Mancano pochi minuti all’una del mattino, quando nella sala stampa della Lega arriva Giancarlo Giorgetti. “Una vittoria storica, prendiamo voti dal Nord al sud”.
La Lega, in questo momento sono 1.30 del mattino, dopo la seconda proiezione, viene data al 15.8% molto sopra Forza Italia ferma al 14.4% Un sorpasso netto malgrado il diretto impegno di Silvio Berlusconi che per la prima volta si vedrebbe ( il condizionale è d’obbligo) superato all’interno della sua coalizione dopo oltre vent’anni di egemonia. Il dato politico resta però la netta affermazione dei Cinque Stelle che sfondano il 31% e da soli ottengono di più di Lega e Forza Italia insieme. Il secondo dato politico è la netta sconfitta del Pd che rispetto alla Lega sta di poco sopra. In questo momento tra i 2 e i 3 percentuali. Fantascienza fino a un anno fa. L’altro dato politico rilevante è la sostanziale ingovernabilità che si è venuta a creare non avendo nessuna coalizione raggiunto il 40%. Confermandosi questi dati – con il centrodestra al 36 e il centrosinistra di poco sopra 25%, un mandato esplorativo a Di Maio è difficile che venga negato da Mattarella al leader dei Cinque Stelle. Pur tuttavia è difficile immaginare che Salvini e Di Maio governino insieme considerato che uno – Di Maio – ha il doppio dei voti dell’altro. Il che significa la sostanziale ingovernabilità. Posto che con questa legge elettorale o è zuppa o è pan bagnato: o la diade Berlusconi Renzi più cespugli vari, o la diade Di Maio Salvini. Ha vinto “l’onestà-onestà”. Adesso viene il difficile. Dimostrare che onestà corrisponde a capacità. Di governare.
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