E’ durata poco più di 5 mesi l’esperienza in Campidoglio di Paola Muraro che da oggi non è più assessore alla Sostenibilità ambientale di Roma Capitale. L’ex consulente Ama, che in queste ore è stata raggiunta da un avviso di garanzia, ha deciso di rimettere le sue deleghe nelle mani della sindaca Virginia Raggi, chiudendo così una vera e propria telenovela in atto da mesi nel partito di Beppe Grillo, soprattutto dopo l’audizione alla commissione bicamerale sulle ecomafie e sul ciclo dei rifiuti dello scorso settembre in cui lei stessa ammise di essere sotto indagine della magistratura. La notizia, infatti, colse di sorpresa molti dei vertici del Movimento 5 Stelle, che non erano stati informati della vicenda dal vicepresidente della Camera Luigi di Maio, il quale si giustificò dicendo di non aver capito bene il contenuto della mail con cui era stato informato della cosa.
“Oggi, tramite il mio legale – afferma la Muraro in una nota stampa diramata intorno a l’una e mezza – la Procura di Roma mi ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all’articolo 256 del Testo unico sull’ambiente. Contestualmente sono stata informata che verrò ascoltata dalla Procura il prossimo 21 dicembre. Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti. Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione”.
Nel mirino degli inquirenti, è soprattutto il passato della lobbista dei rifiuti, che per 13 anni ha lavorato in qualità di consulente all’interno della municipalizzata Ama. Il sospetto, infatti, è che la Muraro, pur ricoprendo un ruolo formalmente esterno, agisse di fatto come un vero e proprio dirigente, soprattutto quando a capo dell’azienda c’erano Franco Panzironi, ex ad di Ama dell’era Alemanno, e l’ex direttore generale Giovanni Fiscon, entrambi imputati nel maxi processo Mafia Capitale.
“Ho comunicato ai miei consiglieri di aver accettato le dimissioni dell’assessore Paola Muraro”, ha poi commentato la sindaca Viginia Raggi, postando un video su Facebook al termine di una riunione di maggioranza. “La stessa mi ha comunicato infatti di aver ricevuto da poco un avviso di garanzia per presunte violazioni del testo unico ambientale.Non sono entrata nel merito dell’avviso, ho accettato le sue dimissioni e ho assunto le deleghe alla sostenibilità ambientale. Ritengo importante infatti dare continuità all’azione amministrativa sia nel risanamento di Ama che nel rilancio di tutto il settore ambientale”.
Dall’inizio della consiliatura, Paola Muraro è il secondo assessore a lasciare la giunta di Virginia Raggi dopo Marcello Minenna, l’ex assessore al bilancio e alle partecipate, che i primi giorni di settembre rassegnò le proprie dimissioni insieme all’ex capo gabinetto Carla Romana Raineri, denunciando, fra le altre cose, anche le ingerenze della stessa Muraro nella gestione dell’Ama. Come il contestato blitz dello scorso luglio, in cui la Muraro fece irruzione negli uffici di via Calderon de la barca, chiedendo all’ex ad Daniele Fortini di utilizzare il tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà dell’ex monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni. Un episodio, questo, che avrebbe alimentato più di qualche sospetto sull’operato dell’ormai ex assessore.
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