ha preso il posto si chiama Thomas E. Ashman[68], il cui nome era diventato pubblico per il suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers[69], e che conta moltissimi clienti con un passato controverso e forti legami con l’Arabia Saudita.
Quanto ai ricavi di questa azienda e del libro, non sono stati resi pubblici. Tutta l’attività di CEMO, di GWA e delle aziende collegate, resta misteriosa. L’unica cosa che si sa è che continua ad attaccare l’unico grande nemico, ed a cercare di destabilizzare le moschee collegate alle charities sostenute da QCF – una cosa che le polizie di Italia, Francia e Germania considerano gravissima e foriera di grossi rischi per le possibili infiltrazioni di elementi provenienti non dal Qatar, ma dalle organizzazioni fondamentaliste.
[1] https://global-watch-analysis.com/?lang=en
[2] https://global-watch-analysis.com/nouvelles-revelations-sur-la-qatar-connexion/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/cinq-membres-de-la-famille-princiere-qatarie-impliques-dans-le-financement-du-terrorisme/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/loccident-face-au-casse-tete-qatari-tamim-sur-les-pas-de-saddam-hussein/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/category/confidential/page/5/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/english-padnos-qatar-used-me-to-finance-al-qaeda/?lang=en
[3] https://www.reveilcitoyenmedia.com/post/ian-hamel-fait-face-%C3%A0-la-justice-helv%C3%A9tique-pour-avoir-diffam%C3%A9-et-calomni%C3%A9-tariq-ramadan
[4] https://www.linkedin.com/in/abdelrahim-ali-6004b6174/?originalSubdomain=fr
[5] https://egypt.mom-rsf.org/en/media/detail/outlet/al-bawaba-news/
[6] Report on Global Watch Analysis, pages 4-5
[7] https://fr.timesofisrael.com/le-redacteur-en-chef-de-france-24-en-arabe-suspendu-de-ses-fonctions/
[8] https://www.lefigaro.fr/international/2010/09/22/01003-20100922ARTFIG00419-perpetuite-pour-les-ravisseurs-de-malbrunot-et-chesnot.php
[9] https://fr.wikipedia.org/wiki/Richard_Lab%C3%A9vi%C3%A8re
[10] European Sanctions Ltd. Birmingham
[11] https://www.theportal-center.com/contact-us/ ; https://www.albawabaeg.com/about/
[12] https://egypt.mom-rsf.org/en/owners/companies/detail/company/company/show/the-arab-center-for-journalism/
[13] https://www.rizzolilibri.it/libri/qatar-papers/
[14] https://www.rizzolilibri.it/libri/qatar-papers/
[15] https://www.qcharity.org/en/qa/media/electronicbooks?type=74&view=FinancialTransparency
[16] https://www.rizzolilibri.it/libri/qatar-papers/
[17] https://www.libreriauniversitaria.it/qatar-papers-libro-nero-islam/libro/9788817143028
[18] https://www.amazon.it/Nos-tr%C3%A8s-chers-%C3%A9mirs-Sont-ils/dp/2749924871/ref=sr_1_9?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=malbrunot+chesnot&qid=1589572921&sr=8-9
[19] 2019.10.22 Bachelay vs. Malbrunot et alii
[20] 2019.06.15 Bachelay vs. Malbrunot et alii
[21] https://www.amazon.it/Guarding-bin-Laden-Life-al-Qaeda/dp/0956247369/ref=sr_1_5?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=malbrunot&qid=1589573159&sr=8-5
[22] https://www.bbc.com/news/world-middle-east-35187903
[23] https://saudimf.com/en/news/details/197.html
[24] https://www.leaders-mena.com/saudi-media-forum-kicks-off-in-riyadh-with-presence-of-more-than-1000-journalists/
[25] https://www.arabnews.com/node/1593791/media
[26]https://www.lorientlejour.com/article/487652/Le_compagnon_de_captivite_des_deux_journalistes_francais_a_donne_hier_une_conference_de_presseGeorges_Malbrunot_et_Christian_Chesnotsont_en_securite%252.html
[27] https://calmann-levy.fr/livre/memoires-dotages-9782702135976
[28] https://calmann-levy.fr/livre/memoires-dotages-9782702135976
[29] https://www.polisblog.it/post/149067/bashar-al-assad-intervistato-da-le-figaro-minacce-alloccidente;
[30] https://www.youtube.com/watch?v=AGHTgwATs4E; https://blog.lefigaro.fr/malbrunot/2010/12/bashar-al-assad-a-paris-le-9-d.html; https://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=218995955&t=1586838680881
[31] https://www.cbnews.fr/medias/image-lionel-rabiet-quitte-figaro-1887
[32] https://www.croisieres-exception.fr/intervenants/292-georges-malbrunot
[33] https://www.bodacc.fr/annonce/detail-annonce/A/20120232/1474
[34] https://www.croisieres-exception.fr/intervenants/292-georges-malbrunot
