Sesta laurea, record per il funzionario che scoprì quella finta della Fedeli

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29 Luglio 2023

Il funzionario che pizzicò l’ex ministro dell’istruzione e dell’università, che nel curriculum ufficiale millantava un titolo di studio inesistente, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze della politica all’Università Vanvitelli di Napoli con la votazione di 110 e lode. Si tratta del suo sesto titolo accademico, conseguito in neanche quattro mesi. Ed è contemporaneamente dottorando di ricerca.

Dott. Amedeo Francesco Mosca, Afragola.

Martedì 25 luglio, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli (già Seconda Università degli Studi di Napoli) ha conferito al Dott. Amedeo Francesco Mosca, trentanovenne di Afragola, il suo sesto titolo accademico. Il plurilaureato, dipendente della Città metropolitana di Napoli appartenente all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione, ha difeso, in seduta pubblica presso il dipartimento di Scienze politiche Jean Monnet (sede di Caserta), la tesi di laurea magistrale in Princìpi e regole dell’amministrazione digitale dal titolo “Digitalizzazione, intelligenza artificiale e diritti di cittadinanza: aspetti e problemi”, di cui è relatore Laura Lamberti, professore associato di Diritto amministrativo presso il medesimo ateneo.

Al termine della discussione, Mosca è stato insignito della laurea magistrale in Scienze della politica, ma, prima di tagliare questo ennesimo traguardo, il funzionario aveva già conseguito, dopo il liceo classico a Frattamaggiore, ben cinque titoli universitari, tutti con il massimo dei voti, la lode e menzioni speciali delle commissioni variabili in funzione dell’ateneo: la laurea in Media e giornalismo Adriano Olivetti(Università di Firenze); la laurea in Scienze dell’amministrazione (Unitelma Sapienza Università di Roma); la laurea magistrale in Scienze economico-aziendali (Universitas Mercatorum, Roma); la laurea magistrale in Giurisprudenza (Università di Torino); il master in Management & e-governance per la pubblica amministrazione (Libera università mediterranea, Casamassima).

Ma il vero record sta nel tempo di conseguimento del titolo. il candidato aveva infatti richiesto l’ammissione al corso con abbreviazione della carriera e la delibera di dispensa di crediti gli era stata notificata il 10 febbraio, pertanto non aveva potuto fruire delle sessioni d’esame precedenti. Ciononostante, nel solo appello straordinario di marzo è riuscito a sostenere tutti gli esami rimanenti del primo e del secondo anno ad eccezione di uno da sei crediti, rimandato alla sessione estiva, a maggio. Ha cioè superato tutti gli esami in appena tre mesi, riuscendo a prenotare la discussione della tesi per la prima sessione utile dell’anno accademico e dunque dopo appena cinque mesi di corso. Grazie alla legge 33/2022, è contemporaneamente iscritto alla Università telematica internazionale Uninettuno, presso cui è dottorando di ricerca in Diritto ed economia della società digitale, indirizzo Intelligenza artificiale, governance e nuove tecnologie, il primo dottorato italiano in materia (altri due sono in corso di attivazione presso a Mercatorum e presso un consorzio di università con a capo la Sapienza per l’anno accademico 2023-2024).

In qualità di pubblico funzionario, Mosca ha aderito al progetto PA 110 & lode, promosso dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri al fine di promuovere l’upskilling e il reskilling dei dipendenti della pubblica amministrazione. Prima di essere collocato in congedo straordinario per il conseguimento del dottorato di ricerca, il funzionario ha maturato esperienze a tuttotondo in varie amministrazioni pubbliche statali, territoriali e autonome, spaziando in diversi comparti. Tra gli incarichi più prestigiosi, i comandi in qualità di esperto presso l’Automobile club d’Italia, in cui ha prestato servizio presso la struttura tecnica permanente di supporto all’Organismo indipendente di valutazione, e presso l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in cui si è occupato di amministrazione di aziende e beni mobili oggetto di confisca.

Il suo primo incarico nella PA è stato all’ufficio stampa dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, dove si distinse per aver scoperto che Valeria Fedeli, all’indomani della sua nomina a ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, millantava nel proprio curriculum depositato agli atti dell’ufficio una laurea inesistente, che non avrebbe mai peraltro potuto conseguire non essendo in possesso di un titolo finale di scuola secondaria superiore che permettesse di intraprendere un corso di studi universitario. Tale scoop, rimbalzato poi su varie testate giornalistiche, gli costò un procedimento disciplinare, poi conclusosi a suo favore.

In una delle sue tesi, il dottorissimo aveva previsto, con oltre cinque anni di anticipo, il pronunciamento della Cedu in merito al famoso caso Cocilovo, che vedeva coinvolto il direttore di Libero Alessandro Sallusti, con il quale la corte di Strasburgo condannò l’Italia per violazione dell’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, che sancisce il diritto supremo alla libertà di espressione.

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CAT: P.A., università

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