La musica bisestile. Giorno 214. The Stranglers

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20 Dicembre 2018

Dal punk fino ai confini della musica barocca. Una parte delle band inglesi degli anni 70, dopo che avevano incontrato la scena berlinese degli Einstürzende Neubauten, di Iggy Pop e David Bowie, hanno trovato una via del tutto diversa per fare musica

ALL LIVE AND ALL OF THE NIGHT

 

Io e Constantin siamo stati talmente amici da aver vissuto in simbiosi per almeno tre anni. Facevamo la fame. Ci battevamo per vincere una guerra all’interno di un settimanale, basata su una divisione fondamentale. Chi comandava voleva un quaderno che commentasse le notizie che gli altri avevano già dato. Noi volevamo un quotidiano che uscisse una volta a settimana con storie che nessuno avesse mai letto. Non solo nel giornalismo investigativo, ma anche nella cultura, nella politica, nell’economia. Per fare ciò ci sarebbe stato bisogno di un gruppo di giornalisti di grande esperienza e bravura, ed invece avevamo dei funzionari, il cui solo interesse era non perdere il posto di lavoro e non infastidire mai nessuno.

“All live and all of the night”, 1988

Semplicemente, costoro non erano nemmeno in grado di capire cosa volessimo fare noi, e quando, nella riunione del giovedì, proponevamo nuovi temi e nuovi punti di vista, la reazione era silenzio depresso e ringhioso. Ma noi avevamo l’un l’altro, passavamo la gran parte del tempo insieme, e di notte, quando la fame a volte ci teneva svegli, avevamo interminabili ed appassionate conversazioni sui temi più disparati, dalle donne alla letteratura, dalla crisi della finanza alla cecità della politica. Oppure giocavamo a Football Manager, e dopo un po’ parlavamo di calciatori virtuali come se fossero veri. Stavamo impazzendo.

I miei articoli erano grandi successi, ma portavano con sé anche cause per diffamazione e lunghe ed estenuanti battaglie legali. Oggi non sarei più in grado a reggere quella pressione, prima di tutto fisicamente. Constantin – tra le altre cose – scriveva una colonna settimanale, per cui venne più volte premiato, che era sul filo del rasoio tra sarcasmo, dibattito politico, critica di costume – e faceva veramente ridere, perché Constantin scrive tedesco come nessuno che io abbia mai conosciuto. Abitavamo insieme. Quando io, per disperazione, lasciai Zurigo per Lipsia, lui venne appresso a me, sicché io incontrati la mia seconda mogli, Kerstin, e lui divenne (per un breve periodo) il compagno della migliore amica di Kerstin.

Ed alla fine, dopo un anno a Lipsia e due ad Erfurt, tornammo a Zurigo, stavolta da vincitori – ma sempre odiati. Dal momento che, al giornale, godevamo di un palese ostracismo, e non volevamo che ci ascoltassero mentre telefonavamo per completare i nostri articoli, lavoravamo da casa. Abitavamo insieme. Lavoravamo insieme. Ed ascoltavamo insieme, tutto il giorno e, spesso, tutta la notte, gli Stranglers – specialmente questo disco dal vivo. Imparai ad amare questo rock elettronico, che oramai distava milioni di chilometri dal punk originario, che si estendeva dalla nostra canzone di immedesimazione (“No more heroes”) fino ad una bellissima cover dei Kinks (“All the day and all of the night”), in un tempo leggendario, che ricordiamo entrambi con una grande nostalgia.

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CAT: Musica

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