Negli ultimi anni c’è stato un progressivo allontanamento dei ragazzi dalla politica. Alcuni di loro, però, non sono stati colpiti da questa generale disillusione, dimostrando forse che non è vero che ‘giovani’ e ‘politica’ sono incompatibili.
Ma come vedono il proprio partito? Quali sono i loro politici di riferimento? Cosa pensano del fascismo?
Tommaso Proverbio ha intervistato alcuni di loro per captare le idee, le visioni e i sentimenti di coloro che potrebbero andare a formare la classe dirigente del futuro.
Ciascuno ha il dovere della chiarezza, come di misurare i toni. La Repubblica ha vissuto momenti di alta tensione istituzionale (quelli del “mai come ora”, per lo più, non hanno mai studiato storia), ma non è un buon motivo per lasciare che uno diventi fatale. Diciamoci alcune cose. 1. Il presidente della Repubblica ha agito [...]
È la condotta dell’Italia a rendere più difficili, se non impossibili, i cambiamenti necessari nell’Unione europea e nell’area dell’euro. Coloro i quali dicono di volere e incarnare il nuovo sono e portano il vecchissimo. Il balletto attorno al nome di un possibile ministro è talmente esagerato e grottesco da potere distrarre solo chi è assai [...]
Legislatura costituente. Ritornano protagoniste queste due parole che dall’epoca della Commissione presieduta da Aldo Bozzi (anno domini 1983) si ripetono con costanza da basso continuo. […]
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