Una sinfonia al pianoforte

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13 Dicembre 2019

Con ritardo mi occupo di un interessante concerto tenutosi al Teatro di Villa Torlonia, per la stagione di Roma Tre Orchestra, domenica 8 dicembre. Il duo pianistico Labor Limae, i giovani pianisti Andrea Feroci e Francesco Micozzi, ha interpretato la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler trascritta per pianoforte a quattro mani da Otto Singer jr., applauditissimo, alla fine dell’esecuzione. Giustamente, non solo per l’immane fatica, ma per l’intelligenza dell’interpretazione. Era, prima dell’invenzione de grammofono, e anche oltre, una pratica assai diffusa, quella di suonarsi a casa il repertorio sinfonico trascritto per pianoforte.

L’ho fatto anche io, nei miei anni giovanili. Ricordo con gratitudine e affetto una dolce, simpatica signora viennese che viveva a Fiume, che tutti chiamavano Tante Zerline, Zia Zerlina – e il nome dice tutto sull’amore della sua famiglia per la musica – con la quale suonavamo insieme, oltre alle sonate di Mozart, alla musica di Schubert, anche le sinfonie di Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert e, soprattutto, Schumann, il compositore da lei preferito. Ma anche Johann Strauss e Lehár. In Italia l’esperienza del repertorio sinfonico e operistico passava, invece, soprattutto attraverso le prestazioni delle bande musicali. Non mancavano, tuttavia, anche esperienze come quella delle borghesie tedesca, ungherese e inglese. In Ungheria, anzi, come mi disse una volta Pressburger, il pianoforte non era difficile vederlo anche nella casa di un contadino. Gli stessi compositori, fino al Novecento inoltrato, facevano sentire le proprie nuove composizioni suonandole al pianoforte. Altro fatto è suonare queste trascrizioni in concerto. E non è affatto un’esperienza da trascurare o da sottovalutare, con disprezzo snobistico. Ci sono pianisti, per esempio, che suonano in concerto le bellissime trascrizioni lisztiane delle sinfonie di Beethoven.

Ma veniamo al concerto dell’Immacolata, al Teatro di Villa Torlonia. La Quinta Sinfonia di Mahler è una partitura assai complessa, più complessa perfino delle quattro sinfonie precedenti, che pure non sono semplici. Rinuncia, come la Prima, e poi come le due seguenti, Sesta e Settima, e la Nona, all’intervento della voce. Ma in compenso gioca molto sulla varietà dei timbri strumentali. La fantasia musicale mahleriana è fondamentalmente contrappuntistica e pensa contrappuntisticamente anche la strumentazione, che non è pertanto solo una veste sinfonica dell’invenzione musicale, ma una vera e propria immaginazione della musica attraverso la combinazione contrappuntistica dei timbri strumentali dell’orchestra. Cambiando strumento una melodia può cambiare totalmente di carattere. E questo, al pianoforte è irrealizzabile. In compenso il pianoforte esalta il lavoro contrappuntistico della scrittura musicale. Proprio perché operata su un unico strumento, la combinazione contrappuntistica delle voci, che affidata agli strumenti dell’orchestra poteva apparire colore caratteristico, estrosità pittorica, si rivela invece come l’asse portante dell’invenzione. E proprio questo i due bravissimi giovani ci hanno restituito: l’intricata intelaiatura contrappuntistica della partitura sinfonica.

Il successo non poteva mancare, il pubblico ha superato l’ora e un quarto circa dell’esecuzione pianistica di una sinfonia senza battere ciglio, conquistato, affascinato, commosso. Capolavori a domicilio, s’intitola la rassegna di musiche sinfoniche trascritte per pianoforte. Un’esperienza istruttiva. E adesso, che mi venga qualcuno a dire che la musica è frutto di un’ispirazione segreta, invece che il capillare lavoro di scrittura che è, come per qualsiasi arte, del resto, l’ispirazione può dare, come dice Baudelaire, l’idea di partenza, ma tutto il resto è lavoro, paziente, faticosissimo, tenace lavoro.

ROMA TRE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

romatreorchestra

Teatro di Villa Torlonia

Duo Labor Limae

Andrea Feroci, Francesco Micozzi

pianoforte a quattro mani

Gustav Mahler, Quinta Sinfonia trascritta per pianoforte a quattro mani da Otto Singer jr

Domenica 8 dicembre 2019

TAG: Musica
CAT: Musica classica

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