Volete abbattere Salvini per via extra-politica e vi serve tempo, giusto?

12 Agosto 2019

Vuoi essere punito da Salvini subito o magari tra un tot, passato amabilmente a cazzeggiare con i ragazzi Cinquestelle? Al fondo, si riduce a questo l’angosciante interrogativo sui destini della sinistra italiana: togliere il giocherello al mostro, farlo innervosire e sperare, come abbiamo letto diffusamente sui social e sentito in dotti conversari, che nel frattempo accadano “un po’ di cose”. Ma cosa sono questo “po’ di cose”? È un riflesso che abbiamo già vissuto e che oggi torna con la forza della disperazione: immaginare che nel tempo in cui si tiene il mostro a bagnomaria con un governo più o meno istituzionale, un evento extra-politico azzeri il dittatore, il più detestabile tra i tuoi nemici, da tempo non più avversario, ma esattamente nemico da abbattere. È un suono di cui abbiamo grande confidenza, che pensavamo sepolto nel tempo, e che invece torna con la forza di un esempio che ha fatto la storia ventennale di questo Paese: l’idea che Silvio Berlusconi si potesse (ab)battere fuori dalle urne, che se non poteva la politica o non ce la faceva, il dittatore di quel tempo andasse spazzato via con una forza extra-territoriale, in questo caso la magistratura che effettivamente molto si prestò alla bisogna, senza grandissimo successo peraltro. Perchè tutti quegli sforzi, i giudici con le loro inchieste e i politici a tifare perchè finissero male per il Cav., crearono un sentimento che ormai è scolpito in tutte le enciclopedie sotto il nome di Anti-Berlusconismo.

Non vogliamo immaginare un parallelismo che (per adesso) non esiste. Nè come figura politica – la caratura di Berlusconi onestamente non è paragonabile – nè come corso degli eventi. Ma è chiaro che il riflesso con cui si intende privare Salvini di un istanza a suo modo legittima, com’è quella di tornare a votare, prescinde dalla politica come l’abbiamo sempre immaginata, per battere territori completamente diversi. Dove l’elemento centrale non è certo quello economico dell’aumento dell’Iva, che Renzi si è venduto come linea del Piave, insieme alla riduzione dei parlamentari e un Salvini non più ministro degli Interni. Questi sono appena gli elementi necessari per condire un piatto digeribile per il Colle, ma non costituiscono nè un programma, nè tanto meno un detestabile contratto. È un prender tempo, utile, appunto, perchè accadano “un po’ di cose”.

Restiamo al “po’ di cose” di Matteo Renzi. Con il prolungamento della legislatura, che giusto un ingenuo può immaginare di appena sei mesi, l’ex segretario conquista automaticamente un paio di «golden share», solo apparentemente in contrasto tra loro. La prima, se gli eventi procederanno come  pensa e desidera, contiene la possibilità di riprendersi ciò che malamente aveva perso, cioè il Partito Democratico. Se Zingaretti capitola sul governo istituzionale, perchè l’autorevole pressione di Sergio Mattarella potrebbe aver ragione del suo ”incrollabile” No, si mette automaticamente fuori gioco, e fuori dalla segreteria. Del resto, nella sua intervista Renzi ha parlato da segretario, ha tracciato una via, un percorso politico. Se quello sarà, il segretario è di nuovo lui, azzerando d’un colpo le differenze tra afflato parlamentare e afflato di partito. Ma questa strada potrebbe anche non interessargli più. E allora, il tempo di un governo istituzionale potrebbe essere ideale per la sua nuova condizione politica, la ricerca di un luogo incontaminato, dove lui pone la prima pietra e per tutti quelli che verranno dopo, lui sarà sempre “Il Fondatore”. Come il suo ex-amico Eugenio Scalfari che campeggia così sotto la testata di Repubblica.

