La musica bisestile. Giorno 171. Soulwax

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29 Novembre 2018

Con gli anni hanno scelto una facile fama con della musica trance, con un’elettronica spinta e plastificata, ma all’inizio i Soulwax erano una straordinaria band di folk-rock europeo, a metà tra la scuola svedese e quella francese…

 

MUCH AGAINST EVERYONE’S ADVICE

 

Kerstin ed io andammo a vederli a Berna, alla Reithalle. Conoscevamo bene il disco appena uscito, eravamo curiosi di vedere se dal vivo potessero mantenere la pressione e la ricercatezza nei dettagli che erano nel disco. Sì, erano altrettanto bravi. Al concerto eravamo in pochissimi, una deludente grande sala quasi vuota, ed i ragazzi della band, alla fine, presero a litigare tra loro, e finirono a schiaffi.

“Much against everyone’s advice”, 1998

Erano tutti innamorati della tastierista che, a sua volta, era innamorata di uno che con la musica non c’entrava nulla. Ed avevano paura di finire fuori dal programma statale di sovvenzionamento della cultura. Già, perché in Belgio, se si riesce ad entrare nel giro della musica professionale, come i famosi dEUS, lo Stato paga una borsa di studio a ciascun membro della band per tutto il periodo in cui il gruppo suona regolarmente in pubblico e registra un disco di nuovi materiali almeno ogni due anni.

Quella musica, veramente buona, che i Soulwax avevano iniziato a fare, sulla falsariga non solo di dEUS, ma anche di molte band scandinave e dei francesi di Dionysos, era, alla fine di quel decennio, la risposta europea al brit-pop, ed andava comunque per la maggiore. Rimanemmo a lungo a parlare insieme, e ci raccontarono che la casa discografica aveva messo a loro disposizione un nuovo produttore che veniva dalla musica tecno. Roba che a loro non piaceva, ovviamente.

Ed invece, negli anni successivi, Soulwax cambiò completamente, arrivò il successo, vent’anni dopo sono ancora lì che si battono per riuscire a pubblicare nuovo materiale, anche se la vena creativa si è da tempo estinta, come tutte le passioni di quando erano giovani. La sovvenzione statale, che allora ci sembrava una cosa meravigliosa, li ha trasformati in burocrati. Resta questo disco, davvero notevole, espressione di una direzione musicale che, nel frattempo, si è estinta.

 

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CAT: Musica

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