Le cattive intenzioni di voto

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10 Marzo 2020

Quello che mi stupisce, malamente, è il continuo snocciolare le Intenzioni di voto. Dovunque. Trasversale. Il monitorare lo stato di questo paese attraverso lo zerovirgola ballerino di Lega e tutto il resto. Lo stato di questo paese è chiaro, e doloroso, e non permette giochini di classifica; alimentare le strategie di consenso, con il pallottoliere e le domandine demoscopiche è da cretini. Ormai lo abbiamo imparato: ogni strategia di consenso è immonda, di questi tempi. Se ne fotte del cosiddetto ‘cittadino’. Lo usa, lo ubriaca, lo aizza. Allo stesso modo io me ne fotto di quello che voterebbero oggi questi cittadini. Conta solo che se ne stiano in casa e non rompano i coglioni.

TAG: giornalismo
CAT: Partiti e politici

Un commento

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  1. giovanni-gualtiero 4 anni fa

    il sistema partitico oggi imperante è fatto di leader di grande spessore nella caccia di voti ma scadente nella pratica di governo. io abolirei il voto e costruirei la rappresentanza col sorteggio. nessun sortegiato nel governo dove dovranno trovarsi solo persone capaci che governano e legiferano sotto il controllo del parlamento che ovviamente potrà mandarli a casa in qualunque momento. cittadini estratti a sorte li ho trovati anche in “La dmocrazia che non c’è” di Paul Ginsborg, e seguendo il suo pensiero sui corpi intermedi, li si potrebbe utilizzare come cittadini che sorvegliano parlamento e governo. Temo che oggi manchi la funzione di controllo.

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