In questo “po’ di cose” che possono accadere nel tempo del nuovo governo Pd-Cinquestelle, lo spettro delle ipotesi che comprende il destino di Matteo Salvini è piuttosto ampio. Che il mostro si sfianchi per via politica è certamente possibile, ma non così probabile. Non avremmo Prodi o una Merkel al timone della barca, ma un onesto pedalatore alla Cottarelli. Sai che allegria. Non ci sarebbero temi sensibili all’ordine del giorno, perchè se è vero quel che ha raccontato Renzi dei Cinquestelle in questo anno e mezzo, non c’è neppure un pelo di nulla da condividere. Parlare di banche ci pare altamente improbabile. Così di giustizia e un sacco di altri temi. C’è da farsi, inevitabilmente, gli affari propri badando, tra l’altro, a circa 500 nomine di grande e grandissimo peso che possono cambiare la geografia del Potere. Ecco, pensate che un humus di questo genere possa far diminuire la buona disposizione degli italiani nei confronti di Matteo Salvini?

E quindi, come si tolgono questi “pieni poteri” al Capitano, reclamati a gran voce sulla pubblica piazza e di cui tutti hanno una gran paura? Beh, a brigante, brigante e mezzo. Lo si sfibra per via extracostituzionale, ne si immagina la fine per qualche inciampo personale, per qualche intruglio men che commendevole, per trastule imbastite al tempo di un’onnipotenza su cui forse il Capitano ha puntato troppo. Ecco il “po’ di cose” di cui parlano un po’ tutti, lo si cuoce così il mostro. Del resto Formica, che ha sempre consacrato il “sangue e merda” della politica, è tornato di stringente attualità. C’era Craxi e c’erano i socialisti e c’erano pure nani e ballerine. Craxi e i socialisti non ci sono più, le ballerine sono scomparse, cosa ci è rimasto?

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CAT: Partiti e politici

9 Commenti

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  1. evoque 5 anni fa

    Secondo Fusco, il problema in questo momento è Matteo. Ma Renzi. Alcune osservazioncelle: la caratura di Berlusconi? E quale sarebbe? Un essere ignobile che frodava lo stato mentre lo governava? Uno che organizzava cene eleganti? Uno che si è fatto fare 40 leggi su misura per sé? Uno che ha costruito un impero nel modo in cui sappiamo? Uno che da 10 anni sta pompando Salvini, ma poi il gioco gli è sfuggito di mano e ha creato un fascista; ha distrutto il suo partito relegandolo al quinto posto, facendosi addirittura sorpassare da una borgatara ignorante come la Meloni? Un vero genio. Salvini è esattamente come il suo padre adottivo: ignoranza, volgarità, senso morale ZERO. Così come gli elettori, eccezion fatta per i furbastri che votano questi esseri per continuare a farsi i cazzi loro (evadere). Vedo che i rubli di Vladimiro sono scomparsi dalla stampa italiana. Ma Buzzfeed ha scoperto che Savoini and Co sono stati a Mosca nell’ultimo anno più di due volte al mese. Vedo che nell’articolo Fusco si è scordato dei mercati. Il redde rationem per Salvini arriverà da lì. Purtroppo coinvolgerà anche chi mai avrebbe votato per un tipo da suburra come quello.

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  2. federico.gnech 5 anni fa

    Mah, stavolta francamente il Fusco non mi è dispiaciuto. Tralasciando le personali idiosincrasie/ossessioni e quindi la solita attenzione particolare per il Senatore di Scandicci, si può dire che in casa PD – il mio partito di riferimento – regna il politicismo più miserabile? L’uno vuole prendere tempo perché il suo nuovo partitino non è pronto, l’altro non vede l’ora di mettere i suoi uomini in Parlamento, fossero anche la metà di quelli eletti l’anno scorso. Un segretario ed un ex segretario accomunati da una doppiezza che non si vedeva dai tempi del piccì, gente che non dice mai, mai, mai quello che pensa davvero, incapace di portare avanti una sola battaglia di idee, magari impopolare, e che quindi riesce solo a parlare dell’inefficacia dell’avversario (“i populisti hanno fallito”), non della sua incompatibilità con la nostra democrazia. Con questa opposizione, ci teniamo Salvini o un qualunque caudillo da playmobil per almeno dieci anni.

