La musica bisestile. Giorno 271. Stan Getz & Astrud Gilberto

Lei regsitra una sola canzone, con una voce profonda e stonata. Quella canzone cambia tutto: la sua vita, la storia della musica grasiliana in Nordamerica, la vita di chi le sta intorno

GETZ / GILBERTO

João Gilberto ha una giovanissima moglie, stupenda e con una voce angelica. Lui, insieme a Jobim, Vinicius de Moraes e tutta quella scena di meravigliosi autori, ha inventato e sta affermando la bossanova. La nuova musica brasiliana si estende ovunque, ovunque ci sono musicisti, specie nel jazz, che vogliono imparare a suonarla, e c’è un pubblico immenso che è pronto ad amare queste nuove melodie e questi nuovi accordi disarmonici, così diversi da quelli semplici e lineari del blues. Nel 1963 João ed Astrud sono sposati da quattro anni, e lui, gelosissimo, se la porta ovunque, e quindi anche a New York, perché Stan Getz, uno dei più grandi sassofonisti della storia, è riuscito a firmare un contratto estremamente conveniente per un disco a due mani tra João Gilberto e Stan Getz.

“Getz – Gilberto”, 1964

In sala d’incisione, il produttore Creed Taylor e Monica, la moglie di Stan Getz, incoraggiano Astrud a tradurre i testi delle canzoni, perché, per il mercato americano, ci vogliono testi in inglese. Lei, che è bilingue, ci si mette di buona lena, e si rende conto che le cose non possono essere tradotte letteralmente e che devono essere interpretate. João fa una estrema fatica ad imparare, e si innervosisce molto, sicché, Creed Taylor incide una versione di Astrud, su cui João deve sovraincidere, come nel karaoke, il testo con le puntuature fatte da lei. La sera, a casa, Stan Getz e Monica Getz ascoltano le incisioni di Astrud. Ha una voce celestiale, leggermente stonata, ma incredibilmente sensuale, e quindi dicono che due canzoni verranno registrate in una versione mista, dapprima con la voce di João, in portoghese, e poi con quella di Astrud, in inglese.

Il musicista brasiliano va fuori di testa dalla rabbia e minacci di far saltare le registrazioni finali del disco. Un grave errore. Creed Taylor toglie la sua voce e fa uscire due duetti di Stan Getz ed Astrud Gilberto come un singolo. “The girl from Ipanema” vola al primo posto della hit parade USA nel giro di due settimane, João è costretto a scegliere: o abbozza, o se ne torna a casa ed il disco lo registra la moglie. Lui la minaccia. Lei presenta le carte per il divorzio, così che lui se ne torna in Brasile da solo, mentre il disco esce e diventa uno degli album più venduti dell’anno, e resterà il disco di bossanova più venduto della storia. Un disco intitolato a Stan Getz e João Gilberto, in cui Astrud canta due canzoni. Ma la vita del musicista brasiliano è spezzata.

Astrud non tornerà mai più, e sposerà un americano, tre anni dopo. Non solo. Non è mai divenuta una cantante professionista. Finché l’hype ha funzionato, lei ha continuato a cantare standards americani e brasiliani con Quincy Jones, Chet Baker, James Last, Gil Evans, Eumir Deodato, Antonio Carlos Jobim, George Harrison, George Michael. Sempre in modo sporadico, senza mai andare in tour, ma cantando solo in concerti speciali – lei continua a dire: non sono brava, e poi i miei bambini hanno bisogno di me. In questo modo Astrud è divenuta un’icona, una le cui incisioni sono rarissime, una donna che ha vinto un grammy, ma che è un’affermata scultrice, ed un’autrice che ha pubblicato libri rivoluzionare sull’educazione degli animali.

Da come scrivo si capisce che ne ho una grandissima stima. Sono convinto che la sua voce sia stata la chiave che ha permesso al mondo anglosassone di innamorarsi della bossanova, e questo, di per sé, sarebbe un merito imperituro. Ma adoro l’idea di questa giovane donna, sposata ad uno dei grandi idoli della musica brasiliana, che, ricattata, manda il macho a farsi friggere e resta in un paese straniero ad imparare una nuova vita, ripartendo da zero, godendo fino in fondo della chance che le aveva donato la vita.