La musica bisestile. Giorno 344 . Steely Dan

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23 Febbraio 2019

All’inizio degli anni 70, la musica americana inizia a cambiare, country e folk diventano pop jazzato e sofisticato

CAN’T BUY A THRILL

 

Donald Fagen e Walter Becker hanno avuto bisogno di molti anni prima di trovare qualcuno che credesse in ciò che volevano fare: prendere il blues bianco, quello di John Mayall, aggiungerci la musica West Coast alla Eagles, e suonare questo mix come lo suonerebbe una band di discomusic nera. Avevano scritto diverse canzoni, ma non le voleva ascoltare nessuno, e del resto loro stessi non sono musicisti particolarmente virtuosi, sono autodidatti come quasi tutti quelli di quella generazione di artisti americani.

“Can’t buy a thrill”, 1973

Sicché, dopo aver incontrato il noto produttore Gary Katz, andarono a stare a Los Angeles, vendettero le canzoni ad artisti già affermati (come Barbra Streisand), e si miseri a suonare jazz nei club, sotto il nome di Don Fagen Trio. Alla batteria c’era quello che poi diventerà un famoso attore, il comico Chevy Chase. Nel frattempo, Gary Katz faceva alcuni esperimenti, ad esempio usando David Palmer come cantante, ritenendo Donald Fagen un po’ troppo debole. Dopodiché fece un intero disco di materiali di Fagen e Becker e lo fece cantare a diversi cantanti, ma il risultato era sempre insoddisfacente.

Alla fine è stato Jeff “Skunk” Baxter a risolevere la questione. Jeff era uno dei migliori chitarristi country dell’epoca, suonava con i Doobie Brothers, aveva suonato anche con gli Spirit, e dopo la sua esperienza con Fagen e Becker suonerà nei dischi di tutti musicisti più famosi d’America (Eric Clapton, Bob Dylan, Joni Mitchell, Bryan Adams, Rod Stewart, e decine di altri), portando con sé un suono molto particolare. Ebbene, Jeff fece alcune prove con Fagen e Becker, e poi disse a Katz: le loro canzoni devono cantarle loro. Sono bravi, andrà benissimo. In questo momento nascono così gli Steely Dan, che in un mese registrano le migliori canzoni del repertorio di oltre dieci anni di sofferenza dei due autori – ed il risultato è unico, differente da ogni altra band che ci sia in circolazione, e la gente corre a comprare i dischi ed accorre a vederli dal vivo.

A mio parere, i dischi successivi, anche quelli che sono arrivati fino al numero 1 della hit parade, non sono belli come questo primo album. Anche perché Roger Nichols, un amico di Katz, ci lavorò talmente tanto, aggiungendo e togliendo suoni per notti intere, come nessuno fa mai, di regola. La favola degli Sttely Dan regge quasi un decennio, fin quando Nichols e Baxter si stufano e se ne vanno. Da soli, Fagen e Becker continuano, ma non valgono nemmeno la metà. Continuano a galleggiare, lo fanno tuttora, anche se Walter Becker è morto nel 2017. Ma il loro contributo alla storia della musica è enorme, perché senza di loro non avremmo avuto i Supertramp e molte altre band di rock jazzato, e forse anche cantautori come Billy Joel avrebbero suonato in modo differente.

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CAT: Musica

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