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  3. vincesko 5 anni fa

    E’ il terzo articolo da intelligentone di Michele Fusco in poco tempo. Berlusconi e Salvini sono uguali: due contaballe incompetenti. Il primo stava portando l’Italia al fallimento, con la complicità della Lega Nord; il secondo, dopo un anno, era già sulla buona strada. Il rapporto sia di Berlusconi che di Salvini col loro elettorato somiglia all’innamoramento, che equivale ad una malattia ed esclude la razionalità. In gran parte l’elettorato è lo stesso: una massa di ignoranti rincitrulliti dalla terribile tv e di furbi preoccupati soltanto del loro interesse. Non esiste contravveleno. Renzi è un contaballe succubo della propria ambizione e delle proprie pulsioni. Purtroppo è ancora in giro a contar balle e a fare danni. Sull’alleanza PD-M5S, ho sentito il prof. Domenico De Masi, uomo di sinistra, raccontare durante la presentazione di un suo libro in Umbria, trasmesso da Radio Radicale, che, incuriosito, chiese a M5S, al quale aveva reso una consulenza, com’erano andate le trattative col PD. Gli risposero che, fino alla domenica domattina, Renzi aveva chiesto per fare l’accordo un posto di ministro per sé e la Boschi. I 5s gli replicarono che il loro elettorato non l’avrebbe potuto digerire e di aspettare almeno 6 mesi. La sera stessa, Renzi andò da Fazio e fece fallire l’accordo. Dopodiché M5S fece l’alleanza con la Lega Nord. L’apparente folgorazione filogrillina di Renzi rende molto plausibile ciò che ha dichiarato Domenico De Masi su Renzi in occasione degli accordi nel 2018.

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  4. cincinnato 5 anni fa

    “Berlusconi ignobile, Salvini fascista, Meloni borgatara. Tutti ignoranti, volgari, senso morale zero e pure i loro elettori….” A non essere di sinistra s’incorre sovente in giudizi severi e catalogati frettolosamente da chi per convenzione si considera tollerante e teoricamente non dovrebbe discreditare borgate e borgatari in quanto tali. Invece piuttosto mirato, per esempio, sarebbe un giudizio sul Renzi che assicurava pubblicamente che se avesse perso il “suo” referendum se ne sarebbe tornato a casa e avrebbe smesso di far politica: malafede e mendicità. A proposito dei rubli tornati in cronaca (per ora senza beneficiario) vale comunque ricordare quelli che al tempo l’Unione sovietica destinava anche al PCI.

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  5. vincesko 5 anni fa

    @cincinnato, Vedo che ti sono fischiate le orecchie. Non fare AMMUINA. Berlusconi e Salvini sono due bugiardi incompetenti e bulimici. Due incapaci. Per Berlusconi lo attestano i dati (leggi il mio libro “LE TRE PIU’ GRANDI BUFALE DEL XXI SECOLO”, io sono uno dei pochissimi in Italia che conosce esattamente i dati, ricavati dai dossier del Servizio Studi del Parlamento, e/o li interpreta correttamente. Dov’è il problema? Il mondo era diviso in due blocchi contrapposti. L’Italia era al confine tra i due blocchi. Ai rubli russi facevano da pendant i dollari americani. La scomparsa dell’Unione Sovietica e del comunismo ha messo fine al “trentennio glorioso”, l’unico periodo della storia in cui i ricchi sono diventati un po’ meno ricchi e i poveri un po’ meno poveri, e ha dato la stura ai guasti del neo liberismo, ideologia economica strampalata e spietata al soldo dei ricchi, potenti, bulimici e spietati, che ardisco pensare verrebbe aborrita dal padre del liberismo, l’economista e filosofo morale Adam Smith. Il quale, proprio per le loro caratteristiche, riteneva gli imprenditori del tutto inidonei alla politica. I ricchi sono 4 gatti, ma riescono a dominare grazie al masochismo dei poveri. Come te.

