Partiti e politici
AfD un partito di “estrema destra”? La Costituzione della Germania e il concetto di democrazia militante
L’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione tedesco, in un report, ha definito il partito Alternative für Deutschland un partito di “estrema destra”, aprendo un dibattito su possibile bando del partito dal sistema partitico tedesco. Ma questo non è forse sufficiente.
Già alla ribalta della cronaca internazionale negli ultimi mesi, per via della sua crescente rilevanza all’interno del sistema partitico della Repubblica Federale Tedesca, il partito Alternative für Deutschland ha assunto nel 2025 un ruolo ancora più prominente. Sebbene non sia riuscito ad entrare nella coalizione del nuovo governo di Friedrich Merz, che succede al rappresentante di SPD Olaf Scholz, AfD alle ultime elezioni federali è riuscito a conquistare il 20,56% delle preferenze dell’elettorato, raggiungendo perciò la seconda posizione tra i partiti con maggiore successo elettorale nel Paese di Goethe.
Un report dell’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione (Bundesamt für Verfassungsschutz, l’ufficio di intelligence domestica tedesco, NdR), pubblicato nei primi giorni di maggio e al momento riservato, certifica che il partito AfD di Alice Weidel possa essere considerato come un partito di “estrema destra” e che stia operando attivamente contro il sistema democratico tedesco, in particolare ledendo la dignità umana e lo Stato di diritto.
Il rapporto, pubblicato pochi giorni prima dell’elezione a Cancelliere di Friedrich Merz, e dunque dell’epilogo del governo Scholz, non implica necessariamente il bando del partito Alternative für Deutschland , per cui sarebbe necessaria una decisione della Corte Costituzionale. Tuttavia, come rileva Politico, una tale classificazione facilita meccanismi di sorveglianza giudiziaria sulle attività di AfD, e rende più impegnativo a livello politico il coinvolgimento e la collaborazione tra il partito di Alice Weidel e i partiti “mainstream”.
Naturalmente, i fondatori del partito Alternative für Deutschland , Alice Weidel e Tino Chrupalla, non hanno tardato a definire il rapporto un “attacco motivato politicamente”, inserendolo nel contesto delle elezioni del cancellierato successivo a Scholz. Anche Elon Musk, che già aveva supportato Alternative für Deutschland nel corso delle scorse elezioni federali, ha definito un eventuale bando del partito “un colpo estremo alla democrazia tedesca”. Senza rilevare come, nello stesso tweet, AfD sia definito un partito “centrista”.
Dato il peso politico assunto da AfD negli ultimi mesi, la definizione di partito “di estrema destra” assume una portata storica significativa. Tuttavia, come rilevano alcuni ricercatori, il sistema costituzionale tedesco è pensato per poter resistere a colpi che possono minarne le fondamenta, anche provenienti dal sistema democratico stesso. In particolare, la Legge Base (Grundgesatz), nei primi 19 articoli pone un perimetro valoriale che la competizione politica e democratica tedesca non può superare in alcun modo, in particolare in tema di “dignità umana, libertà di espressione, Stato di diritto, libertà di associazione, e il diritto all’asilo politico”. Per questi motivi, e per l’esplicita volontà della costituzione federale tedesca di impedire il riemergere di forze politiche “attivamente” contrarie all’ordine democratico costituito, viene definita una “democrazia militante” o “democrazia difensiva”. In particolare, all’art. 21 della Legge Base viene fornito un esplicito riferimento a tali tipi di organizzazioni politiche:
“I partiti che, a causa dei loro scopi o del comportamento dei loro aderenti, cercano di minare o abolire il libero ordine democratico di base o di mettere in pericolo l’esistenza della Repubblica Federale di Germania sono incostituzionali. – (Originale: “Parteien, die nach ihren Zielen oder nach dem Verhalten ihrer Anhänger darauf ausgehen, die freiheitliche demokratische Grundordnung zu beeinträchtigen oder zu beseitigen oder den Bestand der Bundesrepublik Deutschland zu gefährden, sind verfassungswidrig”).”
Perciò, il bando eventuale di Alternative für Deutschland dal sistema partitico tedesco – giustificato a livello giudiziario – sarebbe in capo alla Corte Costituzionale tedesca (su possibile richiesta di Parlamento, Stati federali e Governo). Tuttavia, come rilevano alcuni commentatori, lo standard giuridico per poter categorizzare eventuali partiti come “attivamente contrari al libero ordine democratico” è intenzionalmente elevato, e questo rende eventuali tentativi di aggiustamento di scopi e azioni più terreno della politica, che della giustizia. Di questo pare che ne sia consapevole anche l’ex Cancelliere Scholz, che ha definito un eventuale bando di AfD “una decisione da non prendere in fretta”. D’altronde, con il 20,56% delle preferenze (in crescita, secondo gli ultimi sondaggi) Alternative für Deutschland risulta effettivamente portatore di una parte rilevante delle preferenze dell’elettorato. Perciò, un bando eventuale avrebbe in ogni caso un significato politico – coerente, comunque, con la definizione di democrazia militante (e cioè, di un particolare tipo di democrazia “non neutrale” ma portatore di alcuni valori non violabili) – e sarebbe perciò da accompagnare da uno sforzo politico in difesa di questi stessi valori, al fine di rafforzare quella “cultura civica e democratica” studiata dai politologi Verba e Almond, necessaria per la resilienza democratica. La quale è sicuramente indirizzata da una struttura istituzionale, ma che è fatta da persone, più o meno impegnate politicamente, e su cui occorre scommettere.
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