Civello e Karima, i colori del jazz italiano sul palco del Pavilion di Milano
Si dice, non senza una certa dose di ragione, che sia impossibile provare a rendere con parole le tante sfumature della musica. Non saremo certo noi a smentire questo assunto, ma non c’è dubbio che ci siano musiche che suggeriscono immagini suggestive, ad esempio l’esplosione di colori che rappresenta al meglio le serate dedicate al jazz italiano dell’autunno musicale all’UniCredit Pavilion di Milano.
Qualcosa di più dei soli, pur meravigliosi, colori dell’autunno, ma un affresco iridescente che racconta le tante sfumature che gli artisti coinvolti sanno suscitare in chi li ascolta.
Partita sotto i migliori auspici, con i concerti di Danilo Rea e di Fabrizio Bosso, rispettivamente impegnati con il repertorio di Beatles e Rolling Stones (il pianista romano è da anni un formidabile ponte in grado di collegare con classe il linguaggio del jazz con quello della musica rock e pop) e con un omaggio a Duke Ellington, la rassegna prosegue ora con due voci femminili, quelle di Chiara Civello e di Karima.
Destino curioso – e lusinghiero – quello di Chiara Civello, cantante e autrice che ha trovato un importante successo negli Stati Uniti prima ancora di farsi conoscere e apprezzare in Italia.
Erano i primi anni Duemila, era il periodo in cui usciva il suo primo album, Last Quarter Moon, prodotto da Russ Titelman e impreziosito da una canzone scritta per lei nientemeno che da Burt Bacharach.
Sono passati dieci anni, la Civello ha esplorato mondi ed esperienze differenti (dal Brasile alla partecipazione al Festival di Sanremo), ma il feeling con gli States non sembra essere diminuito, come testimonia l’affetto che il pubblico del raffinato Joe’s Pub ha riservato recentemente al concerto in cui la musicista romana ha presentato i brani del disco Canzoni, uscito lo scorso anno con la produzione, sempre luccicante di suoni soul e di raffinati archi, di Nicola Conte.
Canzoni, lo dice il titolo stesso, è una raccolta di celebri temi della musica italiana, firmati da nomi molto amati come Battisti, Capossela, Paolo Conte, Sergio Endrigo, ma anche Vasco Rossi, Fred Buscaglione o i Negramaro, con ospiti prestigiosi come Gilberto Gil, Esperanza Spalding o Chico Buarque.
Sul palco dell’UniCredit Pavilion la Civello salirà il 13 e il 14 novembre, per due serate che si annunciano speciali, in particolare perché nella prima parte del concerto l’artista sarà da sola sul palco, dove canterà alcune tra le canzoni più rappresentative della sua carriera, mentre nella seconda parte presenterà il repertorio del disco Canzoni accompagnata dal Nicola Conte Combo e con l’apporto dell’Orchestra Filarmonica Italiana.
Con il concerto di Karima – martedì 1 dicembre – si entrerà poi già in mood festivo: la cantante italo-algerina rileggerà alcune delle più celebri canzoni natalizie a suon di jazz, accompagnata da un eccellente trio con Dado Moroni al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.
Voce che ha trovato una sua popolarità grazie a talent show come Amici e da una forte presenza televisiva– ma accomunata alla Civello dalla partecipazione a Sanremo e dal feeling con la musica di Bacharach – Karima è artista potente ed eclettica in grado di arrivare anche a un pubblico più ampio di quello tradizionalmente legato al jazz. Davvero molti i colori di questi concerti al Pavilion, tra immediatezza ed esclusività, sempre all’insegna della qualità.
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In copertina, Chiara Civello in concerto (foto di Scott Schram, CC, tratta da Flickr)
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