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  6. vincesko 5 anni fa

    PS: I DATI. Quando la Lega Nord ha governato nella XVI legislatura, nella coalizione di centrodestra con Berlusconi e Meloni, ha fatto fronte alla terribile recessione ubbidendo ai diktat dell’UE, e massacrando il ceto medio e medio-basso, e perfino i poveri, tagliando di ben il 90% (NOVANTAPERCENTO) la spesa sociale, e quasi risparmiando i ricchi. Riepilogo delle manovre correttive (importi cumulati da inizio legislatura): – governo Berlusconi-Tremonti 266,3 mld (80,8%); – governo Monti 63,2 mld (19,2%); Totale 329,5 mld (100,0%). Detto in termini calcistici, Berlusconi ha battuto Monti per 4 a 1. Poi, con i suoi potentissimi megafoni, ha addossato tutta la colpa sul cattivissimo Monti, e quasi 60 milioni di Italiani allocchi se la sono bevuta, oltre all’estero. E ha sottratto decine di miliardi di fondi FAS al ricco Sud per darli al povero Nord, anche per pagare le multe miliardarie delle quote latte. Anche sulla riforma Fornero siete vittime della DISINFORMAZIONE del centrodestra e del bugiardo e furbo Salvini, che nasconde la ben più severa riforma SACCONI, della quale attribuisce misure severe alla riforma Fornero (in particolare l’adeguamento automatico, L. 122/2010, art. 12, comma 12bis), che ha portato l’età di pensionamento di vecchiaia a 67 anni e l’età della pensione anticipata a 41 anni e 3 mesi. Sui 42 anni e 10 mesi per gli uomini, la Fornero c’entra per solo 1 anno e 7 mesi sui 41 anni e 10 mesi per le donne, la Fornero c’entra solo per 7 mesi. Peraltro, la riforma Fornero ha ridotto da 41 anni e 9 mesi a 41 anni e 3 mesi l’età di pensionamento degli autonomi (maschi e femmine). Quindi, anche se si abolisce la riforma Fornero, non si ottiene la pensione con 41 anni di contributi, come promette il contaballe SALVINI. Tutti i dati e le prove documentali nel mio libro sulle TRE BUFALE mondiali.

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  7. vincesko 5 anni fa

    PPS: Sembra incredibile, ma tra i (quasi) 60 milioni di Italiani allocchi, oltre all’estero, ci sono quasi tutti i docenti universitari di Economia o di Lavoro e Previdenza, incluso un premio Nobel di Economia (nel mio libro, ho riportato un centinaio di esempi davvero clamorosi, con le relative prove documentali, e due lettere inviate al contaballe Salvini).

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  8. evoque 5 anni fa

    cincinnato Sui rubli di Mosca (Russia o URSS) c’è una piccola ma FONDAMENTALE differenza: quelli dell’Unione Sovietica erano destinati al PCI (esattamente come quelli di Washington erano destinati alla DC e ai suoi satelliti), ma il PCI non era al governo.
    La Lega è al governo e trama con chi è contro l’Occidente, contro la democrazia, contro la UE. Capisci la FONDAMENTALE differenza? Qual è la contropartita che Vladimiro chiede in cambio di quei soldi? Mi chiedi un giudizio su Matteo Renzi. Matteo Renzi mi era piaciuto nella prima parte del suo governo. Dopo di che si era messo a rincorrere i populisti. Ma in ogni caso non era mai sceso così in basso come è la regola per Salvini Meloni Berlusconi. La riforma costituzionale voluta da Renzi era una buona riforma fatta fallire, dai populisti, solo per ragioni ideologiche: non credo di essere il solo a ricordare le tonnellate di odio riversate sul duo Renzi – Boschi, le balle raccontate sulla riforma. Sui termini che ho usato verso il trio Salvini Meloni Berlusconi, che dire, basta avere osservato nel tempo il loro costante modus operandi per concordare. Un ministro che dirige (si fa per dire) un ministero in mutande da una spiaggia, attorniato da una folla di plaudenti, volgare quanto lui, non merita rispetto. Gente come loro mi fa letteralmente ribrezzo. Non posso e non voglio farci niente.

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  9. marco-bellarmi 5 anni fa

    La Storia e la Realtà avranno come al solito la meglio sulla “narrazione televisiva” che ha letteralmente rincoglionito gli abitanti di questo paese.
    Dopo “la caratura di Berlusconi” ho cercato un manuale di psichiatria. Come si può ritenere un ladro bugiardo persona “di caratura”? Non è una malattia personale: serve un humus culturale in cui l’Europa crucco-centrica “ci affama” quando vendiamo loro prodotti per miliardi, confiscare navi straniere che prestano soccorso è “sicurezza” e non un’idiozia, Monti un “servo dei poteri forti” e non l’unico che ha avuto il coraggio di prendere decisioni impopolari.
    I regimi cominciano sempre cambiando il significato delle parole.

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