[35] https://www.croisieres-exception.fr/intervenants/292-georges-malbrunot ; https://www.webcroisieres.com/cmp-676-croisieres-d-exception
[36] Croisères d’Exception Sarl Paris
[37] https://www.lechotouristique.com/article/lionel-rabiet-croisieres-dexception-les-agences-deviennent-importantes
[38] http://www.direct-editeurs.fr/magazine/12026_croisieres_1;jsessionid=B58D41677F080C9DE1056133986176BF
[39] https://www.infogreffe.fr/entreprise-societe/828727545-ojade-editions-750117B08018/actes-deposes.html?typeProduitOnglet=EXTRAIT&afficherretour=true
[40] https://global-watch-analysis.com/nouvelles-revelations-sur-la-corruption-politique-et-sportive/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/cinq-membres-de-la-famille-princiere-qatarie-impliques-dans-le-financement-du-terrorisme/?lang=en
[41] https://global-watch-analysis.com/freres-musulman-un-peril-europeen/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/freres-musulmans-et-pasdaran-iraniens-une-alliance-secrete/?lang=en ; https://global-watch-analysis.com/abdul-rahman-al-suwaidi-35-ans-dans-lenfer-des-freres-musulmans-part-1-5/?lang=en
[42] https://global-watch-analysis.com/qui-sommes-nous/?lang=en
[43] Le due società hanno lo stesso staff
[44] Centre des Études du Moyen-Orient Sarl Paris ; Centre des Études du Moyen-Orient Sarl Paris Bilan
[45] https://www.lareference-paris.com/list/7 ; https://www.theportal-center.com
[46] https://egypt.mom-rsf.org/en/media/detail/outlet/al-bawaba-news/
[47] https://www.linkedin.com/in/abdelrahim-ali-6004b6174/?originalSubdomain=fr
[48] https://global-watch-analysis.com/qui-sommes-nous/?lang=en
[49] https://fr.timesofisrael.com/le-redacteur-en-chef-de-france-24-en-arabe-suspendu-de-ses-fonctions/
[50] http://www.leportail-centre.fr/2018/02/17/lecrivain-ian-hamel-certaines-banques-facilitent-le-financement-du-terrorisme/ ; http://www.leportail-centre.fr/2018/10/04/lessentiel-dans-un-entretien-avec-abdelrahim-ali-directeur-general-du-centre-des-etudes-du-moyen-orient/
[51] https://editions.flammarion.com/Catalogue/hors-collection/tariq-ramadan
[52] https://www.reveilcitoyenmedia.com/post/ian-hamel-fait-face-%C3%A0-la-justice-helv%C3%A9tique-pour-avoir-diffam%C3%A9-et-calomni%C3%A9-tariq-ramadan
[53] http://www.leportail-centre.fr/2018/06/04/marine-le-pen-defend-avec-acharnement-abdelrahim-ali-contre-des-allegations-infondees/ ; http://www.leportail-centre.fr/2018/05/25/marine-le-pen-et-abdelrahim-ali-devoilent-dans-une-conference-devant-le-parlement-francais-le-danger-du-qatar-et-des-freres-musulmans/
[54] http://www.leportail-centre.fr/2020/04/10/cest-ainsi-que-le-qatar-aide-les-chebabsmudjahidines-en-somalie/ ; http://www.leportail-centre.fr/2020/04/09/les-obligations-bancaires-un-espoir-vain-auquel-saccroche-le-qatar-apres-leffondrement-de-son-economie/ ; http://www.leportail-centre.fr/2020/04/08/leconomie-qatarie-agonise/ ; http://www.leportail-centre.fr/2020/04/08/la-zone-industrielle-de-doha-un-foyer-de-propagation-du-coronavirus-qui-menace-deffondrement-les-investissements-au-qatar/
[55] Christian Chesnot and Georges Malbrunot, “Qatar Papers: How Doha finances the Muslim Brotherhood in Europe”. Global Watch Analysis / Averroes & Cie., London 2019, page 2
[56] https://www.bodacc.fr/annonce/detail-annonce/A/20190209/1973
[57] Christian Chesnot and Georges Malbrunot, “Qatar Papers: How Doha finances the Muslim Brotherhood in Europe”. Global Watch Analysis / Averroes & Cie., London 2019, page 2
[58] 2004.09.03 Averroe & Cie. Sarl Paris
[59] https://es.foursquare.com/v/librairie-averroes/4f0444677ee579338f9cacd4
[60] https://www.infogreffe.fr/entreprise-societe/418502993-averroes-cie-750198B066930000/actes-deposes.html?typeProduitOnglet=EXTRAIT&afficherretour=true
[61] 2019.07.02 Averroe & Cie. Sarl Paris
[62] Christian Chesnot and Georges Malbrunot, “Qatar Papers: How Doha finances the Muslim Brotherhood in Europe”. Global Watch Analysis / Averroes & Cie., London 2019, page 2;
[63] 2008.11.04 Countries Reports Publishing Ltd. London
[64] 2020.01.01 Countries Reports Publishing Ltd. London
[65] 2008.11.04 Countries Reports Publishing Ltd. London
[66] https://careers.davidlloyd.co.uk/
[67] https://www.linkedin.com/in/gethin-webb-b7772617/?originalSubdomain=ch;
[68] 2020.01.01 Countries Reports Publishing Ltd. London
[69] https://www.icij.org/investigations/panama-papers/video/
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